Capitolo 24 - Speciale

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Erano passati due anni da quando avevo iniziato l'università in Giappone. Mia madre era devastata quando scoprì il luogo esatto in cui avevo intenzione di andare e minacciò anche di non pagarmi gli studi, ma ero maggiorenne e avevo una borsa di studio in matematica, purtroppo per lei.

Durante questo periodo, Mina ha avuto una piccola storia con un'altra insegnante della scuola dove lavora ora, ma purtroppo per lei, finì nel momento esatto in cui atterrai in Giappone e Mina mi venì a prendere di corsa all'aeroporto senza dirle niente.

Nessuno avrebbe mai potuto ostacolarci e questa era una cosa chiara per entrambe.

Avevo appena finito l'ultima lezione e presi tutte le mie cose per avviarmi verso casa. L'università aveva un dormitorio, ma non potevo di certo rinunciare all'idea di andare a vivere con Mina.

La convivenza non era tutto rose e fiori, all'inizio litigavamo spesso, soprattutto perché Mina voleva assolutamente riempire l'intero appartamento con le sue action figures, ma alla fine trovavamo sempre un accordo... Non avevamo più un garage infatti, era diventato un museo per gran parte della sua collezione.

«Indovina?» Mi disse Mina appena rientrai a casa.

«Sabato vengono a cena i tuoi?»

«Mi stai sul cazzo»

«Che c'è? Sono quattro giorni che dici di voler invitare i tuoi a cena questo fine settimana, è normale che sia quello!» Cominciai a ridere.

«Non c'è niente da ridere» Si finse offesa e si girò dall'altra parte, dandomi le spalle.

«Oh andiamo, vieni qua» L'abbracciai da dietro e mi misi in punta di piedi per appoggiare il mento sulla sua spalla.

«Hai lezione nel pomeriggio?»

«Si... Anatomia» Cominciai a baciarle il collo, poi la feci girare verso di me, le afferrai i fianchi e mi tuffai sulle sue labbra. Senza neanche aspettare i preliminari, le infilai una mano nei pantaloni.

Mina sussultò e si staccò dal bacio: «Volevo chiederti se avevi bisogno di ripetizioni, ma vedo che non ti servono»

«Possiamo sempre confrontare i nostri metodi... Non si finisce mai di imparare...» Le mordicchiai il lobo dell'orecchio mentre con la mano cominciai a fare dei piccoli movimenti circolatori sul suo clitoride.

«Da quello che sento, hai imparato molto...» Appoggiò la schiena la muro e rivolse lo sguardo verso l'alto.

«Vuoi andare in camera?»

«No, voglio farlo proprio qui sul corridoio»

«Non capisco, sei ironica?»

Mina alzò gli occhi al cielo e posò la sua mano sulla mia per forzare i miei movimenti: «Zitta e continua»

Mi avvicinai di nuovo al suo orecchio: «Come vuole lei signorina Myoi» Mina sussultò di nuovo. Impazziva quando la chiamavo così, la sua eccitazione cresceva, così come la mia ogni volta che mi chiamava signorina Son. Ci portava indietro a quando frequentavo il liceo e la cosa ci faceva letteralmente impazzire.

Continuai con i movimenti sul suo clitoride mentre le sussurravo formule matematiche e composizioni chimiche all'orecchio. Vederla eccitarsi così, mentre si mordeva il labbro inferiore, mi stava facendo bagnare. E fissare la vena che le pulsava sul collo, mi fece scattare.

Presi la sua mano e la infilai nei miei pantaloni, facendo si che iniziasse anche lei a toccarmi e non perse minimamente tempo, cominciò ad infilare le sue dita fuori e dentro di me, molto lentamente. Cominciò a velocizzare appena sentì che le pareti della mia intimità cominciarono a stringersi e ad allargarsi sulle sue dita, fin quando non raggiunsi l'orgasmo. Mina di solito ci impiegava più tempo, se la prendeva con calma, aspettare la mandava in estasi. Ma giuro che il suo orgasmo era qualcosa di strepitoso... Sarei potuta venire più e più volte solo guardandola.

Proibito || MichaengDove le storie prendono vita. Scoprilo ora