Capitolo 5

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Camila's POV 

Tutto andava abbastanza bene, io e Lauren andavamo sempre d'accordo su tutto, passavamo spesso del tempo tutte e tre. 

Ero con Leila, che ha già 10 mesi, in cucina e mentre io le preparavo la colazione lei era seduta nel suo seggiolone. Ogni tanto le facevo delle smorfie e lei rideva a pieni polmoni. Mi piaceva vederla così sorridente, adoravo sapere che anche se non c'erano i suoi genitori io ci sarei stata per proteggerla insieme a Lauren. Questa piccolina era diventata la luce dei miei occhi e non so che farei o che ne sarebbe della mia vita senza di lei. 

-Piccola bella, hai fame?- Le dissi dandole un bacio in fronte mentre mi abbracciava. 

-Beh, certo che ho fame.- Ascoltai improvvisamente facendomi spaventare.
-Mi dispiace, non volevo spaventarti.- Mi disse Lauren. 

-Non ti preoccupare, però non farlo un'altra volta, altrimenti avrò un altro attacco di cuore.- Le dissi sorridendo un po'arrossita. Lei si avvicinò alla piccolina e baciò la sua guancia e la sua fronte, e poi a me. Mi abbracciò e mi diede un bacio in fronte, come sempre, come di consuetudine.

-Avevo intenzione di portarvi a mangiare fuori oggi, però visto che hai già cucinato, vuoi che usciamo a cena questa sera?-

-Certo, è stupendo, così Leila esce di più di casa.- Preparammo la tavola e mangiammo parlando di quello che avevamo fatto quella settimana. Sembravamo una coppia con tutta questa rutine, però in verità non lo eravamo e questo mi stava iniziando a far male tanto. 

Quando si fecero le 20.00 ci vestimmo e andammo a cena. Ridevamo di tutto quello che dicevamo, quando Leila faceva qualcosa noi ci complimentavamo con lei o ridevamo, parlavamo di alcune cose e accorgendoci che la piccolina aveva sonno pagammo e ce ne andammo. 

Quando arrivammo portammo direttamente Leila nella sua stanza, e poi scendemmo in salotto perché era ancora presto ed era venerdì, quindi il giorno dopo non avremo dovuto lavorare. Ci mettemmo a vedere un film... horror... Li odiavo, mi fanno abbastanza paura anche se so che sono finti. Ero seduta accanto a Lauren e passai la maggior parte del tempo abbracciata al suo braccio. 

In un momento del film, quasi alla fine, mi spaventai molto e senza pensare misi le mie mani tra le gambe di Lauren, abbastanza vicine alla sua intimità. 
Lauren fece un piccolo sospiro e mi guardò. Non sapevo esattamente quello che stavo facendo, però iniziai a muovere la mia mano sulle sue gambe e a stringerle un poco. Lauren sospirò di nuovo però questa volta si avvicinò a me con la sua fronte attaccata alla mia. 

-Camz...- Sussurrò. Mi guardò negli occhi e potetti veder la passione che emettevano. 

-Mh?- Non riuscivo nemmeno a rispondere perché i suoi occhi mi avevano ipnotizzata. 

-Oh Dio Camila.- Mi guardò un secondo in più e unì le nostre labbra. Erano così belle, così calde, così morbide che non volevo separarmi da loro. Con il passare dei minuti ci stendemmo sul divano, lei sopra di me. 

I suoi baci lasciarono le mie labbra e iniziarono a scendere verso la mia guancia, dopo verso il mio collo e iniziò a dare lievi morsi passandoci la lingua sopra. L'unica cosa che potevo fare era sospirare e esalare piccoli gemiti per l'eccitazione che sentivo in quel momento. 

Lauren mise una mano sotto alla mia maglietta e iniziò a toccare la mia pancia. Io feci lo stesso però con la differenza che le mie mani correvano per la sua schiena, salivano e scendevano. 

Volevo far sentire a Lauren quello che provavo io, quindi abbassai le mie mani fino al suo sedere e lo strinsi, facendola gemere tra le mie labbra. Il suo gemito fece palpitare il mio centro, e aumentava il mio desiderio di lei. 

Lauren si alzò un po' e mi tolse la maglietta, poi si tolse la sua e tornò sulle mie labbra. Era così bello stare tra le sue braccia, le sue labbra erano così morbide. Mi baciava con molta cura, e quando mi toccava con le sue morbide mani mi faceva rabbrividire. 

Accarezzava ogni zona della mia pelle, baciava le mie guance, il mio collo, le mie spalle, il mio petto, la mia pancia e io mi sentivo svenire. 

Quando Lauren stava per togliermi il reggiseno la piccola Leila iniziò a piangere e ci fece tornare alla realtà. Lauren e io aprimmo gli occhi allo stesso tempo, ci guardammo per alcuni secondi e lei si tolse da sopra di me.

-Io, mi dispiace. Mi sono fatta trasportare e non so che mi è successo.- Disse lei un po' vergognata. 

-Non ti preoccupare, ci siamo entrambe fatte trasportare dal momento. Vado a vedere la bambina.- Dissi mettendomi la maglietta e correndo per le scale fino alla stanza dov'era Leila.


NOTA DELLA TRADUTTRICE
Ecco qui un nuovo capitolo. 
Scusate se non pubblico da un po', ma ho avuto un po' da fare e non ho avuto il computer.
Comunque, avete visto le Olimpiadi? Io adoro tutti gli sport, ma sto avendo una crisi esistenziale perché non so quale fare, in quale sono particolarmente brava, quale potrebbe essere quello per cui sono portata. Spero di risolvere presto questo mio problema, perché mi sento come un animale in gabbia. 
Scusate per lo sfogo. 
Complimenti a tutti gli atleti che ci hanno fatto sognare. 

La Piccola Che Ci Ha Unite-Camren-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora