A differenza di quel che doveva essere sta andando tutto per il peggio. Liam gli scrive cose striminzite, che sta bene, che è in terapia, che è da sua madre, lo chiama di rado perché non vuole sentire Louis pregarlo di ripensarci, non è una pausa di due settimane, questa potrebbe essere una pausa di mesi! E come se non bastasse Harry non sa più come tirarlo su di morale, è come se Louis fosse in un motel e poco intenzionato a uscire, sorridere ed è già tanto se mangia per la bambina, restando giorni e giorni a guardare l’ultima ecografia e coccolare Amos.
Così all’’ennesimo in cui al suo rientro lo trova così non ne può più <<Louis,>> piomba in sala spaventandolo appena <<Voglio uscire a cena>> afferma <<Vestiti>> dice, come se fosse nudo. Louis corruga la fronte <<Ma ci vedranno>>
<<E quindi? Sanno chi sei per Liam, Liam sa che sei qua, non vedo dove sta il problema>>
Il liscio ritenta <<Ma…sono stanc->>
<<Per aver fatto cosa? Poltrito tutto il giorno? E ieri e l’altro ieri e via così? Andiamo, non accetto no>> decide prima di andarsi a cambiare con qualcosa di più normale e Louis sbuffa alzandosi a sua volta.
<<Dove vuoi andare?>> gli chiede per sapere che diavolo mettersi, Harry risulterebbe sexy anche in un ristorante costosissimo con la tuta, lui no.
<<A mangiare del sushi se ti va>>
<<Mh mh>> quindi Louis infila solo dei jeans e una felpa uscendo con lui dopo aver chiuso la giacca. Il vento freddo non gli piace perché gli taglia le guance ma per fortuna salgono quasi subito in macchina e a quel punto Louis può tornare al calduccio.
<<Non ti piacerebbe fare qualcosa di più durante il giorno?>> gli chiede Harry e Louis sospira guardando fuori <<Tipo?>>
<<Tipo andare a spasso, guardare cose per la bambina>>
<<Quando tornerò a casa lo farò immagino>>
Harry stringe le labbra accorgendosi della punta d’amarezza che quella frase gli ha lasciato. Non c’è niente da fare, Louis vuole Liam, è lì solo per riparo e consolazione, non vuole Harry. Sposta lo sguardo sulla strada zittendosi leggermente ferito da quell’ovvietà, non è che pensava che Louis sarebbe rimasto per sempre però gli piaceva l’idea che almeno trovasse carina la sua compagnia ma no! Louis sembra un vegetale che non fa altro che piangere e pensare al suo amatissimo amore tutto il giorno mentre Harry torna a casa e spera di vederlo fare qualcosa che renda quello spazio meno freddo. Prima o poi sarà costretto a prendersi un coinquilino per non sentirsi così fottutamente solo, pensa mentre accosta. Il suo pensiero viaggia anche fino a Zayn che da quando è a Londra non gli ha scritto e non capisce esattamente cosa il corvino voglia, sa però che lui ha intenzione di restare per qualche mese, così da essere più raggiungibile per lo stesso Louis che non lo vuole, e che probabilmente quando tornerà in California non gli parlerà granché.
Bah, chi può sapere cosa mai penserà Zayn Malik.
Louis invece a dire il vero non sta pensando a niente mentre camminano fin dentro. Non sta nemmeno guardando se qualcuno li fotografa o meno, non gl’interessa molto e quando si siede non sorride nemmeno come pensava avrebbe fatto se la gente l’avesse guardato sorridendo alla sua pancia. Non ha voglia di sorridere, non oggi che Liam non gli ha telefonato o scritto.
Non ha tanta fame ma sa che deve mangiare per la sua bambina e quindi prende il necessario mentre Harry esagera persino.
<<Ma tu vai in palestra?>> gli chiede poi e il riccio annuisce <<Vado a correre, faccio boxe e vado in palestra normalmente>>
<<E non ti da noia? Tieni il tuo corpo in forma per gli scatti?>>
Harry scrolla le spalle <<No, per me anche. Se tu sei così naturalmente buon per te>>
Louis sospira <<Non mi è mai piaciuto molto mangiare>> ammette <<Ma suppongo che in questi mesi mi dovrò adattare>>
<<Ti da fastidio?>> accenna il riccio abbassando lo sguardo sulla sua pancia <<I disturbi che ti da la gravidanza>>
Louis corruga la fronte accarezzandosi la pancia <<No. E’ una cosa dolce, insomma, aver bisogno di più cose per lei mi piace>>
Harry annuisce ringraziando quando arrivano le loro bevande e resta a pensare a quella domanda che si fa già da qualche giorno senza il coraggio di chiederla, e forse quella sera potrebbe…
<<Ti vedo combattuto su qualcosa Harry>> nota poi Louis <<Qualcosa che vorresti chiedermi immagino>> ragiona e il riccio arrossisce appena <<Uhm, sì. Ma non pensare che sia una fissazione o meno però…non capisco cosa farai se Liam deciderà che questa pausa dovrebbe essere una rottura>>
Louis s’irrigidisce abbassando lo sguardo <<Non sarà una rottura,>> nega <<Mi ha ripetuto più volte che vuole il bambino e me. Ha più di sei mesi per tornare stabile o quel che deve fare>> annuisce sciogliendosi appena <<Andrà tutto bene>>
Harry sposta lo sguardo sul bicchieri che sta accarezzando con le dita <<Te lo ripeti perché ti solleva dai pensieri brutti?>> mormora temendo un qualche insulto a giudicare dall’occhiata assassina che Louis gli lancia.
<<No, me lo ripeto perché so che sarà così. Anche fosse uguale a te, anche fosse tuo sarà suo Harry. Si abituerà e non capisco perché pensate tutti che non dovrebbe farcel->>
<<Sarà perché tutti i giorni si legge sui giornali di abbandoni da parte del padre che non vede il figlio come suo?>>
Louis sbuffa iniziando a mangiare <<Harry, primo Liam sa che mi ha vietato l’adozione perché non se lo sarebbe sentito suo, secondo non voglio più parlarne>>
<<Non posso chiedere?>> domanda e il maggiore nega <<No se mi fai pensare a cose tristi grazie. Se Liam non se lo sentisse suo andrei avanti a crescerla e basta. Non vedo che altro dovrei fare>>
Harry corruga la fronte afferrando seccato il sushi con le bacchette, possibile che lui non sia un opzione? Be’ porca puttana, la sua vita è vuota e Louis ci tiene a ricordarglielo!
Probabilmente dev’essere a causa del suo cruccio e della sua aria arrabbiata che Louis si agita appena <<Harry? Ti sei->>
<<Offeso? No,>> nega scrollando le spalle quando il suo tono acido dice tutt’altro <<Perché mai dovrei offendermi quando mi viene detto che la bambina farebbe avanti e indietro da te a Liam, in un futuro in cui voi non state insieme e lui nemmeno l’ha cresciuta, e io, disposto a farlo, rimarrei comunque per chissà quale cazzo di ragione lo zio?>> lo guarda fisso quasi aspettandosi una risposta <<No, perché mai dovrei offendermi sapendo che lei lo chiama papà solo perché tu la convinci che sia suo padre? No, no, non ho mica otto anni Louis, non mi offendo per queste stronzate>> abbaia e Louis si morde il labbro giocherellando con le bacchette. Nessuno dei due parla più durante la cena e Louis si sente un po’ una merda, anche quando Harry alza il volume della radio per evitare la conversazione.
Quando arrivano all’appartamento il riccio fa per chiudersi in camera camminando svelto e con passo incazzato fino alla porta, chiudendola poco dopo la coda di Amos, e Louis sbuffa osservando il telefono ancora una volta. Liam non l’ha chiamato. E lui pensa a cose sbagliate, sa che sta per fare una cazzata ma per ora pensa sia la cosa giusta da fare quindi si dirige a sua volta verso la camera del riccio bussando e socchiudendola. Harry è seduto sul letto, gli da le spalle e fissa fuori dalla portafinestra masticando parole non dette.
<<Possiamo parlare?>> domanda flebilmente Louis giocherellando con il cellulare e Harry grugnisce <<Così puoi ricordarmi ancora una volta quanto sia infantile per essere padre? O che non provi lo stesso? No grazie Louis, credo di aver afferrato>> è la prima volta che ne parla con così tanta schiettezza e Louis si rende conto di averlo ferito e sovraccaricato tanto quanto ha fatto Liam mesi fa.
<<No,>> avanza infilando le mani nelle tasche posteriori dei jeans <<Volevo scusarmi. Non volevo farti sentire rifiutato, mi dispiace per questi giorni. Devo essere stato un po’…asfissiante a parlare sempre di Liam>> si ferma solo quando è davanti a lui e Harry scansa lo sguardo non aprendo bocca <<Però non so come andrà a finire Harry. Ed è inutile che te la prendi per le mie scelte perché io penso ancora che tra un mese tutto sarà finito e non so cosa succederà in realtà, quindi non posso accertarti che Liam farà lo stronzo e mi mollerà lì su due piedi perché potrebbe farlo anche alla sua nascita o due mesi dopo o quando vedrà che patrimonio genetico o meno non gli somiglia>> scrolla le spalle cercando invano il suo sguardo <<Però lui vuole migliorare per me e per lei e se ci sta provando bene così. Se non ci riuscirà e…e finirà male, non vorrà sentirmi o vedermi e io dovrò ancora finire la gravidanza o comunque lei sarà appena nata io->> si blocca prendendo aria prima di dirlo <<Io ti chiederò se vorresti farlo ancora. Non voglio che cresca senza due figure di riferimento, non voglio che tu sia un rimpiazzo né che lo pensi e so che suona così però mi stai più vicino tu di Liam per ora e se davvero si rivelerà l’antagonista della storia allora te lo chiederò Harry. Ma non posso farlo prima, capisci? Considerando poi anche che siete fratelli e sarebbe tutto un casino>>
Il riccio sbuffa sfregandosi il viso <<Certo. E dirmi questo mi farà stare meglio considerando che Liam non ti pianterà mai, giusto?>>
Louis si morde il labbro, crede anche lui che non succederà ma non sa che altro dire… <<Non so cosa dirti Harry. Se preferisci pensa che sia colpa mia>>
Harry sorride ironico <<Così sì che è più facile>>
<<Perché te la prendi con Liam se non è lui il colpevole? E’ a me che non piaci, sono io che non ti considero davvero suo padre e sono sempre io che voglio tornare con Liam>> inizia a scaldarsi <<Non dare la colpa a lui perché ti fa comodo, dalla a me>>
Harry si nasconde fra le mani <<Smettila di ripeterlo>>
<<Ma è la verità! Non è colpa di Liam se proprio vuoi qualcuno con cui prendertela fallo con chi davvero ti sta impedendo le cose!>> sbotta uscendo dalla porta ora irritato. Ha cercato di consolarlo, di rassicurarlo in qualche modo ma niente, Harry è comunque arrabbiato con Liam per chissà quale motivo e non sa cosa dovrebbe dirgli perché in realtà la colpa è sua cavolo!
Si sfila le scarpe posando la giacca sulla sedia alla scrivania, non solo non ha lavoro da fare ma oltre che a star perdendo Liam pure Harry ora lo odierà! E da quando ha iniziato così tanto a pesare quel che Harry, il fratello che nessuno vede mai e di cui Louis non sa niente, pensa? Be’, forse da quando ha aperto le gambe “per Liam” a Harry.
Louis sente le lacrime sporcargli le guance e mugola di frustrazione. Non vuole piangere ma gli ormoni lo odiano a quanto pare! Cammina per la stanza nervosamente, ben presto finirà ad odiare quella cavolo di gravidanza e questo lo fa piangere di più perché ama la sua bambina!
<<Louis,>> la porta si apre quando Harry, con aria pentita, decide di chiedergli scusa <<Mi dispiace. Sono stato un idiota, prometto che non farò più parola di->>
<<Di cosa?!>> sbotta rivelandosi in singhiozzi <<Di quanto questa gravidanza sia un cazzo di errore?! O che non avrei dovuto venire qua a Novembre?>> piange cercando invano di asciugarle <<Perché è inutile girarci intorno Harry è stata colpa del sesso e lo sappiamo entrambi! Se l’inseminazione avesse funzionato io non ti piacerei! E se avesse funzionato non mi sentirei così a disagio nel fare sesso con Liam che con le sue fissazioni sul non farmi male non riesce nemmeno a farmelo alzare! Non prendiamoci per il culo Harry, tu avresti dovuto dirmi di no e io mi sarei tirato le palle! Liam non sarebbe uscito di testa e ora saremo un po’ più tristi ma tanto tu sei già il fratello stronzo quindi che cazzo cambia?!>>
Harry resta immobile, non è sicuro di aver capito tutto, non è sicuro che ora Louis non senta niente per lui, non è sicuro che voglia passare il resto della sua vita con Liam dopo quello che ha detto- perché hey, il sesso è importante- e quando avanza verso di lui non è sicuro di come reagirà.
<<Sì, è stata colpa del sesso>> ammette annuendo <<Ma cosa vuoi che ti dica? Che per colpa tua che l’hai proposto mi sento solo come un cane? Che è colpa tua se mi piaci? O se voglio tanti bambini improvvisamente? Non so cosa cazzo ti aspetti da me Louis perché a volte ci stai e altre no, sembra che cerchi di nasconderti la realtà perché “è meglio così” ma non funzionerà perché quando ti troverai incastrato con Liam non potrò farci niente->>
<<Ah perché ora puoi?>> lo schernisce sfregandosi il viso.
<<E non è stata solo colpa tua perché io ho detto di sì->>
<<Ma io ho proposto di togliere le bende! Avrebbe dovuto essere una semplicissima inseminazione e ora tu rodi dentro e io mi sento fuori posto ovunque!>> piange annaspando a ogni respiro e cerca di spostarsi quando Harry prova a prenderlo <<No, lasciami stare peggiorerai le cose>> piagnucola ma alla fine non riesce a evitare di piangergli addosso e farsi stringere.
<<Perché dovrei peggiorarle?>> sorride con sguardo afflitto asciugandogli le lacrime <<Tanto mi piaci già>>
Louis si agita negando con la testa <<Smettila di dirlo>>
<<E perché? Tu non provi lo stesso>>
<<Non so cosa provo!>> lamenta <<Non so cosa provo, sento che Liam manderà tutto a quel paese, che è tutto uno scherzo di brutto gusto e che preferirei restare qua con qualcuno che questa bambina la vuole piuttosto che tornare a casa e sentirmi chiedere se sono stato con te a letto, se ho sporcato il feto del tuo sperma o qualsiasi altra cosa senza senso Liam mi chiederà!>>
Harry sorride aprendosi nelle sue meravigliose fossette, scostandogli i capelli dal viso <<Se ti può consolare Rose è già sporca del mio sperma>>
Louis sorride tristemente annuendo, non discutendo nemmeno sul nome, preferendo posare la fronte contro la sua spalla e restare in quell’abbraccio che gli da un minimo di speranza. Solo quando ormai le sue lacrime sono secche le mani di Harry iniziano ad accarezzargli la schiena riempiendolo di brividi e in qualche modo. Per qualche strano motivo, mentre resta a fissare la stoffa grigia della sua felpa, gli viene difficile respirare senza sforzarsi di tenere il battito normale e le carezze sui suoi fianchi che poi finiscono sulla sua pancia non aiutano.
<<Non penso le facciano bene tutti i tuoi sbalzi Louis>> ridacchia Harry e Louis sospira tremulo annuendo <<Già. Dovreste smetterla di assillarmi>> la butta sul ridere ma nessuno dei due lo fa e quando alza lo sguardo nel suo Harry lo sta già guardando, colpa anche dell’estrema vicinanza.
Poi di colpo Harry posa una mano sulla sua guancia e in una lenta carezza scende fino al collo, dove posa il palmo. Louis non capisce perché stia sorridendo se non quando parla <<Perché il tuo cuore batte forte adesso? Sei agitato?>>
Louis farfuglia <<Sei a una spanna dalla mia faccia>>
<<Una spanna delle tue?>> ridacchia e il liscio sorride <<Vaffanculo Harry>> brontola e il riccio alza le sopracciglia stupito <<Oh non devi dire queste cose, potrebbe sentirti>>
Louis sbuffa una risata <<No che non mi sente, non è mica periodo>>
<<Potrebbe sentire qualcos’altro però se il tuo cuore continua a battere così veloce solo perché ti sto a una spanna dal viso>> riprende e Louis deglutisce, i palmi iniziano a sudare e la lingua si secca improvvisamente per come lo sta guardando.
<<Allora spostati>> mormora e come un controsenso i suoi occhi cadono sulla sua bocca dove ora il sorriso è più fievole.
Harry respira, se Louis appoggiasse le dita sulla vena del suo di collo non sentirebbe un cuore che va veloce, sentirebbe un cuore che sta scoppiando. Ha lo stomaco sottosopra e vuole baciarlo così tanto specie quando Louis sembra volerlo, da come gli guarda la bocca. E lui ricambia, abbassando lo sguardo a sua volta, fermando la mano sulla sua pancia, chiedendosi cosa farebbe se lo baciasse. La mano premuta contro il suo collo ritorna alla solita carezza sulla guancia fino ad appropriarsi del suo mento con le dita, avvicinandolo di colpo. Louis quasi inciampa e il suo respiro si spezza nel momento in cui Harry gli soffia sulla bocca con il proprio di fiato.
<<Ora sei troppo vicino>> sibila e il riccio sorride storto <<Per baciarti non penso di dover essere lontano Louis>>
Louis sobbalza e sbatte gli occhi più volte, sfuggendo alla presa delle sue dita improvvisamente, allontanandosi <<Non credo che sia una buona idea>> nega sfregando le mani sudate contro i pantaloni. Si è rincoglionito per caso?! Cosa stava per fare?!
Harry lascia cadere le mani lungo i fianchi riprendendo aria, si schiarisce la gola e nega <<No, certo che no. Scusami io- vado a letto>>
<<Sì>> Louis lo guarda uscire dalla sua stanza e sospira appoggiandosi alla vetrata fredda.
Cosa stavano per fare?
Cosa gli è preso?
Però, il modo in cui si è sentito…così nervoso, pieno di farfalle nello stomaco e voglioso.
Era stato lui ad abbassare gli occhi sulla sua bocca, poi però Harry ha parlato uscendo allo scoperto…
Ma accidenti il modo in cui l’ha fatto sentire!
Louis si sfrega le mani fra loro scrocchiandosi le dita nervosamente. E se…se andasse a cercarlo adesso? Se volesse andare al sodo? Se desiderasse quel bacio?
Cosa dovrebbe fare, cosa dovrebbe fare…
Ma Harry è o no il padre della bambina? Non che questo implichi possedimenti o regole a suo beneficio però cavolo Louis ha o no pensato a lui per tutta la durata del sesso con Liam solo la settimana prima?
È inutile negarlo, lo vuole ma Liam… cosa sente per Harry? E’ attratto da lui, certo, ma porca miseria è fidanzato e il padre sarà Liam! Si sfrega i capelli tirandoli indietro inutilmente e nell’istante in cui i suoi piedi si muovono diretti alla porta, pronto a uscire dalla stanza e cercarlo perché lo vuole, questa si apre e Harry entra a passo veloce e deciso <<Louis->> prova a dire qualcosa che lo giustifichi per quel che vuole fare ma il maggiore è più svelto e tirandolo giù dal collo pressa la bocca contro la sua, baciandolo.
Una scarica di brividi passa su entrambi e Harry non si stacca per chiedergli se è sicuro, che sta facendo o meno, semplicemente risponde al bacio accarezzandogli il corpo con ardore perché per una volta è giusto cancellare Liam per un po’.
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I'm Having Your Baby, It's None Of Your Business
Fiksi PenggemarLiam e Louis sono una coppia solida da ben cinque anni. Si sono frequentati per tutto il periodo universitario fino a decidere di trasferirsi insieme a Manchester dove ora il primo lavora come banchiere e il secondo è un insegnante delle elementari...