Capitolo 9 - Al ballo

494 21 20
                                    

Le ragazze vennero a casa mia poco prima dell'inizio del ballo. Avevamo deciso di incontrarci qui, e di andare tutte insieme con le auto di Jihyo e Jeongyeon.

In questo breve periodo, ero riuscita a fare amicizia anche con la mia compagna di banco di matematica, la tizia alta. Il suo nome era Tzuyu e non parlava mai, sembrava più a disagio di me con le persone, per questo io e lei eravamo stranamente a nostro agio l'una con l'altra... Nayeon per un breve periodo era stata anche gelosa del nostro rapporto, ma dopo averle detto che nessuno avrebbe potuto prendere il suo posto splendido e speciale, nel mio cuore, si calmò. Probabilmente solo perché le avevo detto che il suo posto era splendido e speciale.

«Venite qui ragazze, voglio farvi una foto» Mia madre fece sistemare me e le ragazze sotto al porticato. «Bene, dividetevi in coppia» Mi fece l'occhiolino... Pensava che io e Tzuyu avessimo una sorta di storia d'amore o che so io...

Mi sistemai accanto a lei alzando gli occhi al cielo: «Scusa per mia madre, pensa che siamo una coppia...»

«Non sa che sono etero?»

«Oh, credimi... Gliel'ho spiegato... Ma non ne vuole sapere»

«Vabbè, facciamola contenta» Si mise dietro di me e mi abbracciò la vita, poggiando il mento sopra la mia testa. Sembrava Biancaneve, ed io uno dei sette nani.

«Bene, siete bellissime... Potete andare» Mi madre ci cacciò praticamente via da casa e ci dirigemmo tutte nelle auto delle nostre amiche... Io andai con Nayeon, Jeongyeon e Tzuyu ovviamente e le altre invece, nell'auto di Jihyo.


[- - -]


Le mie emiche erano al centro della pista a ballare, ed io finii per sedermi con Tzuyu a fissare il vuoto. Mi piaceva la sua compagnia, stavamo insieme senza stare insieme. Spostai il mio sguardo per puro caso, o forse era una sensazione, accanto alla console del Dj, e trovai la signorina Myoi che stava ridendo e scherzando con l'insegnante di educazione fisica. Non mi ricordo neanche il suo nome...

La signorina Myoi indossava un semplice abito rosso ed era davvero splendida. I suoi capelli sciolti e leggermente mossi, ondeggiavano sulla sua schiena semi scoperta, ogni volta che accennava ad una risata e Dio, quant'era bello il suo sorriso.

Non saprei dire da quanto tempo la stessi fissando, ma quando posò il suo sguardo su di me, feci finta di niente e continuai a fissare il soffitto con Tzuyu: «Ti eri mai accorta delle travi in legno?» Le domandai cercando di pensare ad altro.

«Si, saranno quaranta minuti che le sto guardando... E sono davvero orrende» Commentò

«Già, sono davvero orrende» Conversazione interessante la nostra.

«Salve ragazze» Una voce davanti a noi, ci fece distogliere lo sguardo dal soffitto.

«Salve signorina Myoi» La salutò timidamente Tzuyu.

«Potrei rubarle la signorina Son per qualche minuto?» Domandò guardando Tzuyu.

«Nessun problema»

La signorina Myoi mi guardò: « Vogliamo andare?» Mi alzai dalla sedia e la seguii. Uscimmo dalla palestra della scuola e mi portò nell'aula di matematica. La sua comfort zone.

«Cosa voleva dirmi? E perché mi ha portato qui?» le domandai appoggiandomi al primo banco.

«Credo che dovremmo parlarne»

«Cos? Perché ora?»

«Perché non ne posso più» Sbuffò poggiando il suo bicchiere di punch sulla cattedra: «So di aver sbagliato, ho fatto una cosa inappropriata e che non avrei dovuto fare»

«Già, non avrebbe dovuto»

«Per questo mi dispiace, non volevo rovinare il nostro rapporto... Non potremmo semplicemente tornare come prima? Mi manca parlare con te» Fece un passo verso di me.

«Vede signorina Myoi...» Feci un passo verso di lei. «...Il fatto è che non si può semplicemente far tornare tutto come prima, come dice lei»

«Quindi mi ignorerai per tutto l'anno scolastico?» Fece un altro passo in avanti.

«Ho altre opzioni forse?» Mi avvicinai sempre di più finché le nostre fronti non si toccarono.

«Ce ne sarebbe un'altra...» Il suo respiro si fece più pesante e non potei resistere più, ormai la mia mente era fusa, era il mio corpo a comandare su tutta me stessa, così le misi le mani dietro il collo e la tirai a me per baciarla. Era un bacio semplice, ma quasi disperato. Posizionò le sue mani sui miei fianchi, attirandomi in un bacio ancora più intenso.

Mi aspettavo di essere nervosa, proprio come l'ultima volta, ma non lo ero per niente. L'intimità, il desiderio, la fiducia e la vulnerabilità, erano tutte cose racchiuse in un solo e semplice tocco di labbra. In quel momento non eravamo la signorina Myoi e la sua studentessa, ma Chaeyoung e Mina, due semplici ragazze che provavano attrazione l'una per l'altra.

Ci staccammo dal bacio per riprendere fiato e ci guardammo intensamente negli occhi. «Cosa facciamo ora?» Domandai ancora ansimante.

«Non lo so Chae, non lo so...» Poggiò di nuovo la sua fronte sulla mia ed intrecciammo le nostre mani. «Ovviamente non era programmata una cosa del genere»

«Ci mancherebbe pure che programmi di limonare con una tua studentessa minorenne»

Mina mi diede uno schiaffo sul braccio e si allontanò da me. «Certo che sai proprio come rovinare il momento tu»

«Oh vieni qua» L'afferrai per la vita e l'attirai a me per un piccolo e dolce bacio. «Dovremmo solo nasconderlo per il momento...»

«Quindi significa che non mi ignorerai?»

«Mi sembra evidente» Alzai un sopracciglio. «A proposito... Mia madre vorrebbe che venissi a cena da noi»

«Ci siamo appena baciate e già vuoi presentarmi ai tuoi genitori?»

«No, cioè, si, ti vogliono conoscere, ma solo per ringraziarti del fatto che ti prendi cura di me»

«Che sei un'animale?»

«Intendo a scuola...» Le lasciai i fianchi e la schiaffeggiai scherzosamente. «Vogliono ringraziarti per i crediti extra e perché mi riaccompagni sempre a casa, stupida»

«Prima di tutto, chiamare "stupida" la tua insegnante potrebbe influire negativamente sul tuo curriculum scolastico»

«Si, si...»

«E secondo, puoi dire a tua madre che accetto volentieri»

«Davvero? Cioè, puoi anche dire di no... Non è che si offenda o altro...»

«Che c'è? Ti imbarazza il fatto che venga a cena a casa tua con i tuoi genitori?»

«Beh...» Mi grattai la nuca ed arrossii.

«Dio, quanto sei tenera!» Mina mi strizzò le guance e mi baciò con forza. «Avanti, torniamo alla festa, altrimenti ci daranno per disperse»

Mi prese per mano e camminammo fino alla porta della palestra, dove mi lasciò andare: «Se ti fanno domande, dovevamo sistemare una cosa per il programma della prossima settimana»

«Ok...» Mi alzai sulle punte e le baciai la guancia velocemente, prima di spalancare la porta e tornare accanto a Tzuyu.





- - - - - - - - -

ANGOLETTO:

Ultimamente scrivo solo boyate a caso sugli angoletti 😆 quindi eccovene un'altra che non vi interessa: Oggi ho i miei parenti a cena, FINE.

Proibito || MichaengDove le storie prendono vita. Scoprilo ora