I miei genitori erano rinchiusi nell'ufficio della preside ormai da mezz'ora. Non potrei mai dimenticarmi i loro sguardi delusi appena mi hanno vista fuori dal suo ufficio.
Nayeon ancora non aveva risposto al mio messaggio, ma il cambio dell'ora era vicina e sperai con tutta me stessa che mi rispondesse prima che i miei genitori uscissero dall'ufficio, ma purtroppo non fu così.
Appena suonò la campanella, vidi in lontananza la figura della mia migliore amica nel momento esatto in cui la porta dell'ufficio della preside si aprì.
«Chaeyoung, andiamo». Mia madre mi afferrò il braccio e mi trascinò in auto, senza neanche darmi il tempo di salutare Nayeon. Il viaggio di ritorno fu molto silenzioso, i miei non dissero neanche mezza parola, probabilmente stavano elaborando il discorso nelle loro menti. Parcheggiarono l'auto nel vialetto e scesi senza mai distogliere lo sguardo da terra. Mi sentivo abbattuta e non volevo guardarli negli occhi. Entrammo in casa e ci sedemmo tutti nel salone. Rimasi in silenzio, aspettando che iniziassero loro il discorso. «Chaeyoung... Ti rendi conto di quello che hai fatto?» Alzai la testa ed incontrai lo sguardo deluso di mia madre. «E hai avuto anche il coraggio di fare entrare quella pedofila in casa nostra»
«Mamma non è come dici te...»
«Ah no?»
«No mamma e non pensare neanche di denunciarla, mi ha sempre chiesto il permesso per fare qualunque cosa ed io ero d'accordo con tutto quello che facevamo»
«Dici così solo perchè ti sei infatuata della tua insegnante ed è una cosa comune, ma il fatto che lei ricambi non è normale, lo capisci?»
«Non è un'infatuazione e lo so che è difficile capire per voi, ma io sono innamorata di Mina... E credo che anche lei lo sia di me»
«Ma per favore Chaeyoung, hai diciassette anni non hai la minima idea di quello che significa amare qualcuno»
«Ti sbagli...» Sussurrai appena.
«Come?»
«Ho detto che ti sbagli» Questa volta urlai. «Anche te mi hai detto che sono cambiata molto da quando mi vedo con Mina»
«Io l'ho detto non pensando che fosse lei»
«E cosa cambia? Sono o non sono migliorata da quando è entrata nella mia vita?» Mia madre rimase in silenzio. Sapeva che avevo ragione. «Non mi sembra di essere una figlia irrispettosa e maleducata ed oltretutto vado bene in tutte le materie, anzi, più che bene... Non ho mai saltato un giorno di scuola e a casa lascio sempre in ordine la mia stanza. Quindi non vedo dove sia il problema»
«Il problema è che hai baciato la tua insegnante a scuola, ecco qual'è il problema...»
«Se l'avessi fatto a casa sarebbe cambiato qualcosa?»
«Chaeyoung...»
«Non scelgo io per chi provare dei sentimenti»
«Ma puoi scegliere se seguirli»
Volevo dirle che la sua era una risposta del cazzo, ma non volevo peggiorare la situazione... «Scusami mamma ma credo che la cosa non sia possibile»
«Oh e come se lo è... Potevi almeno aspettare un altro anno, lei se ne sarebbe andata e tu saresti abbastanza grande da prendere le tue decisioni... Invece no, hai voluto strafare e ci sei anche andata aletto insieme»
«Cosa? Io non ho mai detto di esserci andata a letto insieme»
«Mi hai presa per scema? Sono tua madre, l'ho capito subito quando ieri sera sei rientrata a casa in quelle condizioni» Rimasi in silenzio. «Ascolta, a questo punto non mi sembra il caso di denunciarla... Ma scordatela»
«Che? Non posso almeno parlarle per cinque minuti?»
«Ho detto che te la devi scordare e dammi anche il tuo cellulare» Diedi il cellulare a mia madre e lo infilò nella sua borsa. «Di addio a quel poco di vita sociale che avevi... Da qui fino al diploma penserai solo allo studio e te ne andrai dritta a studiare all'estero quando avrai finito come avevi detto, è chiaro?» Annuii ed andai dritta in camera mia sbattendo la porta.
Capivo che mia madre lo faceva solo per il mio bene, ma che bene era se mi vietava di vedere l'unica persona che abbia mai amato? Mi buttai sul letto, afferrai il cuscino e me lo misi sulla faccia rilasciando il grido più forte di sempre prima di crollare in un mare di lacrime. I miei non erano dei semplici capricci adolescenziali ma purtroppo ero un'adolescente che era riuscita ad assaggiare appena il gusto dell'amore e che le era stato portato via come se fosse stata polvere a contatto con il vento. Non c'erano parole per esprimere quello che stavo provando, ma le lacrime lo facevano bene.
Improvvisamente sentii bussare alla porta. Mi asciugai le lacrime di corsa: «Avanti»
Mio padre entrò e si appoggiò con la schiena sulla scrivania: «Come stai?»
«Come vuoi che stia?»
«Hai ragione piccola, domanda orrenda» Si avvicino e si mise a sedere sul bordo del letto. «Ascolta Chaeyoung, tua madre ha ragione... Non avresti dovuto fare quello che hai fatto e conoscevi bene i rischi delle tue azioni...» Abbassai la testa e sentii la mano di mio padre sulla guancia. «Ma anche tu hai ragione... Non puoi comandare i tuoi sentimenti»
«Papà...»
«Detto ciò...» Si alzò in piedi ed andò dritto davanti alla porta. «Non dire niente a tua madre» Uscì senza aggiungere altro.
Cosa esattamente non avrei dovuto dire a mia madre? Che mi aveva detto delle parole di conforto? O che mi aveva dato ragione? Perlomeno in parte... Poi mi accorsi di una cosa... Il mio cellulare era posto sopra la scrivania, esattamente dove si era appoggiato mio padre prima di sedersi sul letto. Scesi di corsa e lo presi. Avevo messaggi e messaggi di Nayeon e delle altre... Ma avevo anche una notifica di una chiamata persa da parte di Mina... Senza neanche pensarci, la richiamai.
«Chaeyoung?» Sentii la sua voce e invece di risponderle scoppiai a piangere. «Chae non piangere»
«M-Mina mi d-dispiace» Cercai di parlare tra un singhiozzo e l'altro.
«Non devi dispiacerti, questa cosa l'abbiamo fatta insieme...»
«Si ma sei tu che hai perso tutto, non io...»
«Chae, non ti devi preoccupare per me...»
«E cosa farai ora?»
Sentii un sospiro profondo «Io torno a casa...»
«Perchè dove sei?»
«Intendo in Giappone Chae...» Sentii di nuovo il mondo crollarmi addosso «Credo che cambiare aria per un po' sia quello che mi serve per ora...» Non sapevo cosa risponderle e crollai di nuovo a piangere. «Immagino che non possa salutarti vero?»
«I miei non vogliono che mi avvicini a te...»
«Immaginavo...»
«Dopo il diploma frequenterò un'università all'estero... Promettimi che mi aspetterai, ti prego»
Mina non fece in tempo a rispondermi che la porta della mia camera si spalancò ed entrò mia madre su tutte le furie: «Con chi stai parlando?»
Non le risposi e cercai di scappare via da lei con il telefono ancora sull'orecchio: «Mina ti prego pro-» Non riuscii a finire la frase che mia madre mi tolse il telefono e lo buttò a terra rompendolo del tutto.
«Non provare mai più a fare una cosa del genere Chaeyoung! Come sei riuscita a prenderlo?» Rimasi in silenzio. Mio padre mi aveva aiutata e non potevo deluderlo. «Ah è così eh? Scordati anche di Nayeon allora»
«No mamma, non mi toglierai anche lei!»
«Io sono tua madre e posso farlo e come!» Se ne andò dalla mia camera sbattendomi la porta in faccia.
Avrei comunque potuto vedere Nayeon a scuola, dopo le vacanze di Natale, quindi non poteva evitare che parlassi con lei e sarà la prima cosa che avrei fatto appena tornata a scuola.
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ANGOLETTO:
Il prossimo capitolo sarà piuttosto lungo, ma non mi andava di divederlo in due parti 😆
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Proibito || Michaeng
FanfictionAlla fine ci ho messo meno del previsto a pubblicarne un'altra 😆 Non sono sicura della mia costanza, ma ci posso provare... Trama (Fatta nel migliore dei modi): Chaeyoung odia il contatto fisico con le persone, l'unica che può tollerare è la sua mi...