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Il giorno in cui Liam varca nuovamente la soglia di casa Louis è appena rientrato da lavoro e ha ancora giacca e scarpe addosso mentre Harry sta modificando la piantina della casa sul divano con Amos ai suoi piedi. Ma subito l’Akita Inu si alza volando addosso al nuovo arrivato che ha usato le proprie chiavi e Louis esce dalla cucina confuso, bloccandosi quando lo vede mentre anche Harry si è alzato piuttosto agitato. 
Liam li guarda stupito, spostando Amos <<Oh, scusate, non disturberò la vostra famiglia felice. Devo solo fare le valige>> dice con tono distaccato e aspro. 
Louis si sente dispiaciuto per lui ma anche arrabbiato e per questo lo guarda solo dirigersi in camera per prendersi le sue cose. E’ più che convinto che non prenderà propriamente tutto ciò che è suo, se lo facesse Louis dovrebbe magari ricomprare mezza casa ed essendo in dolce attesa non è propriamente consigliabile…
Harry si morde un labbro e fa per avvicinarsi a Louis se non fosse che il liscio si chiude in cucina. Non ne vuole sapere niente, ha chiuso nel momento stesso in cui ha detto “non credo di essere pronto adesso per Amy”. Però così facendo non si accorge che Harry potrebbe prenderle di nuovo, che è quello che pensa il riccio mentre guarda Liam recuperare le sue cose in giro e ficcarle dentro un sacco. 
Si lecca il labbro ferito cercando di farsi avanti <<Liam>> prova ma il castano lo guarda storto <<Ti conviene stare zitto se vuoi andare al prossimo servizio fotografico. Sempre che tu ci vada, o ti stabilisci qui?>> sorride ironico anche se non è davvero una domanda. 
Harry sospira <<Se vuoi puoi anche rompermi un braccio, non m’interessa>>
<<Così poi Louis può venire a leccarti le ferite? Fottiti>> afferra con rabbia i vestiti. 
<<Louis non mi ha leccato le ferite nè un bel niente->>
<<Mi fa piacere sapere che non te l’ha succhiato Harry, davvero, ma se stai zitto è meglio>>
Harry sospira sfregandosi il naso <<Senti, ti rendi conto di tutto questo? Non posso neanche andare dalla mamma Liam>>
<<Non preoccuparti, me ne sto andando>>
<<E dove?>> 
<<Via>>
Harry sgrana gli occhi <<Via da Manchester?>> 
<<Non lo so. In un motel>> 
<<Liam, non scherzare->>
<<Sì, so che tu hai standard più alti però a me sta bene così>> 
<<Possiamo parlarne?!>> sbotta seccato Harry e Liam si ferma lanciando il sacco per terra <<Di che cazzo vuoi parlare? Cos’altro c’è da dirsi?!>> 
<<Pensi che io mi senta a mio agio a vivere qua?>>
<<Vedo come vi dispiace convivere>> ironizza ma Harry nega <<No, sto cercando di fare il più in fretta possibile a completare la casa che ho comprato la scorsa settimana e mi sarebbe piaciuto vederla con mamma, con te, con Geoff. E non posso neanche più entrare in casa perchè tu pensi che Louis ti abbia tradito, che io l’abbia fatto o chissà che altro!>>
<<Ma è stato così Harry. L’hai davvero fatto tutte le volte bendato? Non l’avete forse fatto quando ho chiesto a Louis una pausa ed è venuto da te? Mh?>> lo guarda disgustato e Harry abbassa lo sguardo colpevole. 
<<E quindi? Non sei più mio fratello per questo? Obbligherai mamma a dividersi?>> 
<<No, sono tuo fratello e me ne sto andando per non obbligarla a fare niente. Ma sei sempre il solito Harry, sei sempre quello che s’infila dove non dovrebbe e sapevi benissimo come la pensavo su queste cose. Hai fatto tutto tu>> gli punta il dito contro e Harry avanza <<E’ colpa mia se provo qualcosa? Cosa posso farci? Me ne sono andato quando l’ho capito, quando abbiamo litigato la prima volta ma Louis non mi vuole>>
<<Come non vuole me. Solo che io non ho fatto proprio niente>>
<<Gli hai detto che non vuoi Rose- cioè Amy>> si corregge e Liam lo guarda peggio di prima <<Congratulazione per essere padre allora Harry>>
<<Non vuole che le faccia da padre neanche io>> ammette e Liam si zittisice <<Vuole stare da solo. Me ne andrò perchè non voglio che Amy arrivi senza una stanza pronta e lo aiuterò a finirla ma vuoi davvero che partorisca da solo Liam?>> lo guarda affranto <<Quest’estate sarò di nuovo a Los Angeles per lavoro, non potrò->>
<<E perchè dovresti? Ha chiesto di stare da solo no?>>
Harry riprova <<Senti, ho accettato l’idea di essere zio tempo fa Liam. Se Louis mi avesse detto di fargli da padre l’avrei fatto, ma non è quello che ha chiesto, e non so se anche tu sarai lo zio o meno. Ma mamma ha già chiarito che vuole far parte della vita di Amy Rose e io anche. Tu davvero non vuoi? Lei non ha fatto niente di male, ti andava bene, non vedevi l’ora…>> cerca di farlo ragionare e dovrebbero davvero fargli una statua per starsi sabotando da solo. 
Liam ha gli occhi feriti, una smorfia dispiaciuta e smette di stringere i pugni <<Già. Non vedevo l’ora, poi ho aperto gli occhi. Amy non ha fatto niente, non mi fa schifo o cosa ma devo pensare Harry, a tutto, a noi, a voi, a me e non mi sento né padre né zio. Non so se ci sarò quando nascerà, non so niente, voglio solo prendere le mie cose e smetterla di sentire le tue scuse. Non m’interessano al momento, Louis non riesce neanche a guardarmi e non voglio risolvere niente adesso. Quindi torna di là e lasciami perdere>> ordina e Harry sospira facendo però come richiesto, chiudendosi in cucina con Louis per lasciarlo solo. 
Louis non lo guarda anzi, è fuori che beve la sua solita tazza di tea mentre osserva pensieroso in cielo azzurro. Non sa cosa sente in quel momento. Forse noncuranza, probabilmente non gliene frega niente se Liam è lì. O forse stanotte piangerà nel suo letto ancora una volta, sicuramente non vuole che Amy senta la sua voce però. 
<<Stai bene?>> gli domanda Harry appoggiandosi vicino a lui sul dondolo e Louis scrolla le spalle <<Ho fame>> ammette riuscendo a farlo un po’ sorridere <<Be’, c’è da andare a fare la spesa>>
Louis annuisce alzandosi <<Allora andiamo>>
Harry lo guarda basito <<Ma...Liam->>
<<Ha le chiavi. Com’è entrato esce>> stronca le sue parole rientrando e Harry fa in tempo a mettersi la giacca e infilare le scarpe che Louis è già in macchina. 
Chiude la porta dopo aver guardato un'ultima volta dentro. 
Non verrà niente di buono dal mutismo di Louis a riguardo e dalla gelosia fanatica di Liam, lo sa già. 
Comunque quel pomeriggio Harry capisce che Louis ha davvero dei gusti tutti strani, sia da quello che compra sia da come mescola i gelati che ha preso nella sua coppetta quella sera dopo cena mentre osserva la tv preso dal programma. Liam ovviamente non c’era al loro rientro e Louis non ha chiesto niente di lui però Harry non lo vede neanche tanto tranquillo. E lo nota da come Louis stia mordicchiando il cucchiaio da mezz’ora, lo morde, lo succhia, riprende altro gelato e di nuovo da capo, guarda la tv sì, ma la sua testa è visibilmente altrove e Harry sa che dovrebbe farsi i fatti suoi però è anche vero che è pur sempre una persona, con un organo sessuale attivo che inizia a risvegliarsi. 
Potrebbe tornare al suo tablet o ad Amos e lasciar perdere ma come fa quando Louis fa quei rumori con la lingua? Cioè ne è consapevole almeno? Che poi, la metà della gente non troverebbe eccitante una persona incinta ma cavolo, Harry sta davvero diventando duro e ha pure dei pantaloni che lo metterebbero in mostra quindi si alza deciso ad andare in cucina per bere un po’ d’acqua fresca e magari calmarsi. 
Continua a ripetersi che Louis vuole stare da solo, che lui non c’entra niente, che il suo ruolo non è cambiato grazie alla fuoriuscita di Liam, affatto. E’ sempre ancora lo zio. Quindi dopo essersi tranquillizzato a dovere si riaffaccia alla sala per tornare a sedere ma no, è inutile perchè si blocca sui suoi passi non appena lo vede con il telefono fra le mani mentre scrive con chissà chi e il cucchiaio stretto fra le labbra grazie alle guance incavate. 
<<Cazzo>> piagnucola chiudendo gli occhi ma non può neanche andarsene perchè ormai Louis l’ha sentito <<Tutto bene?>> domanda sporgendosi e Harry nega <<N-niente, tutto a posto>> annuisce risedendosi, coccolando Amos e stringendo bene le gambe. 
In ogni caso Louis vuole torturarlo ancora per un’ora buona, poi decide di alzarsi <<Vado a letto>> dichiara e Harry sospira vedendolo andare via. 
Scioglie la presa dalle sue gambe e si morde il labbro guardando la propria erezione nei pantaloni che sente così dura. Si sfrega il palmo della mano sulla patta chiudendo gli occhi, ignorando persino Amos, e oh Dio, si sta immaginando così tante cose su di Louis che neanche riesce a concentrarsi su una sola. E alla fine quando i suoi ansimi diventano più rumorosi non gli resta altro da fare che chiudersi in camera, sdraiarsi a letto e tirare fuori dalle mutande l’erezione rossa e umida. 
<<Merda>> geme venendo quasi subito e non appena torna cosciente sgrana gli occhi. E’ venuto nella stanza di Rose. Si è masturbato nella stanza di sua figl- cioè sua nipote. 
<<Ahhh>> sospira lasciandosi cadere sul cuscino <<Che disastro>> mugola chiudendo gli occhi, rannicchiandosi su sè stesso. 
Il mattino dopo Louis sta ancora dormendo quando Harry si alza e finalmente finisce il progetto, lo invierà al suo arredatore, lo stesso che gli ha consigliato per Londra e Los Angeles, chiedendogli di mettersi all’opera il più velocemente possibile. Andrà a scuola verso le due immagina, quindi lo lascia riposare e fa colazione da sé, chiedendosi che fine abbia fatto Zayn. Okay, ha sbagliato, d’accordo non sarà una bravissima persona però è sicuro che volesse aiutarlo e basta… scorre fra i contatti fino ad arrivare alla loro vecchia chat dove però vede anche di essere stato penosamente bloccato. 
Sbuffa masticando annoiato i cereali, chiedendosi se Zayn se ne andrà così com’è arrivato, e cioè casualmente senza far capire qualcosa, e pensa in generale a quanto potrebbe essere davvero successo con Louis. Cioè, fa davvero bene a chiudere con Zayn? Si gratta il capo pensieroso e in quel momento Louis entra in cucina sfregandosi ancora gli occhi con una mano mentre l’altra la tiene in basso lasciandosela leccare da Amos. Sono appena le nove di mattina e Harry lo saluta accantonando i propri pensieri, sorridendogli invece. 
<<Mhm>> mugola solo Louis stirandosi e prendendosi per sè dello yogurt mentre scorre i messaggi e tira fuori un cucchiaino dal mobile. Harry si blocca ricordando dell’episodio della sera prima e cerca di distrarlo dal telefono così che non debba rifare...be’, le cose di ieri sera con la bocca. 
<<Sai che pensavo?>> incalza quindi e Louis gli lancia solo un'occhiata <<Stasera potremmo invitare i miei qui no? Non penso che Liam sia ancora andato…E magari oggi pomeriggio mentre sei via posso andare avanti con la stanza di Rose?>> 
Louis posa finalmente il telefono e si siede davanti a lui scrollando le spalle <<A dire il vero ho appena letto che Anne mi ha scritto ieri sera se mi piacerebbe andare a passeggio con lei in questi giorni appunto per non creare casini con le case...Se vuoi puoi venire>> annuisce prendendo un'altra cucchiaiata e Harry distoglie lo sguardo <<E per la stanza di Amy Rose okay, tanto penso che la disposizione delle cose cambierà ancora… Comunque sei sicuro di non essere scomodo sul materasso?>> chiede per la milionesima volta nel giro di quelle due settimane e Harry sorride <<Sto benissimo>> 
Infatti come promesso Harry ha iniziato a svuotare la stanza degli ospiti, letto compreso, restando solo con il materasso. Louis gli aveva detto di no almeno novanta volte, aveva anche cercato di trascinarlo via dalle coperte quando l’aveva visto andare a dormire la prima sera in quel modo ma Harry aveva detto che stesse bene, cosa vera in realtà. Sta mettendo tutto in soffitta nel modo più ordinato che possa trovare così da non ammassare tutto e Louis lo ringrazia del suo aiuto anche se più volte gli aveva chiesto se non gli pesasse doverlo fare da solo. Harry si era limitato a dire che era pur sempre palestra e Louis aveva preferito stare zitto, ma era una settimana ormai che dormiva su quel materasso e le cose iniziavano ad accumularsi nella stanza di Amy, non era il caso di costringerlo lì. 
<<Senti, è così difficile trovare un altro posto dove dormire qua dentro? Sul serio preferisci un materasso al divano o al letto in camera mia?>> dice quindi guardandolo ovvio e Harry alza gli occhi al cielo <<Sto benissim->>
<<Come fai a stare bene rinchiuso fra la scatola del fasciatoio e la culla? Harry, no. Se vuoi stare qui non puoi dormire lì, e poi la mattina sbatti sempre contro qualcosa a terra, no, no, no>> nega alzandosi per buttare lo scatolino e il riccio sorride osservandolo <<Quindi? Okay che il divano è comodo ma sarebbe un po’->>
<<Sono più che convinto che se io sto a destra e tu a sinistra riusciremo a dormire in pace senza badarci troppo>> lo interrompe e Harry sgrana gli occhi stupito. 
<<Ma...uhm, cioè  non mi sembra una buona idea. Pensa se Liam dovesse tornare a riprendere la sua roba->>
<<Questa casa è vuota ormai Harry>> gli fa notare, infatti non c’è niente che riguardi Liam, Louis ha persino chiuso le loro foto in uno scatolone a fondo armadio <<Il letto è abbastanza grande nonostante la mia pancia e non credo di muovermi neanche più. Se non vuoi stare sul divano puoi stare con me>> ripete e Harry sospira. 
Non pensa di avere altre alternative ugualmente...Però almeno una notte sul divano vuole provare a dormire e quando rimuove il materasso si rende conto che seriamente non c’era più spazio nella camera. 
In ogni caso Louis va a scuola quel pomeriggio dove si sente un po’ troppo stanco, i bambini sono impegnativi e urlano spesso con l’inizio della bella stagione e la perenne voglia di uscire. Quando esce Niall lo affianca prendendo subito possesso della sua pancia <<Ohw, sta crescendo così tanto>> sorride <<Ti da peso?>> 
<<No, penso lo farà gli ultimi due mesi>> si avviano verso il solito bar e Niall inizia con il suo interrogatorio solo quando hanno ordinato e stanno facendo merenda. 
<<Quindi come va a casa?>>
<<Bene? Come sempre>>
Niall sospira <<Ehi, con me puoi scioglierti sai?>>
<<Non c’è niente da dire Nì. Liam ha preso le sue cose e se n’è andato, Harry sta da me perchè casa sua sarà pronta probabilmente quando ripartirà per Los Angeles e allora io partorirò>> sospira sfregandosi il capo <<E a parte vari nonni e zie e tu sarò un bellissimo padre single>> abbassa lo sguardo affranto e Niall lo guarda dispiaciuto. 
<<Quindi neanche Harry ci sarà alla sua nascita…>>
<<Probabilmente no. Ha un servizio, non ho idea se Amy ritarderà o meno>> ammette scrollando le spalle <<Comunque s’è per questo non so neanche cosa farà Liam, potrebbe sempre presentarsi lì>>
<<O magari in questi tre mesi potreste cercare di tornare sui vostri passi e capirvi. Lui sarà ben lo zio o sbaglio?>>
<<No considerando che avrebbe dovuto essere padre>> 
<<Mhm...E se le cose cambiassero? Hai pur sempre Harry in casa con te, non senti niente?>>
<<Cosa dovrei sentire?>> 
<<Non lo so, qualcosa di diverso. Cos’hai sentito le altre volte>>
Louis morde il cucchiaino di plastica <<Ho sentito cose diverse, rispetto a quelle per Liam. Ho sentito di essere con una persona diversa e che non mi sentissi male come avrei dovuto. Sentivo che eravamo un po’ nella nostra bolla rispetto al casino successo con Liam ma quando abbiamo deciso di prenderci una pausa ero nella bolla con Liam, non con Harry che tornando l’ha distrutta…>> cerca di spiegare <<Non lo so, loro creano queste atmosfere che ti danno equilibrio e poi le distruggono l’un l’altro>> 
Niall mugola deglutendo il suo dolce prima di parlare <<Quindi sei esaurito dalla loro lotta da pretendenti però speri di capire lo stesso cosa sarà Liam per Amy e cosa vuoi da Harry tu>> riassunse e Louis inarcò un sopracciglio confuso <<Uhm, non è quello che ho detto…>>
<<Be’, no, però in realtà sì>> 
<<Okay e quindi? Che dovrei fare?>>
<<Se vuoi essere un vero single evita di stare troppo a contatto con Harry e aspetta che sia Liam a prendere parola. Questo è l’unico modo per concentrarsi seriamente su te e Amy Lou>> 
E Louis quasi volle sbattere la faccia sul tavolo considerando che aveva invitato Harry a dormire nel suo letto e non voleva neanche più vedere la faccia di Liam. 
Ora si domandava che altro avrebbe dovuto succedere per peggiorare la situazione…

I'm Having Your Baby, It's None Of Your Business Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora