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Louis ama quando è Liam a cucinare perché non brucia niente e aggiunge sempre quelle sue salse che dice di sperimentare anche se sembrano fatte da un vero chef. Ci intinge una patatina fritta dentro e mugola in apprezzamento al suo sapore dolce, sotto il sorriso dell’altro che a guardarlo mangiare si è sempre divertito.
<<Com’è andata la tua giornata?>> gli domanda e Louis sospira <<Ore di noioso dettato e noiosa grammatica. Sono i bambini quelli che mi riempiono le giornate>> sorride e Liam si chiede se Louis non senta la necessità di avere dei figli suoi proprio perché è già sempre circondato da bambini.
<<Mh mh…>> annuisce pulendosi le dita sporche di pollo sul tovagliolo <<A proposito di bambini, pensavo…>> inizia e Louis s’immobilizza aspettando di sentire l’ennesimo lampo di genio di Liam.
Per lui sarebbe stato molto facile adottare un bambino, più dell’inseminazione artificiale sicuramente, ma Liam ha questa fissazione del proprio sangue che sinceramente non capisce.
<<Lo sai che Harry torna per i santi?>>
Louis corruga la fronte <<No,>> negò <<Ma questo cosa c’entra?>> non trova grande collegamento con l’argomento bambini e Liam sospira alzando lo sguardo nel suo <<Be’, gli ho chiesto di venire qua>>
<<Come? Credevo che tornassimo a casa quest’anno>> si rattrista. A lui piace Manchester, davvero, però è da Luglio che non vede la sua famiglia, sperava di poter fare un salto a Doncaster. Liam è più fortunato, i suoi sono a un quarto d’ora di distanza nemmeno, per Louis farsi un'ora di macchina non è tutta sta roba…
Liam si mordicchia un labbro <<Sì, lo faremo…ma a natale>>
<<E perché? Liam, se non vuoi non è un problema vado io>> propone ma Liam sospira <<Non è quello Lou e poi se ho invitato Harry qua non possiamo mica andarcene>>
Louis non capisce <<La domanda è perché l’hai invitato qua sapendo che saremo tornati a casa mia Liam>> prova a non scaldarsi per la cosa e Liam annuisce <<Appunto, vorrei parlarti di una cosa Louis, e poi ne dovrei parlare anche con Harry>>
Louis lo sprona a continuare davvero confuso <<Ecco…stando a casa questi giorni non ho potuto fare a meno di pensarci Lou e so che magari ti avrò già fatto due scatole tanto però io voglio davvero dei bambini>> inizia e il liscio sospira ricadendo sulla sedia <<Lo so, li voglio anche io>>
<<Il problema è che tu non li vuoi come li vorrei io>> Liam non si sta facendo capire bene a giudicare dalla faccia di Louis <<Io vorrei qualcuno come me, e te ovviamente, vorrei il mio sangue anche dentro quello che sarebbe mio figlio e spero che tu capisca le mie ragioni contro l’adozione>> Louis annuisce ancora, se n’è fatto una ragione molto tempo fa <<E non piace a nessuno dei due l’inseminazione artificiale, un bambino si fa con amore, giusto? Quindi…ecco, pensavo>> annuisce fra sé e sé umettandosi le labbra <<Pensavo che Harry potesse farci un favore>>
Louis continua a non capire <<Non credo di star capendo Lì, spiegati bene>>
<<Sto dicendo>> lo guarda fisso in volto <<Che Harry è mio fratello e ha il mio stesso sangue Louis. Il mio stesso patrimonio genetico>>
Per Louis è strano quello che sente, sono strane le sue parole, il suo sguardo, le emozioni che sente. Non ha capito, non vuole capire, e quando Liam glielo spiega così terra terra sente le dita lasciare finalmente la presa sulla felpa che stringeva nervosamente.
Il silenzio crolla nella stanza e Liam si morde una guancia osservandolo col fiato in gola <<Lou?>> mormora sporgendosi appena sul tavolo e Louis sbatte gli occhi respirando rumorosamente. Gli è parso di stare in apnea, come se fosse stato sott’acqua e non avesse avuto modo di sentire il resto. Per quello, non credendo davvero alle sue orecchie, alza lo sguardo in quello di Liam e mormora <<Non ho sentito bene credo>>, frase che lo rattrista.
E’ ovvia la risposta di Louis ma vuole parlarne per davvero questa volta.
<<Ti sto chiedendo se saresti disposto ad avere un rapporto con mio fratello>> abbassa la voce, vergognandosi delle sue stesse parole.
Louis si alza di scatto, la sedia stride contro il pavimento e nega con il capo, un sorriso di scherno in volto, la serata rovinata <<Questa storia ti sta rovinando la testa Liam>> borbotta allontanandosi quando Liam si alza in piedi e sbatte il tovagliolo sul tavolo <<Sì Louis! Lo sta facendo!>> si scalda <<Sto impazzendo perché intorno a me sembrano tutti avere ciò che vogliono! Sembrano tutti essere felici e ogni settimana sembra sempre che qualche mio collega mi parli dei suoi figli!>> rantola con gli occhi lucidi <<E sto soffocando qui, dove tutto è uguale a prima, dove tu stai con me ma trovi il supporto dei tuoi studenti al posto di quello di un possibile bambino! Qui dove ignori il problema e dove io cerco disperatamente di non pensarci ma non è facile Louis! Anche io vorrei poter adottare qualcuno, fare una buona causa, ma so che non riuscirei mai a guardarlo come un figlio e me ne vergogno! Mi vergogno anche per quello che ti sto chiedendo di fare perché non c’è modo in cui tu non possa sentirti una prostituta così facendo ma mi sento- come se il mondo si divertisse a prendermi in giro!>> ansima asciugando inutilmente le lacrime e Louis sente il cuore rompersi alla vista di Liam così ridotto <<Non volevo chiedertelo, so già la tua risposta ma dovevo almeno provare, lo capisci? Non…ci sono un sacco di mariti che devono fare sesso con la madre della propria moglie per avere un figlio e cazzo Louis, a te sarebbe andata un po’ meglio,>> ride provando a sdrammatizzare e Louis sorride appena avvicinandoglisi <<Mi dispiace avertelo chiesto,>> si calma poi Liam, non appena può stringerlo a sé e lasciarsi rincuorare <<Non ne parlerò con Harry e se vuoi puoi andare da tua madre per i santi, però non giudicarmi Louis>> lo prega e il liscio scuote il capo baciandogli il viso <<Non lo farei mai Liam, ti amo e so cosa stai passando, so come ti senti o almeno ci provo. Non ti lascio da solo in questa cosa e se…>> Louis deglutisce il nodo in gola sforzandosi di sorridere <<Se questo è davvero l’unico modo che vuoi per avere dei bambini allora posso- posso farlo>> espira per non scoppiare a piangere.
Ama Liam non tutto sé stesso e capisce l’argomento “Harry ha il mio sangue” però non riesce ancora a condividerlo. E’ troppo presto per farlo, sa che ci sono anche favori familiari ne ha sentito parlare ma pensava che Liam intendesse l’inseminazione artificiale da parte di Harry, non che dovessero fare…
<<No, non voglio tu lo faccia>> sospira Liam <<Mi disgusta il pensiero di te con Harry però era una delle tante ipotesi, fa niente Louis, non ti costringerei mai>> lo abbraccia forte cercando di ignorare come ora probabilmente Louis si stia pentendo di esserci fidanzato ma a discapito di quel che Liam pensa, Louis non sta affatto pensando a quello.
Si sta invece chiedendo se il no sia davvero la scelta giusta. Per qualche ragione crede che per fare figli una persona dovrebbe tentare di tutto, dovrebbe esserne talmente disperata anche da andare nella prima discoteca e far ubriacare un uomo a caso solo per poter approfittare della dimenticanza del preservativo. Pensa che ci sono centinaia di donne al mondo che si vergognano a chiedere al proprio marito di far sesso con la madre, come Liam ha detto, o che milioni di bambini vengono uccisi per la povertà. Pensa a tutte quelle donne senza ovaie e tutti quei problemi di coppia per cui un bambino sembra la soluzione a tenere in sesto la famiglia.
