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Louis trema e singhiozza imperterrito fra le sue braccia da mezz’ora ormai. Harry cerca di consolarlo, di accarezzarlo e tranquillizzarlo ma non funziona e perfino Amos non riesce a sollevargli il morale.
<<Louis,>> riprova dopo qualche minuto <<Perché non…non mi dici cos’è successo? Immagino centri Liam>> e al solo nome Louis gli stringe la maglietta tra le dita annaspando <<Okay, senti perché non ti faccio una bella tazza di tea? Con il miele così parlerai meglio, io vado un secondo e tu resti qui con Amos>>
Louis sa di star forse esagerando o di essere davvero vergognoso ma semplicemente vorrebbe sparire nel suo petto e non tornare mai più a galla, vorrebbe che Harry lo risucchiasse nella sua positività e gentilezza ma non succederà.
<<Mi dispiace essere piombato qui>> singhiozza tremolante <<Mi dispiace>> scuote il capo nascondendosi fra le proprie mani e Harry è sicuro di non star capendo proprio nulla. Gli scosta i polsi e gli accarezza il viso cercando di farlo smettere di piangere <<Louis, va tutto bene, mi fa piacere che tu sia qui, forse non in buone circostanze ma speravo venissi a trovarmi. Mi manca una foto dell’ecografia se non sbaglio>> gli sorride e Louis si calma annaspando e annuendo. Che stupido, e lui che non gliel’ha mandata perché pensava non gl’importasse… <<E poi non fa bene al bambino piangere, no?>>
Louis sospira tirando su col naso che risoffia <<Mi dispiace->>
<<Smettila di dirlo, va tutto bene. Ora ti lascio qui con Amos e vado a fare del tea okay?>>
<<Mhm>> mugola lasciandolo andare e si gira quasi subito verso il povero Akita Inu che lo osserva con la lingua penzoloni. Il suo pelo sembra davvero morbido, pensa prima di passarci la mano e affermare che sia così, anche per questo gli abbraccia il collo coccolando più sé stesso che il cane.
Quando Harry torna sorride a vederlo così spianato su Amos che non si lamenta affatto anzi, si gira poi a pancia in su per richiedere più coccole ancora.
Louis sorride appena giocherellando con le sue zampe abbandonate in aria <<Sei un cucciolone troppo cresciuto>> sussurra e Harry ridacchia posandogli la tazza sul tavolino, ritornandogli a fianco <<Oh, sì che lo è>>
Louis sospira riposando lo sguardo sulle proprie mani prima di portare questa alla sua pancia ormai evidente e bella dura. La accarezza pensieroso <<Tu pensi che Liam sarà un buon padre?>> domanda poi e Harry trattiene il fiato.
Sta accadendo davvero? Louis è lì per chiedergli di…?
Cerca di non farsi troppe seghe mentali e torna a respirare <<Sì, penso che potrebbe esserlo, forse sarà meglio quando sarà nato>>
<<O forse peggio. Forse il bambino sarà come te>> osserva voltandosi a guardarlo <<Forse avrà i tuoi ricci, i tuoi occhi, la tua bocca e il tuo viso definito. Forse sarà praticamente una copia della tua faccia e Liam non riuscirà nemmeno a guardarlo>>
Harry si morde il labbro sospirando <<Lou->>
<<Sono stato da mia madre nel weekend,>> inizia scostando lo sguardo <<Liam ha ripreso ad essere schiacciante quindi sono stato a Doncaster e gli ho detto che andavo a trovare mamma solo per farle vedere la pancia e tutto. In realtà le ho detto la verità. Riguardo il bambino, riguardo l’inseminazione>> scrolla le spalle <<Le ho chiesto se poteva in qualche modo farmi capire che possibilità ci fossero che Liam sarebbe migliorato dopo la gravidanza, ma ovviamente non lo sa. il consiglio di mia mamma è scegliere con il cuore e la testa insieme e di non chiudere gli occhi se qualcosa non mi va. Ed è giusto ma pensavo che sarebbe andato tutto bene. Quindi uscito da scuola oggi sono andato a fare la visita, a vedere che sesso è, a sentire il suo piccolo cuore. Liam non mi ha accompagnato perché non è riuscito a uscire da lavoro e io mi sono fatto imbustare la sorpresa perché volevo sapere insieme cosa fosse>> la sua voce inizia ad affievolirsi e i suoi occhi si fanno lucidi mentre accenna alla busta sul tavolino <<Ho preso l’ecografia e sono tornato a casa, non ti ho mandato quella di prima perché pensavo non t’importasse. Dopo quello che hai detto non volevo ferirti o chissà cosa,>> sorride tristemente asciugandosi una lacrima <<Poi sono arrivato a casa,  ed era furioso. Continuava a dire che era colpa mia, che lo stavo opprimendo, che non mi dovevo permettere di parlarti o di scriverti finchè non aveste fatto pace e ha cancellato i tuoi messaggi riguardo l’essere tornato. Mi ha fatto paura e ho cercato di farlo ragionare ma ogni cosa dicessi era sulla difensiva e rigirava tutto, mi ha cacciato dicendomi che non voleva fare male a me e al bambino,>> singhiozza <<Lui pensa di poterci fare male! Come posso tornare?!>>
Harry, davvero confuso, lo stringe a sé accarezzandogli la schiena, <<Liam non è violento. Lui era quello che mi tirava fuori dalle risse Louis, sicuramente non è violento. Credo che però abbia delle insicurezze dentro di sé, penso le abbia coltivate con la notizia della sterilità e che con l’andare delle cose siano peggiorate. Non è assolutamente colpa tua>>
<<Ha detto che io non posso aiutarlo ma sono il suo ragazzo!>> si scosta negando e Harry corruga la fronte <<Liam non ti ha mai parlato del dottor Robins?>> mormora e Louis nega <<Chi è?>>
<<Aspetta, non ti ha mai raccontato nemmeno del perché ha cambiato cognome e tutto?>>
<<No>>
Harry sospira sfregando i ricci <<Ah>>
<<Perché? Perché va da un dottore?>>
<<E’ uno psicologo a dire il vero. Liam ha qualche…disturbo di rabbia. Però non quella violenta, sia chiaro, semplicemente con il divorzio dei nostri genitori e la scoperta che qualche volta papà avesse picchiato mamma non riusciva proprio a reggerlo. Non eravamo maggiorenni, non potevamo cambiare cognome e ci toccava passarci i weekend per obbligo, così io semplicemente cercavo d’ignorarlo e Liam non ci riusciva proprio. E’ diventato sempre più nervoso, sempre più irrequieto, lo irritava ogni cosa, era sempre arrabbiato e ossessivo anche verso mamma che alla fine ha deciso di portarlo a vedere. La tiene sotto controllo sì, non è pericoloso, ti ha chiesto di andartene perché non voleva lo vedessi così, però con la questione della gravidanza e di me immagino stia scoppiando, non so quando ha smesso di andare da Robins o se abbia mai smesso>> scrolla le spalle <<Per questo ti dicevo sempre di pensare due volte alla persona con cui volessi stare. Per il bambino e…l’ambiente. Non è pericoloso ma ti schiaccia, non pensare di essere in obbligo verso di lui in qualche modo okay? Non pensare di non capirlo o di aver sbagliato ad andartene, se non te l’ha detto è perché con la sterilità non voleva peggiorare le cose>> gli prende le mani fra le sue e Louis è letteralmente scioccato.
In un decimo di secondo nemmeno ricomincia a piangere <<Sono una persona orribile!>> singhiozza e Harry sospira negando <<No, no>> gli si avvicina per lasciarselo piangere addosso e Amos sbuffa appena scendendo dal divano, annoiato dall’assenza di grattini <<Non sei orribile, Liam ha fatto la sua scelta, non gli è mai piaciuto parlarne Lou ma è un bene che abbia riconosciuto di avere bisogno di parlarne okay?>>
<<M-ma dovrei tornare a->>
<<No>> sbotta Harry <<No, resti qui per un po’. Sarà Liam a richiamarti, è la sua salute Louis, questa volta devi lasciarlo stare. Deve pensare  e sbollire, pensare a cosa sia meglio fare per entrambi, non esiste che tu entri in casa e ti tratta di merda dal nulla>> nega <<Robins lo aiuterà>>
<<Ma->>
<<Bevi il tuo tea e parlami del bambino>> lo interrompe bruscamente porgendogli la tazza e Louis sospira asciugandosi le lacrime, restando appoggiato contro al suo petto, le gambe rannicchiate e un braccio di Harry ad avvolgergli la vita.
<<Non c’è molto da dire, non può ancora sentire e non può ancora muoversi. Se lo fa io non lo sento. Adesso ha una testolina, guarda>> si allunga al tavolino per prendere la busta grande gialla lasciando quella bianca infondo. Tira fuori la radiografia porgendogliela e Harry sorride accarezzandogli distrattamente un fianco.
<<E’ così piccolo…>> mormora prima di rimetterla dov’era <<Posso?>> domanda allungando le mani e Louis annuisce tornando a bere. Ormai si sta abituando alle decine di mani sulla sua pancia, quindi quando Harry, mezzo dietro di lui, fa scivolare le sue enormi mani sulla pelle tirata non fa nemmeno una piega.
<<Ohw, è dura>>
<<Per forza>> sorride <<In realtà è come non averla, non l’avrei mai detto>> mormora scrollando le spalle.
Harry sorride disegnando ghirigori immaginari e poi all’improvviso nel silenzio si ricorda delle parole di Louis, cosa che lo fa parlare <<Hai letto i giornali quindi…>>
Louis annuisce <<Mh mh. E’ carino,>> mormora <<L’artista di cui pa->>
<<Non stiamo insieme. Non siamo un bel niente anzi, mi ha preso in giro sin da subito la prima volta che ci siamo visti. Mi ha riconosciuto, mi ha chiesto se avevo voglia di farmi un tatuaggio nel suo negozio, ci siamo andati mentre chiamava Amos “pecora” e poi quella sera mi ha fatto persino pagare la cena che si è auto offerto. Ha detto che doveva andare alla mostra di un suo amico e quando siamo arrivati ho scoperto che lui fosse il pittore, che non aveva mai fatto il tatuatore in vita sua e una serie di cose inutili per inquadrarlo>> gli racconta e Louis lo ascolta sorseggiando la tisana rilassante.
<<E com’è questo tatuaggio?>>
Harry sorride <<Non lo vuoi vedere davvero>>
<<E’ così brutto?>>
<<No anzi, ma non ti piacerebbe. E non voglio che tu te ne vada>>
Louis corruga la fronte <<Cos’è il mio nome?>>
<<No, no, però è qualcosa di intimo diciamo>>
<<Collegato a me>>
<<Mh mh>>
Louis ci pensa senza trovare grandi risposte così lascia perdere <<Quindi immagino che non stare insieme non voglia dire scambiarsi qualche favore. Da quel che ho letto non è tuo amico se lo fa…>> mormora e Harry scosta lo sguardo arrossendo appena <<Uhm, be’, sì. Avevo paura che lo dicesse a tutti i giornali anche perché…non eravamo propriamente a casa riparati dalla vista altrui>>
Louis ridacchia <<Tu sai come attirare gli scandali>>
<<Comunque,>> riprende sospirando <<Non riesco ancora a capirlo bene. Da quando lo conosco non ha fatto altro che scherzare, pretendere sesso, disturbarmi un po’ e farmi ubriacare>>
<<Uhg, forse ti ruba i soldi mentre sei sbronzo Harry, non ti consiglierei di bere>>
<<Quindi, proprio perché non mi fido, ho staccato un po’ venendo qua>>
<<E ti ritrovi con altri problemi…>>
Harry gli accarezza la pancia negando <<No, è bello averti qui, te l’ho detto>> lo guarda serio e davvero felice, cosa per cui Louis arrossisce appena e annuisce abbassando lo sguardo sull’ecografia e l’altra busta bianca piccolina che ha fra le mani.
<<Pensi che Liam vorrà ancora il bambino?>>
Harry sospira <<Sì, purtroppo per me sì>>
Louis deglutisce a quell’osservazione senza pudore, <<Mia madre dice che…be’, dice ti piaccio per colpa del sesso>> ammette e Harry sorride restando in silenzio mentre il maggiore gli lancia un'occhiata <<Non è che non me ne sono accorto Harry, però…davvero tu e Liam volete rovinarvi così e mettermi pure in mezzo?>>
Il riccio scrolla le spalle <<La domanda è cosa vuoi tu Louis>>
La vecchia calma di Liam e il tuo scopare duro!, pensa mentre però scrolla le spalle. Di positivo Harry non ha solo il sesso ovviamente, è un bel ragazzo, responsabile quanto basta, amoroso e permissivo Louis deduce, però è giovane, troppo giovane.
