Camila's POV
Un anno. Domani sarà passato un anno da uno dei giorni più importanti della mia vita, il mio matrimonio.
Quest'anno insieme a Lolo è stato uno dei migliori della mia vita. Lei è un amore, sta sempre appresso a me. Cerca sempre di avere meno lavoro possibile per stare con noi. Cerca di farci felici, costi quel che costi. Ogni volta che torna a casa torna con una sorpresa per me, anche una semplice rosa, che adoro perché è qualcosa di semplice che rappresenta l'amore che prova per me, fino ad un pianoforte. No, non sto mentendo, seriamente.
Un giorno le ho raccontato che mia nonna da piccola mi ha insegnato a suonare vari strumenti, però quello che amo di più è il piano, perché potevo sedermi accanto a lei, suonare insieme e mi potevo connettere con lei. Era uno dei ricordi migliore della mia infanzia. Mi faceva ricordare l'amore che provavo verso mia nonna e quello che ho ancora visto che sta in cielo.
Da quando sono entrata all'università ho lasciato tutto quello che ha a che fare con la musica per concentrarmi nei miei studi di diritto. E la verità è che mi mancava avere degli strumenti accanto a me.
Quel giorno Lolo diventò pensativa dopo che le raccontai i miei ricordi. Il giorno dopo si alzò molto presto e l'unica cosa che disse era che doveva andare a controllare alcuni documenti in ufficio. Baciò la mia fronte, le mie labbra e uscì.
Mi preoccupai un po' però sapevo che quando sarebbe tornata mi avrebbe raccontato tutto quello che succedeva, perché non è capace di resistere al non dirmi quello che sente dal primo giorno che ci siamo fidanzate.
Quando erano già le sette di sera Lolo tornò con un grande sorriso, alzò Leila dal suo seggiolone, l'abbracciò fortemente e mi baciò teneramente facendomi rimanere imbambolata, come sempre.
Mi prese per i fianchi e mi fece camminare fino all'uscita. Quando aprì la porta rimasi paralizzata. Di fronte a me c'era un piano nero uguale a quello di mia nonna. Era enorme. Guardai Lolo che aveva lasciato a terra la bambina e mi lanciai sulle sue braccia piangendo di felicità.
-Oh Dio! Lolo... Grazie, grazie, grazie... Ti amo tanto amore mio... Molte grazie vita mia... Ti amo, ti amo, ti amo.- Lei sorrideva con me mentre asciugava le mie lacrime e mi baciava.
Dopo alcuni minuti, i signori che hanno portato il piano sono riusciti a farlo entrare e lo lasciarono in una stanza vuota.
Appena se ne andarono iniziai a passare le mie dita per tutto il contorno. Guardai Lolo che era sull'uscio della porta con Leila. Le sorrisi e mi sedetti difronte al piano. Sospirai ricordando tutti i momenti belli trascorsi con mia nonna. Toccai con attenzione i tasti facendo suonare la melodia di "If ain't got you" di Alicia Keys e la cantai.
Leila mi guardava e applaudiva, mentre Lolo sorrideva a più non posso e io continuavo ad immaginare mia nonna accanto a me con gli occhi chiusi.
Quando ebbi finito le mie bellissime bambine si sedettero accanto a me e continuai a suonare e cantare diverse canzoni fino a far addormentare Leila.
E così è stato come Lolo mi ha comprato un pianoforte, però non siamo qui per parlare di questo, ma per raccontarvi quello che ho preparato per la mia bellissima moglie per il nostro primo anniversario.
Sono sul mio letto, abbracciata a mia moglie che dorme sopra di me con la sua testa sul mio petto dopo aver fatto l'amore per un'infinità di volte, perché si, Lauren Jauregui non può saziare la sua sete con una sola volta. Beh, non è che io mi opponga, tutto al contrario. Mi piace fare l'amore con mia moglie, però dopo averlo fatto siamo così stanche che non riusciamo nemmeno a muoverci da dove stiamo e poi facciamo fatica ad alzarci la mattina per andare al lavoro. Beh, lei, perché io vado a lavoro di pomeriggio o a volte ci turniamo. Io devo alzarmi solo perché Leila è una piccola mattiniera e se non c'è il suo biberon pronto piange come una pazza.
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La Piccola Che Ci Ha Unite-Camren-
FanfictionLauren e Camila si conoscono al matrimonio dei loro migliori amici, si innamorano l'una dell'altra, ma non sono capaci di dirselo. Un giorno tutto cambia, perché devono vivere nella stessa casa per potersi occupare della piccola bambina che rimase...