Pensa anche che loro, bambino o no, si amano, non stanno cercando di risolvere niente e probabilmente Liam ha ragione riguardo la storia sui suoi alunni. Improvvisamente Louis si vergogna del disagio provato nei confronti del suo ragazzo, non si è spezzato anche lui alla notizia della sterilità? Non ha forse pianto quando Liam si è rifiutato all’adozione? Non hanno forse affrontato tutto insieme? E cosa mai sarebbe stato un rapporto con un familiare di Liam messo a confronto con tutto quello che avevano passato insieme? Dopo così tanti anni passati a cercare di abituarsi al solito “noi due e basta” Louis dovrebbe emozionarsi alla notizia di avere ancora una chance!
Scuotendo il capo si scosta appena per guardarlo <<No, hai ragione. Tuo fratello è la nostra unica chance Liam. Certo, non mi fa impazzire l’idea ma non vedo l’ora di avere un bambino con te. Voglio che sia come avevamo sempre sognato e che abbia una parte di te. E Harry ha una parte di te. Quindi se lui sarà d’accordo lo farò, per te e per me>> prova a chiarire, così che Liam non pensi ancora che la vedesse come un obbligo, e l’altro sorride debolmente <<Louis…>>
<<No, voglio farlo>> annuisce abbracciandogli il collo <<Voglio avere un bambino Liam>> lo prega con gli occhi di accettare l’idea che lui stesso ha proposto e alla fine Liam si scioglie annuendo.
Gli stringe i fianchi con possesso e gli bacia le labbra, ignorando il naso chiuso e il bisogno d’ossigeno <<Mi sento già maledettamente geloso Louis>> ammette tornando seduto, tenendoselo sulle gambe.
Louis sorride accarezzandogli la nuca, cercando di riflettere su quello che ha appena accettato di fare. No, non deve pensarci. E’ solo questione d’abitudine, se dovesse andare male la prima volta dovrebbe persino rifarlo, non scherziamo, deve abituarsi, per forza.
Non ha niente contro Harry per carità, però è il fratello del suo ragazzo…è un po’ disgustoso.
Ma per Liam lo farebbe.
Quindi Louis si costringe a dire che andrà tutto bene e che potrebbero essere quante? Tre volte massimo? Tre volte non sono così tante, ed è convinto che se immagina Liam andrà tutto benissimo. Forse verrà anche.
Sì, andrà liscio come l’olio.
Ed è perché Louis non ha nessun’ansia che qualche settimana dopo, appena riesce a trovare un po’ di tempo per parlare con sua madre al telefono e staccarsi dalle verifiche e i tutorial dei lavori di Halloween, si sfoga un po’.
<<Quindi sì, lo farò, però mi sembra assurdo mamma>> ormai si sta abituando all’idea, dirglielo gli fa più bene che altro.
<<Louis…ti sei preso del tempo per te? Per pensarci dico. Non conosco Harry così tanto bene ma posso dire che se mia sorella avesse un figlio da me mi ritroverei abbastanza scostante a dovergli fare poi da zia, pur essendo sua madre…>> gli fa notare Jay e Louis sospira lasciando andare tutte le carte dei suoi lavoretti. Liam è a lavoro e tornerà tardi, quindi Louis starà solo con le sue paranoie, si passa una mano fra i capelli e sbuffa <<Lo so, nessuno di noi ha ancora pensato se effettivamente Harry sarebbe d’accordo, non mi è mai interessato molto di lui, non so nemmeno se è etero…>> borbotta chiedendosi effettivamente perché non si sia interessato di più della vita familiare di Liam.
<<Comunque,>> riprende lei <<Se è ciò che vuoi d’accordo. Però probabilmente sarebbe meno imbarazzante e coinvolgente per tutti fare un'inseminazione artificiale amore>> Louis sente un gran trambusto dall’altra parte del telefono e immagina che abbia da fare. Quindi sospira <<D’accordo mamma, grazie, ti lascio andare dalle ragazze, ci sentiamo dopo>>
<<Sì, scusami>>
Non appena Louis riattacca il silenzio regna ancora una volta tra le mura della casa. Manca una settimana ad Halloween ed è abbastanza snervante tutto quanto per lui. A scuola non riesce a concentrarsi, a casa è sempre solo con i suoi pensieri, non vede l’ora di avere questo maledetto bambino e chiuderla lì con tutte quelle difficoltà. 

I'm Having Your Baby, It's None Of Your Business Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora