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Capita ormai spesso che Louis si fermi nel bel mezzo di una frase, anche a scuola mentre spiega ai bambini, perchè Amy si muove. E Harry ama guardarlo quando succede perchè poi riprende il discorso e di fare ciò che sta facendo con un sorrisetto tutto suo e allora capisce che Rose si è mossa.
Come quel giorno; Louis sta parlando tranquillo mentre rifà il letto dicendogli cos’avrebbe voluto fare quell’estate con Amy, se potessero andare al mare o meno ma poi di colpo si zittisce sentendola girarsi. Harry, seduto sulla poltrona, picchietta il dito sulla bocca dove si sta già formando un sorriso uguale a quello di Louis che si rialza per accarezzarsi la pancia <<E’ come se sentisse quando si parla di lei, si muove di più>> gli spiega.
Non hanno chiarito niente sulla loro situazione, sui loro baci fugaci o sugli abbracci e le carezze di troppo, semplicemente Louis non ha voglia di farsi problemi e Harry quasi quasi preferisce restare sospeso che chiudere ancora.
L’ottavo mese non è male, Amy gli da un po’ fastidio quando scalcia però il più delle volte ne è felice. Pensa che il peggio arriverà l’ultimo mese quindi per ora sta bene così...Si chiede qualche volta che fine abbia fatto Liam, cosa ne sarà di loro, dove vogliono spingersi lui e Harry o anche solo Liam, cosa vuole essere per Amy Rose.
Sa che dovrebbe telefonargli ma non vuole e il pensiero che la casa di Harry sia quasi completa è un po’ spaventoso. Non vuole tornare a vivere da solo, non vuole che Amy sia l’unica persona con cui può parlare e ama la compagnia di Amos in realtà…
A volte si chiede chi abbia rovinato tutto, se lui o Liam perchè alla fine Harry cosa ne può? Non si spiega veramente com’è possibile che prima amasse così tanto Liam e ora invece il mondo gli sembri colorato solo se c’è Harry.
Lo stesso Harry che in quel momento torna dall’osservazione degli ultimi lavori di casa con Amos appresso.
<<Ehi>> lo saluta con un sorriso e un cenno e Louis mugola solo mordicchiando la penna, intento a correggere gli ultimi compiti prima degli scrutini. I suoi studenti hanno tutti voti decenti quindi meglio per lui però a forza di stare sulla sedia gli sta venendo mal di schiena e fa una smorfia stiracchiandosi un po’.
Harry lo nota alla velocità della luce e gli fa a fianco evitando che l’Akita gli salti addosso, <<Dovresti metterti un cuscino quand’è così>> gli ricorda mettendogliene uno dal divano dietro la schiena e Louis annuisce concentrato.
<<Cosa vuoi per pranzo?>> gli domanda e Louis finalmente lo guarda, <<E’ uguale>> dice solo.
Il riccio lo vede un po’ strano <<Stai bene?>> gli chiede e Louis sospira lasciando andare la penna <<Non lo so. Sono sempre pensieroso su come sarà tutto questo e poi c'è la scuola e non capisco perchè in questi giorni scalci così tanto>> sbuffa passando la mano per il pancione <<Comunque non ho tantissima fame...strano anche questo!>>
Harry sorride della sua tenerissima confusione e torna in cucina per guardare cosa c’è in frigo. Potrebbe fare un primo e basta...o forse dell’insalata con del pollo? A Louis servono ben delle energie no?
In realtà non si è accorto che Louis sembra un po’ pallido e nauseato ma neanche il liscio lo sa completamente e solo mentre si sforza di mangiare qualcosa sente un brutto calcio colpire la sua pancia.
<<Ah!>> sobbalza guardandosi il ventre <<Ho capito che è ora di scalciare ma non dovrebbe essere così violenta nei miei confronti! Come fa ad avere tutta questa forza?>> mugola e Harry ridacchia osservando il suo pancione così carino.
<<Senti…>> inizia poi <<Quando la prossima settimana tornerò a casa in California ci sentiremo vero?>> guarda nel piatto masticando speranzoso e Louis corruga la fronte <<Sì? Come sempre?>>
<<Non è stato sempre sempre...ci evitavamo anche a volte e vorrei evitare proprio quello Louis>> torna con gli occhi puntati nei suoi e Louis sospira <<Che intendi?>> sa già che la conversazione non avrà nessun buon fine…
<<Intendo dire che so che ne abbiamo parlato allo sfinimento, so che non ne hai idea neanche tu ma l’avrei accettato se le cose non fossero cambiate di nuovo. Perciò vorrei solo capire, come penso anche tu, cosa vorrai fare quando Rosie nascerà>> spiega con calma per evitare d’irritarlo e Louis resta con la forchetta a mezz’aria.
Perchè glielo chiedono tutti?
O meglio non glielo chiede nessuno però dato che se lo domanda anche lui gli sembra sempre che siano tutti con il tarlo su questa cosa.
Che c’è di male a non averne idea?
Non vuole che Amy non abbia un papà però si chiede anche cosa cambi a Harry o Liam. Si sopporterebbero per il bene della bambina? Harry ce la farebbe a vedere che Liam sarebbe il padre? Liam riuscirebbe a fare lo zio?
Liam non è pronto per essere padre, Harry vuole esserlo ma abita da un altra parte.
Louis sta impazzendo perchè non può seguire solo il cuore e la sua testa gli dice “crescitela da solo che fai prima”.
<<Lou?>> lo richiama Harry e Louis lo guarda aprendo bocca senza che niente esca.
Perchè Harry vuole delle risposte proprio ora?
<<Io...io non lo so?>> ammette <<Non ne ho idea. Credo che dovremmo capirlo quando sarà nata, magari la situazione s’invertirà e tu scoprirai che fare il padre ora non è il tuo e Liam invece rinsavirà->>
Harry sgrana gli occhi <<Rinsavirà? Mi stai dicendo che stai aspettando Liam?>> Louis alza gli occhi <<Certo che no, i miei sentimenti per Liam sono praticamente mezzi spenti però->>
<<Però cosa? Ho capito che sei indeciso tra due persone però perchè non sai chi preferisci?>>
Louis sorride sfregandosi i capelli <<Harry qua non si parla di mal di testa, si parla di giustizia anche. Non voglio distruggere la tua famiglia, non voglio che tra te e Liam peggiori, non voglio obbligarti a stanziarti in un posto che non ritieni casa tua, non voglio che Liam sparisca dalla vita di Amy Rose perchè so che non lo voglio anche se dovrei>> scrolla le spalle <<Come posso decidere? Tu partirai e andrai via di nuovo e io non so cosa dirti. Non so cosa dire a Liam e->>
<<E quindi come va, va?>> Harry lo guarda sciupato.
Sul serio?
Louis non ha intenzione di lottare per loro? Pensa almeno che ci sia un loro?
Okay, non sa cosa prova ma si è ben fatto un idea di chi vuole al suo fianco!
<<Immagino di sì…>>
<<E quindi quando Rose sarà nata cosa saremo? Io e Liam>>
<<Senti, trovo molto ragionevole se foste zii entrambi e tanti saluti. Tu no?>> si sfrega le mani e Harry ride esasperato <<Veramente non ti capisco. Perchè hai sempre paura che qualcosa vada storto? Metti sempre gli altri davanti a te e poi pensi anche a come farli andare via>>
<<Quando mai l’ho fatto?>> sgrana gli occhi Louis e Harry sbuffa <<Ora! Lo stai facendo ora! So io cosa mi è permesso di fare a lavoro e qual’è il posto dove mi piace vivere Louis, non tu! Però stai cercando di mettere queste cose davanti a te come la scusa perfetta per non andare oltre. Se non sai cosa provi, se hai paura di non sapere come sarebbe, se pensi che ora con una bambina non si parla più di frequentarsi ma di prendere le cose sul serio dimmelo in faccia e basta! Non girarci intorno sempre!>> esclama seccato alzandosi per uscire fuori a prendere aria e Louis deglutisce fissando il tavolo, sconfortato dalla piega della situazione.
Cosa cavolo…?
E’ terribilmente irritante che Harry sappia leggerlo con così tanta facilità e sinceramente si è rotto di sentirsi analizzare dagli altri. Quasi ci manca che vada lui da uno psicologo!
Sbuffa sbattendo il tovagliolo sul tavolo e sparecchiando nervoso, i calci di Amy non lo aiutano a calmarsi e quasi rompe i piatti mentre li lava dal fastidio che sente. Non sa se Harry si aspetta di sentire le sue scuse, che vada a parlargli o cosa ma sinceramente Louis non ne ha voglia.
E’ la sua vita, decide lui se metterla a rischio o meno, considerando che ora c’è anche un bambino di mezzo!
Perciò quel pomeriggio finisce i compiti dei suoi studenti e poi si prepara per uscire con Anne come deciso. Lei ci tiene molto a farlo un po’ passeggiare così che non abbia intorno sempre uno dei suoi figli e anche perchè prenda un po’ di aria e sole.
<<Allora? I bambini a scuola ti danno mai pace?>> gli chiede Anne mentre camminano al parco e Louis sorride <<Sì, sono bravi>> prima che possa zittirsi domanda senza rifletterci di Liam e Anne gli lancia un’occhiata divertita dalla faccia che fa poi dopo quando si rende conto di ciò che ha chiesto.
<<Non lo so. Non lo sento spesso, le sue terapie vanno avanti così come il suo lavoro immagino. E tu e Harry?>>
Louis arrossisce un po’ a come li mette insieme e scrolla le spalle <<La prossima settimana parte>> dice solo e Anne sorride <<Lo so, ma come va? La vostra convicenza fila liscia?>>
Louis si ferma, a che gioco sta giocando Anne? Quale convivenza?
<<No>> nega <<Non va bene. Abbiamo discusso tre ore fa tipo e credo che mi stia ignorando>> rivela riprendendo il percorso e Anne ridacchia <<Tipico di Harry>>
<<Tipico dei bambini>> brontola il ragazzo.
Lei annuisce <<Sì, Harry potrebbe far parte della categoria “adulti non proprio adulti” però ha un gran cuore>>
Louis sospira evitando di rispondere perchè sa che è vero ma sinceramente è anche un po’ ficcanaso. Okay, hanno fatto sesso consenziente entrambi però cavolo, se Harry non si fossa innamorato come una pera cotta…
<<Anne, posso parlarti sinceramente?>> le chiede quindi e la donna annuisce <<Certo>>
<<Tu cosa vorresti che facessi? So che nessuno si sente a suo agio in questa situazione, so che è colpa mia per averla gestita male e aver fatto quelle cose con Harry, è colpa di Harry perchè ha detto di sì e perchè ora spera che forse domani ci sposeremo o quel che è, ed è colpa anche di Liam sicuramente però non so cosa fare e Harry spera che io voglia una famiglia felice con lui. Ma io non so cosa fare>> la guarda disperatamente <<Non so cosa provo, non so cosa fare ora che c’è anche Amy Rose di mezzo ed è tutto un casino che pensavo non avrei mai affrontato>> rivela e Anne annuisce.
<<Be’, non so cosa dirti in realtà. So che Harry non è il tipo che si stanca subito delle cose se per caso pensi che sia affrettato e che potrebbe finire male. Finchè c’è qualcosa Harry ci sta e ci prova finchè non va a buon fine, è cocciuto. Con Liam non è facile e non vorrei dirlo Louis ma penso che non veda questa bambina come sua...Penso che sia pronto a fare lo zio sai?>>
<<E allora Harry? Perchè non può fare lo zio anche lui? Perchè deve sempre portarmi all’esaurimento per decidere cosa fare?>> si lamenta lui stesso come un bambino.
Anne sorride accarezzandogli la spalla <<Non badare a me Louis, che ci siano loro o meno le farò da nonna e così mio marito. Harry e Liam non sono propriamento la cosa su cui devi concentrarti di più secondo me. Ti direi di pensare a te e ad Amy ma so già che lo fai, perchè non provi a lasciare invece le cose così? Non dategli un nome per forza. State insieme finchè potete e basta>>
<<Ma lui vuole delle etichette…>>
<<E tu mandalo a cagare okay?>> dice esplicita e un po’ stanca di vederlo afflitto per i suoi due figli rimbambiti.
Louis ridacchia annuendo e poi la guarda speranzoso <<Senti, non è che potresti invitarlo da te stasera a cena? E’ che vorrei stare un po’ da solo>>
Anne annuisce <<Certo. Te lo meriti un po’ di riposo>>
<<Grazie>>
E così quando Louis rientra con Anne anche lei entra in casa sua e sorride al figlio <<Ciao>> gli si siede vicino lasciando qualche carezza ad Amos che scodinzola verso Louis, il quale è abbastanza provato dalla camminata visto che ha bisogno di una doccia e non capisce perchè sta sudando così tanto. Soprattutto ha un male insolito alla pancia…
<<Ti va di cenare da noi?>> gli chiede Anne e Harry corruga la fronte distogliendo l’attenzione dalla tv <<Perchè?>>
<<Perchè forse dovresti prendere in considerazione che questa non è casa tua? Harry, non voglio che assilli Louis, l’ho visto abbattuto e stanco, cose che non si devono vedere durante una gravidanza quindi ti pregherei di lasciarlo tranquillo qualsiasi cosa sia successa>> va al sodo e Harry rimane a bocca aperta <<Ma...viene anche Louis a cena?>>
<<No, lascialo in pace. Posso invitare Liam però>> gli sorride e Harry non sa cosa dire sinceramente <<Non hai voce in capitolo in realtà perchè a cena voglio parlare ad entrambi perciò verrai tu come anche lui, ora lo chiamo. Tu preparati>> lo punta prima di telefonare al figlio maggiore.
Il riccio sbuffa facendo come detto e quando Louis arriva in camera vestito leggero e con ancora i capelli umidi lo vede guardare corrucciato il pavimento mentre si tiene la pancia.
<<Lou? Tutto bene?>>
<<Ah? Mh...esci?>>
<<Sì, vado da mamma a cena>> Harry gli si avvicina scostandogli i capelli gocciolanti dagli occhi <<Starai bene?>>
Louis sorride debolmente <<Sì, sì. Tu vai>>
<<Okay. Per quanto riguarda prima, lasciamo perdere. Non voglio sforzarti in niente adesso quindi dimentica ciò che ho chiesto okay?>> lo rassicura poi Harry abbassandosi a baciargli la fronte e il liscio annuisce ancora lasciandolo poi andare.
Anne lo saluta assicurandosi abbia da mangiare e quando escono Louis si lascia cadere sul letto gemendo di dolore. Si è trattenuto tutto il tempo della passeggiata e tutto il pomeriggio con Harry ma la sua pancia ha davvero qualcosa che non va e quella sera non gli da pace. Amy continua a scalciare e Louis è sull’orlo delle lacrime, è a metà dell’ottavo mese e già sta così?!
<<Amy mi stai distruggendo>> mugola cercando una posizione migliore sul divano e neanche il cibo gli piace in realtà. Solo quando la sente premere sulla vescica si alza convinto di dover fare la pipì ma non appena si tira in piedi sente qualcosa rompersi e un liquido caldo scivolargli lungo le cosce bagnandogli le gambe.
Sgrana gli occhi e abbassa subito il capo fissando il pavimento che si bagna e il puro silenzio nella casa. Amy ha smesso di scalciare e Louis è come in trance mentre la sua mano si allunga al telefono di casa lentamente, prima ancora che lui possa riflettere su ciò che sta facendo.
Sa solo che dopo qualche minuto di esitazione l’ennesimo calcio arriva ed è molto più doloroso, tanto da fargli premere la cornetta verda d’emergenza con registrato il nome di sua madre.
<<Ciao amor->>
<<Mamma>> ansima sentendo la voce tremare e una brutta sensazione salire nel suo petto <<Mi si sono rotte le acque>>

I'm Having Your Baby, It's None Of Your Business Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora