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Louis nota che Harry si strano una settimana dopo. Ma non è strano con tutti bensì solo con lui perchè è sempre distratto, lo fissa troppo e fa troppe domande su di lui, in più quando tocca la sua pancia allunga sempre un po’ troppo le mani. Le posa in centro, poi scivolano sui fianchi e alla fine cercano sempre di scendere per le gambe e Louis trova sempre una scusa per alzarsi e andarsene- cosa che ad Harry conferma invece che ha capito bene a cos’è dovuto l’imbarazzo di Louis.
Louis non lo capisce e quel pomeriggio sono a passeggio con Amos a godersi il sole primaverile quando si fermano ad un bar per un gelato e dare un po’ d’acqua al cane.
Louis accavalla le gambe che dondola ignorando gli sguardi addolciti delle signore sulla sua pancia e pensa che teoricamente gli è andata bene se Amy nascerà in estate e non dovrà neanche prendere la maternità. Succhia il cucchiaino colorato ripulendolo dal fior di latte e Harry lo guarda basito. Ma sa quello che fa in pubblico? Gesù si sente già caldo ovunque…
<<Louis>> lo richiama e il liscio mugola leccandosi le labbra e guardandolo <<Tu sai quello che fai in pubblico?>> domanda.
Louis corruga la fronte <<Cioè?>>
<<Con quel cucchiaio Louis>> indica e Louis fissa il cucchiaio prima di ricollegarlo al fatto che lo stesse succhiando. Sbuffa arrossendo <<Sei un pervertito>> mormora e Harry sogghigna <<Se l’ho pensato io lo staranno pensando anche altri>>
Louis non lo guarda più e finisce il suo gelato in fretta lanciandogli solo un'occhiataccia dopo aver buttato la coppetta. Harry sorride divertito che però abbia smesso e quella sera dopo cena quando si mettono sul divano perchè hanno scoperto che ad entrambi piace vedere le repliche dei comici in tv, il riccio gli chiede se vuole del gelato.
Louis annuisce senza pensarci, è veramente un ghiottone di cose dolci specie nella gravidanza a quanto pare ma non appena mette in bocca la terza cucchiaiata sente un mugolio e si volta confuso.
Harry lo sta fissando esasperato e per giunta sta abbassando gli occhi alla sua bocca. Louis arrossisce e gli lancia un cuscino <<Sei disgustoso!>> urla e il riccio ride perché l’ha fatto più apposta che per altro.
Gli si avvicina scostando i cuscini e anche le sue mani che provano a spingerlo via, lo tira a sé dopo avergli avvolto la spalla con il braccio e sorride <<Scusami, ma la tua faccia quando te ne rendi conto non ha prezzo>>
Louis è rosso in viso <<E’ colpa mia se mangio il gelato lentamente? Sul serio Harry, non ti mando a quel paese per Amy>> mugola accarezzandosi la pancia e riprendendo poi in mano il cucchiaio, appoggiandosi alla sua spalla.
Harry ridacchia <<Sembri un bambino>> mormora pizzicandogli una guancia e Louis si ritira su schiaffeggiandogli la mano <<Ma perchè sei così in questi giorni?>> sbuffa e il minore non riesce a smettere di sorridere ma neanche risponde <<E smettila di guardarmi così!>> lo spinge prima di tornare appoggiato a lui e Harry lo tiene stretto contro perchè anche se non vuole ancora dirgli che ormai sa tutto va bene così.
Perché sono innamorati e va bene così.

***

<<Harreh?>> mugola Louis nel sonno <<Spegnila>> lo scuote ancora contro il suo petto- ormai non si sorprende neanche più la mattina- e il riccio sbadiglia buttando una mano dietro di sè alla cieca spegnendo la sveglia.
Quando riabbassa il braccio lo avvolge attorno ai fianchi di Louis che è nascosto nel suo collo e affonda il naso nei suoi capelli rilassato. E’ da un po’ di mattine che quella è la loro routine, o almeno nei fine settimana quando Louis resta a letto. La casa di Harry sarà completata entro il mese e ormai sta per finire anche quello così come il settimo mese di Louis che passerà ad essere l’ottavo poco dopo l’arrivo di Maggio.
Si sente bene, è fresco e tranquillo anche se ancora con qualche idea sessuale ma cerca di non darci peso mentre invece Harry trova ogni contesto per stuzzicarlo e sembra fin troppo felice. Quella mattina Harry non ha più sonno perchè ormai sono le nove e mezza e inizia a passare le mani lungo la sua schiena, chiudendole poi sulla sua pancia che accarezza scostando la maglia pian piano mentre sente il respiro di Louis farsi un po’ più veloce.
Passa i polpastrelli a raso della sua pelle che si riempie di brividi e scende un ai suoi fianchi e poi torna alla schiena finchè Louis non ha un brivido per cui si tira indietro <<Mi fai il solletico>> farfuglia sfregandosi gli occhi e quando si gira a pancia in su stirandosi Harry guarda i suoi pantaloni abbassarsi un po’.
Poi Louis alza la maglia e posa le mani sul pancione accarezzando Amy <<Buongiorno amore>> mugola e Harry sorride <<Non so se è sveglia sai? Sente sicuramente il tuo battito diverso e tutto ma lei sta ancora dormendo forse>>
Louis sorride <<Non è possibile dato che ho una fame da morire, quindi la mia bambina mi reclama>> annuncia tirandosi a sedere e sfregandosi i capelli scompigliati. Poi si gira a guardarlo <<Tu resti lì?>> lo punzecchia sui fianchi e Harry si ritrae abbracciando il cuscino <<Forse, non ho ancora fame>>
<<Mhm>> Louis si alza tirando su i pantaloni e va in bagno a sciacquarsi il viso e svuotare la vescica che sembra più piena del solito. Quando arriva in cucina ha voglia di qualcosa di bello pieno e per questo si mette a far cuocere dell’avena con il cioccolato per il porridge. E’ un po’ che non lo fa e non lo comprava neanche più a dire il vero ma Harry deve averlo preso quindi ne fa di più anche per lui. Porta le due coppe fino in camera e quando si risiede sul letto gli sporge la colazione <<Se non ti va me la mangio a merenda>> lo avvisa e Harry sorride restando sdraiato a pancia in giù mentre la mangia e scorre sui messaggi ricevuti.
Niente da Zayn nota...quindi veramente è finita così? Sta un po’ troppo a fissare quella chat e Louis se ne accorge <<Ti manca?>> gli chiede quindi prendendone un’altra cucchiaiata e Harry nega spegnendo il telefono <<Non lo so. Mi faceva piacere avere un amico in più che non fosse lavorativo ma a quanto pare lui è diverso da come pensavo>> mormora giocherellando con l’avena e Louis pensa la stessa cosa di Liam in un certo senso.
Harry sembra leggergli nella mente quando volta il capo guardandolo <<E a te manca Liam?>>
Louis sospira <<Sì. Ma mi manca quello che eravamo e quello che era con me immagin- ehi!>> scosta appena in tempo il piatto dalla lingua lunga di Amos che è balzato sul letto sentendosi ignorato.
Harry si alza sospirando e lo coccola un po’ prima d’intimargli di scendere e continuare a prestargli attenzione. Così non riprendono più il discorso e quando si alzano dal letto seriamente sono le undici e mezza e mangiano solo qualcosa di leggero per pranzo, sarebbero usciti ma non avevano voglia quindi niente.
Dopo di che si separano per un po’ come sempre, Louis resta a correggere i compiti dei suoi bambini e Harry va fuori con l’Akita. Manca un mese più o meno al suo rientro a Los Angeles e in un certo senso ha voglia di riprendere il lavoro però non vuole lasciare Louis sicuramente… Non sa neanche quando vedrà Rose a dire il vero, vorrebbe che fosse già qui ma deve aspettare purtroppo.
Le giornate passano in quel modo monotono per loro, Harry esce, Louis lavora o sta sui libri, qualche volta esce con Niall, qualche volta va con Anne. Ed è così che il settimo mese passa e ben presto Louis si ritrova all’ecografia dell’ottavo mese che in realtà è già iniziato da un po’. La sua pancia si fa grande e ama da morire questa cosa anche se Harry dice sempre che la vede troppo piccola...Ormai la stanza di Amy Rose è quasi completata se non per il materassino della culla e qualche altro bijou ma per il resto Louis sta benissimo.
<<Adesso dovrebbero spuntare i capelli o comunque le sopracciglia ma non tutti i bambini li hanno>> mormora il dottor Dallas muovendo la sonda mentre Louis guarda fisso lo schermo <<In realtà la bambina avrebbe dovuto iniziare a scalciare alla fine del settimo mese e l’ottavo è iniziato da un po’ ma fa niente, sicuramente lo farà. L’hai già sentita muoversi?>>
Louis nega mordendosi il labbro <<No...è un male?>>
<<No, ognuno ha i suoi tempi ed è tutto in regola>> stacca la sonda e gli da la carta per pulirsi aiutandolo ad alzarsi.