<<Tu non sai di che parli Harry. Per te è tutto troppo facile ma a volte si hanno delle responsabilità->>
<<Non ti ho chiesto perché stai con Liam, ti ho chiesto cosa vuoi tu>>
Louis sbuffa agitandosi <<Io vorrei che Liam si calmasse, che stesse bene e smettesse di essere troppo paranoico ma potrebbero volerci anni e un bambino non è pronto a questo. Vorrei che faceste pace e che tu abitassi più vicino perché mi piace parlare con te e mi piacerebbe vederti con il bambino però… è tutto qui Harry>> scuote il capo <<Amo Liam>>
Harry finge di non aver appena sentito il rumore del suo cuore infrangersi e sorride <<Lo so>> si sforza di dire con voce ferma <<Ma ora sei qui, e il padre sono io comunque quindi posso vedere il sesso?>>
<<No, voglio vederlo anch’io>> si tiene stretta la busa e sospira <<Sono nervoso>> ammette e Harry ridacchia tamburellando le dita sulla sua pancia <<Cosa vorresti?>>
<<Non lo so. E’ uguale però mi piacerebbe un bel maschietto forse>>
<<E allora io vorrei una femmina>>
<<Magari è maschio e poi scopriamo che è femmina>> ridacchia Louis mentre Harry prende la bustina con una mano <<Okay, apriamo insieme>>
Louis sospira chinandosi appena in avanti, apre la carta e…
<<Sicuro che non vuoi guardi io? Domattina per colazione avresti un croissant ripieno di rosa o blu>> lo blocca Harry e Louis sorride arricciando il naso <<No grazie Harry. Ora possiamo aprire?>>
<<Certo>>
Trattengono il fiato riaprendo la busta e nel momento in cui le dita di Harry estraggono il foglietto Louis grida appena emozionato nel vedere un grande rettangolo rosa uscirne.
<<Visto? Avevo ragione!>> sbotta Harry baciandogli il capo e Louis mugola contento tenendo il foglio fra le dita <<E’ una bambina>>
<<Una principessa prego>>
Louis annuisce guardandosi la pancia con amore <<Una femmina>> mormora commosso asciugandosi gli occhi prima di scoppiare a piangere di nuovo. Harry annuisce riponendo le mani sul suo ventre <<Quando sentirà i suoni la farò ridere tantissimo, puoi giurarci>>
Louis sorvola sul fatto che non resterà lì mica due mesi e sorride <<E come farai a sapere che ride?>>
<<Perché scalcerà ovvio!>>
Il liscio scuote il capo risistemando le buste nel sacchetto <<Bene,>> sospira <<Posso usare la stanza degli ospiti?>>
<<Certo>> Harry lo segue portandogli la valigia e Louis gli sorride <<Grazie, mi fermo poco, due settimane circa prima di riprendere il lavoro e se le cose non andassero bene…starò da mia madre>> sospira e il riccio annuisce <<D’accordo, vuoi che avvisi Liam che sei qua?>>
<<No. Cioè non voglio si arrabbi. Per ora no>> farfuglia e il riccio annuisce aiutandolo a sistemarsi.
Una volta terminato Louis si siede sul letto accarezzando il testolone di Amos fra le sue gambe <<Come la chiamerete?>> domanda poi Harry sedendoglisi a fianco e Louis sospira <<Non si sa. aspettavamo di sapere il sesso. Io non ho parenti strette da cui prendere ispirazione, voi?>>
Harry scrolla le spalle <<C’era zia Margaret…>>
Louis storce il naso <<No, suona vecchio. Voglio qualcosa di carino>>
<<E lo vuoi da me?>> sogghigna e il liscio scrolla le spalle <<Uno da te, uno da me e uno da Liam>>
<<Allora se dev’essere speciale io dico Rose>>
<<Mh…Rose è carino. Io dico…dico…dico Sarah>> annuisce accarezzandosi la pancia <<Rose, Sarah e ora manca Liam. Credo che stasera lo chiamerò, gli dirò che sono da mia madre e gli dirò il sesso del bambino, così potrà pensarci e non vedrà solo tutto nero>> sospira e Harry annuisce tornando lui a vedere nero.
<<Okay, solo…ricordati che prima di te e Liam c’è il bambino, sì? Non voglio che cresca in un contesto dove Liam è opprimente e tu in lacrime. Credimi, non gli farebbe bene>> sospira e Louis lo osserva curioso <<Non lo farei mai crescere così. Ma se tu sei cresciuto così i risultati non sono spiacevoli>>
Harry ride di gusto <<Spiacevoli? Tomlinson dovresti dire che sono una bomba sexy a cui non sei pronto invece che spiacevole!>> si alza in piedi sorridente e Louis ricambia anche se in modo più tranquillo <<Cosa vorreste per cena?>>
Louis ama quando usano il plurale quindi scrolla le spalle <<Sorprendici>>
Harry sorride <<Come la prima volta>>
<<Mh mh>>
<<D’accordo regina>>
Louis ride guardandolo sparire con il suo fedele cane e ricade a letto accarezzandosi la pancia.
A quanto pare sarà femmina.
A quanto pare Zayn Malik è solo uno scopamico.
A quanto pare a Harry importa fin troppo della bambina.
A quanto pare Liam va dallo psicologo e non gli ha mai detto tutto tutto.
E a quanto pare la vita di Louis è a metà fra l’esasperazione e la speranza.

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