Capitolo 16 - Amore In Divenire

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Io e Mina eravamo sul divano a scambiarci teneri baci da molto tempo, e fremevo dalla voglia di toccarla, volevo che le mie mani avessero un contatto diretto con la sua pelle, ma sapevo che se lo avessi fatto, sarei stata interrotta come l'ultima volta, io sono ancora minorenne d'altronde. Nonostante ciò, la mia mente era del tutto annebbiata dalla lussuria, quindi senza dare troppo nell'occhio, cominciai a sbottonarle la camicetta.

«Chae» Mi chiamò tra i baci.

Pensai che mi stesse rimproverando. «Scusa... É che non posso farne ameno» Mentre stavo per ritirare la mano, lei l'afferrò e la rimise sui bottoni della sua camicetta.

«Non ho detto di smettere» Colsi la palla al balzo e premetti il mio corpo sul suo per farla sdraiare, continuando a sbottonarle la camicetta.

Gliela tolsi lentamente e mi staccai dai baci, solo per poterla ammirare come si deve: «Sei bellissima» Mi afferrò per le guance e cominciammo a baciarci di nuovo.

«Ti senti pronta?» Mi domandò

«Io... Credo di si...»

«Lo so che non dovremmo Chae, ma non ho mai provato per nessuna quello che provo per te e sento come un bisogno incontrollabile di farti mia, ma non posso fare niente se ancora non ti senti pronta...»

«Mina, mi sento esattamente come te e mi sento pronta, credimi... Ma è che non l'ho mai fatto prima e ho paura di sbagliare...»

«Sono la tua insegnante... Puoi imparare da me, non credi?» Fece un sorrisetto perverso.

Arrossi: «Va bene»

«Vogliamo andare in camera mia?» Mi morsi istintivamente il labbro ed annuii prima di togliermi da sopra di lei. Mina si alzò e mi prese per mano trascinandomi nella sua camera.

A differenza delle altre stanze, aveva una camera molto raffinata, che rispecchiava a pieno l'idea che mi ero fatta della sua persona. Mi fece sedere sul letto e si mise accanto a me per continuare la sessione di baci precedente.

Improvvisamente mi ritrovai sdraiata con Mina sopra di me: «Chae, devo essere certa che tu sia sicura di quello che stiamo per fare...»

I miei occhi si spostarono dai suoi solo per osservare il suo corpo, prima di volgere di nuovo lo sguardo verso l'alto: «Si, lo sono» Risposi in maniera secca e mi buttai avidamente tra le sue labbra.

Sapevamo entrambe che quello che stavamo facendo era sbagliato, ma non potevamo farne a meno, il desiderio che avevamo l'una per l'altra era incontrollabile.

La sua mano cominciò ad abbassarsi pericolosamente sul mio stomaco e le mie labbra scesero sul suo collo, ho inumidito la mia lingua prima di iniziare a leccare dalla base del suo collo al suo lobo, il quale, cominciai successivamente a mordere. Non sapevo esattamente cosa fare, ma decisi di seguire il consiglio di Nayeon, facendomi guidare dall'istinto.

«Non ti costringerò a fare niente» Mi disse staccandosi da me. Si vedeva che era preoccupata, ma doveva capire che anche io mi sentivo come lei e che stavamo andando nella stessa direzione.

«Mina, ho detto che va bene, mi piaci e molto anche...» Riprese a baciarmi mentre con le mani slacciava i bottoni della mia camicetta uno ad uno. Quando finì, mi fece alzare per rimuoverla e mi guardò per alcuni istanti con sguardo pieno di lussuria. Era la prima persona, a parte Nayeon che mi vedeva senza maglietta e la cosa mi fece arrossire: «Non guardarmi così» Mi lamentai.

«Così come?» Chiese con un sorriso mentre mi accarezzava la vita.

«Come se volessi violentarmi»

«Perché?» Si avvicinò al mio orecchio. «Ti dispiacerebbe così tanto?» Quella domanda mi fece letteralmente impazzire, tanto che la presi e la baciai violentemente. Si staccò da me e cominciò a baciarmi le clavicole, prima di scendere pian piano sempre più in basso. Mi sbottonò delicatamente il reggiseno e lo gettò da qualche parte nella stanza, rimase di nuovo a fissarmi, soffermandosi sui miei seni. Ero talmente imbarazzata che mi coprii subito con le mani. «Non nasconderti, sei bellissima» Cercò di rassicurarmi, facendo si che togliessi le mani.

Riprese a baciarmi finché non raggiunse il mio capezzolo sinistro e lo leccò facendomi gemere. Continuò a baciare, leccare e mordere i miei capezzoli finché non furono abbastanza sensibili. Poi si abbassò lentamente, lasciando baci umidi sul mio addome, prima di sbottonarmi i pantaloni. Me li tolse e rimasi solo in mutande.

«N-non va bene, T-tu sei ancora vestita...» Mi lamentai balbettando.

Mina sorrise di lato e si spogliò, rimanendo esattamente nelle mie stesse condizioni. La vista del suo seno mi mandava in estasi. «Va meglio ora?» Annuii e riprese a baciarmi le labbra, mentre la sua mano accarezzava la parte interna delle mie cosce.

«Mi stai torturando» Dissi frustrata.

«Voglio che tu me lo chieda» Replicò Mina.

«Per favore, potresti?» Dissi arrossendo.

«Potresti cosa?»

«Alleviare le mie sofferenze?»

Mina rise prima di posare la mano sul tessuto delle mie mutandine ed iniziare a fare movimenti circolari sul mio clitoride.

Cominciai a rilasciare solo gemiti e sospiri. Mina aveva il viso abbastanza soddisfatto e decise di rimuovermi le mutandine e di continuare nuovamente ad accarezzarmi il clitoride.

«Potresti leccarle?» Chiese Mina, avvicinando due dita sulle mie labbra. Aprii semplicemente la bocca ed iniziai a leccarle senza distogliere lo sguardo da Mina che sembrava stesse ansimando alla vista della mia lingua che si attorcigliava sulle lue dita.

«Bravala mia studentessa preferita» Disse mentre abbassava la mano al mio ingresso. «Ora, ho bisogno che tu mi dica se faccio male» Annuii con impazienza.

Mina iniziò a inserire le sue dita lentamente dentro e fuori. Aspettò che il mio viso si tranquillizzasse prima di iniziare con spinte più profonde. Dopo un po', allargai le gambe per farle capire che ero abbastanza stabile e che poteva procedere come meglio credeva. Iniziò ad accelerare il movimento delle sue dita, facendomi gemere ed ansimare sempre di più.

«Più veloce» Avanzai la richiesta quasi senza fiato.

Mina in quel momento tolse le dita da dentro di me e si tolse anche lei le mutandine.

«Rilassati» Sussurrò prima di unire le nostre intimità bagnate ed iniziare a muovere i fianchi. «Muoviti anche tu» Gemette. Iniziai a muovermi a tempo, cercando di emularla. La stanza era piena dei nostri gemiti alternati. Cominciammo a velocizzare i nostri movimenti, fin quando entrambe raggiungemmo l'orgasmo.

Dopo poco, Mina si staccò e si sdraiò accanto a me.

«Io...» Non riuscivo a parlare, mi sentivo completamente sovraccaricata dall'orgasmo.

«Ti è piaciuto?»

«Da morire» L'afferrai per le guance e premetti le mie labbra sulle sue.

Mina sorrise e mi abbracciò: «Vuoi riposarti un po'?» Annuii ed appoggiai la testa sulla sua spalla.

Non avevo mai capito la voglia o il desiderio di sesso fino ad oggi. L'ho visto sotto una luce completamente nuova. Era la cosa più vicina fisicamente che due persone potessero avere. Il nostro non era nient'altro che amore in divenire.





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ANGOLETTO:

Scusate ma ultimamente sono molto stanca e pubblico di meno rispetto a prima 😆 Però sono avanti con i capitoli, devo solo risistemarli

Proibito || MichaengDove le storie prendono vita. Scoprilo ora