<<Ti vedo stanco Louis, qualcosa non va?>> gli chiede poi mentre stampano l’ecografia.
Louis sospira <<No, la scuola finisce tra poco ma non dovrò andare in maternità prima giusto?>>
<<Dipende da te, se sei troppo stanco, se il ritmo si fa troppo veloce o cosa sarebbe meglio andarci, in più ti consiglio di non sforzarti neanche sessualmente okay?>> gli sorride porgendogli la busta contenente i fogli e Louis arrossisce appena annuendo però.
Lo ringrazia ed esce per tornare a casa.
Be’, ora è un po’ inutile continuare a pensare ad Harry in quel modo, tanto non può farlo. Sospirando si mette in macchina e nel mentre chiama Niall per avvisarlo della disfatta della cosa.
<<Noooo! Che sfortuna! Ma sai che ho letto su google che nel secondo trimestre si fa più facilmente?>>
<<E perchè cerchi queste cose?>> domanda allungando la mano sul sedile del passeggero per sgranocchiare del sedano che ha preso quel giorno fermandosi per strada.
<<Perchè volevo sapere se potevo consigliarti bene o no>>
<<Forse mi ha detto di no perché non è sicuro, non lo so...in ogni caso mi ha visto stanco ha detto>> sospira fermandosi ad un semaforo.
<<Andrai in maternità?>>
<<Non credo, non manca neanche un mese alla fine della scuola. Anche se devo dire che mi sento sempre accaldato a scuola e anche un po’ svogliato. Ma se stessi a casa so già che dormirei sempre e non so>>
<<D’accordo Lou, come vuoi ma non affaticarti, sei hai bisogno ci sono>>
<<Lo so, grazie, ora stacco che sono arrivato a casa. Ci vediamo domani>> accosta davanti casa e stirandosi un po’ si alza infilandosi lo zaino per entrare, togliendosi subito la felpa che gli mette solo caldo addosso.
<<Non dovresti sollevare cose così pesanti>> lo rimprovera subito Harry togliendogli lo zaino di mano e Louis annuisce come ogni giorno posando la vaschetta di sedano sul tavolo dopo averne infilato uno fra i denti. Prende la busta la apre posando l’ecografia sul tavolo per fargliela vedere e mandare le foto a sua madre e Anne più Niall. Ormai si è abituato a non mandarle più a Liam…
Harry la prende subito dopo con un gran sorriso luminoso <<Ohw, come cresce bene>> mugola posandogli la mano sulla pancia senza neanche pensarci e Louis nemmeno ci pensa tanto è normale ormai.
<<Già, Dallas ha detto che forse questo mese le verranno i capelli e che avrei dovuto sentirla muovere il mese scorso...spero che inizi questo>> scrolla le spalle e Harry lo guarda compiaciuto <<Io te l’avevo detto che dovevo parlarle più spesso>> gli schiaffeggia il viso con i fogli e Louis sbuffa una risata esasperata prima di toglierglieli di mano e andare in camera di Amy dove ha già iniziato a raccogliere in una cartella tutte le ecografie. A dire il vero Harry gli ha preso un agenda perchè “così ci scrivi cosa fa ogni giorno quando nasce” e Louis ha deciso che lo farà, sua madre gli ha detto che anche lei teneva un sacco di libretti con prime pappe e pannolini quindi okay, troverà il tempo anche per quello. Non appena le ha detto dell’agenda gli ha fatto arrivare un album fotografico da riempire e Louis ha apprezzato anche quello. Vorrebbe riempire la casa di foto di Amy Rose negli anni ed è sicuro che lo farà e che forse nel periodo adolescenziale lei lo odierà per questo.
Oh be’, è pronto anche alle crisi mestruali immagina.
Sorride perso nei suoi pensieri mentre sfoglia le ecografie dove ha scritto dietro a penna i mesi e le settimane e Harry si appoggia allo stipite guardandolo dolcemente. Se Louis voltasse il capo e lo guardasse si renderebbe conto di quanto ricambi i suoi sentimenti ma il maggiore non si gira e resta a riordinare le foto. Quindi è lui ad entrare distraendolo e prende tra le mani uno dei ciucci posati sul fasciatoio per cui ha perso la testa, sul serio sono bellissimi e carinissimi e se lo rigira tra le mani già vedendosela.
Louis pare leggergli nella mente <<Te la immagini con quello? Con tutto questo…>> sorride sognante e Harry annuisce <<Sì, sarà bellissima>>
E Louis non si rende neanche più conto che non sta trattando Harry da zio, che la sua faccia urla “la mia bambina” da tutte le parti, che quel tatuaggio con su scritto “papà” ora non gli sembra così stonato ogni qual volta Harry tolga la maglia sudata per allenarsi senza problemi. Non si accorge più di niente e per questo quando il riccio si gira a lanciargli un'occhiata gliela restituisce senza pensarci. Harry lo ama e vorrebbe dirglielo, vorrebbe prenderlo tra le braccia e chiedergli di stare così per sempre, che lo renderà felice e che è l’uomo giusto per lui ma tutto ciò che riesce a fare è chinarsi verso di lui e annullare del tutto le distanze posando la bocca sulla sua.
Louis ci resta di sasso e sgrana gli occhi spingendolo leggermente indietro, vorrebbe chiedergli che sta facendo ma non riesce a dire niente e resta solo a guardarlo confuso. Harry posa il ciuccio alla cieca e quando gli si riavvicina porta le mani al suo viso e al suo fianco tenendolo fermo mentre torna a baciarlo e Louis corruga la fronte cercando di ragionare ma sta già muovendo la bocca contro la sua.
E ben presto il loro bacio smette di essere lento e Harry gli si spinge contro accarezzandogli la pancia e piegandogli il viso di lato per aggiungere la lingua mentre Louis prende più aria che può tirandolo vicino dal collo, approfittandone anche per accarezzargli i ricci.
Quasi si dimentica quello che Dallas gli ha detto a malapena un ora prima se solo non fosse per Amy che fa qualcosa nella sua pancia. Si sta...Louis non capisce ma si sente strano dentro e solo quando la sente muovere sobbalza staccandosi bruscamente. Harry rimane confuso un attimo, poi abbassa lo sguardo anche lui quando vede Louis fissarsi la pancia <<L’hai sentito?>> gli domanda perchè Harry ha ancora le mani lì.
<<Cosa?>> guarda ovunque e ci posa due mani ma niente.
E poi Amy lo rifà e Louis tira il respiro confondendolo <<Cosa>> chiede allarmato <<Che succede?>>
Poi Louis sorride emozionato guardandolo e toccandosi la pancia <<Si sta muovendo>>
Harry sente il cuore scoppiare <<Sul serio?>>
<<Sì! Non lo so, si sta girando dentro di me e forse è ovvio che non lo senti ma- ma insomma!>> sbotta ridendo commosso e Harry gli sorride contento abbracciandolo, nascondendogli l’idea che allora è proprio lui che fa bene a Rosie.
<<Allora tra poco scalcerà>>
<<Oddio, sì>> annuisce vivace continuando a guardarsi la pancia.
Non appena Louis rialza il viso Harry lo bacia ancora, prima a stampo e poi più approfonditamente. Non vuole fare niente di più perchè qualche mese fa quando Louis era andato a Londra con le valigie in mano ed era successo si era già preoccupato di cercare se per caso avesse fatto male al feto ma ha solo letto che gli ultimi due mesi è sconsigliato in alcuni casi. Non sa quali ma non vuole rischiare quindi si limita a baciarlo e accarezzarlo, quando poi si stacca Louis ha ancora gli occhi chiusi e si fa abbracciare senza dire niente.
<<Possiamo...non lo so, continuare a comportarci così finchè non me ne andrò?>> rompe il silenzio Harry e Louis sospira guardandosi la pancia <<E quando tornerai? Cosa succederà? Amy sarà già nata…>>
<<Succederà quel che succederà Louis, non pensiamoci e basta>>
<<Ma facciamo sempre tutto quando stai per andartene o quando io sto per farlo>> mugola e Harry sorride <<Io ti avrei baciato anche tempo fa ma non hai voluto>> gli ricorda e Louis lo guarda male.
Ma al momento è ciò di cui ha bisogno, un semi partner che gli stia vicino e che lo assecondi dandogli dolcezza e amore. Harry non è Liam però è perfetto lo stesso specie perchè sembra già avere un legame con Amy e questo fa felice Louis però al tempo stesso lo preoccupa.
Ciononostante per una volta decide di non preoccuparsi.

I'm Having Your Baby, It's None Of Your Business Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora