Capitolo 6

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Lauren's POV

Quando Camila salì le scale correndo, mi coprì la faccia con le mani e mi sedetti. Non so come la guarderò da ora in poi. Stetti un'ora giù quando iniziai ad avere sonno e decisi di salire e andare a stendermi. Entrai nella mia stanza, indossai il mio pigiama e mi coricai. Passai un'ora a pensare a tutto quello che era successo, ai suoi baci, alle sue labbra così morbide e delicate, alle sue carezze per tutto il mio corpo, a quando mise le sue mani sul mio sedere e mi fece rabbrividire. Continuai a pensare fino a che non caddi nelle braccia di morfeo. 

Il giorno dopo mi svegliai alle 10.30 del mattino. Mi alzai, feci la doccia, e scesi giù per mangiare qualcosa. Quando scesi, in cucina c'era Camila con la piccola tra le sue braccia mentre le dava il latte. Visto che non volevo che nessuna delle due si sentisse a disagio decisi di fare le cose che facevo sempre. 

-Buon giorno, come avete dormito?- Mi avvicinai ad entrambe, baciai la fronte di ognuna delle due e andai a prepararmi un po' di cereali. 

-Bene, grazie e tu?- Disse Camila un po' vergognata, per quello che potevo vedere. 

-Bene, e a che ora vi siete svegliate.- 

-Alle 10. Questa piccolina non ha voluto dormire più.- Disse facendo il solletico alla piccola che rideva. 

-Che te ne pare se andiamo al parco, così Leila gioca con altri bambini e stiamo un po' all'aria aperta.- 

-Si, perfetto. Andiamo dopo mangiato.- Fu tutto normale, Camila non accennò alla notte precedente e non lo feci nemmeno io. Credo che fosse meglio così, eravamo più a nostro agio, anche se non nego che mi piacerebbe se succedesse di nuovo. 

Dopo mangiato vestì Leila mentre Camila preparava la borsa con dei cambi e il succo per la bimba. Quando eravamo pronte andammo a piedi fino al parco che stata solo a due isolati da casa. Quando arrivammo Camila stese una coperta sul prato e ci sedemmo accanto alla piccola. 

Camila's POV

Mentre eravamo sulla coperta iniziai a pensare nuovamente a quello che è successo ieri, a come mi ha fatta sentire Lauren, alla sua delicatezza, alle sue mani sulla mia pelle, che ovunque mi toccavano mi facevano ardere, e quando mi baciava mi faceva impazzire. 
Guardavo Lauren giocare con la piccola e mi faceva sentire che questa era la nostra famiglia. Vorrei che questo momento fosse per sempre. 

Da un momento all'altro arriva una ragazza e si butta addosso a Lauren e l'abbraccia. 

-AAAAHHH LAUREN! Oh Dio, guardati, quanto tempo senza vederti. Dio, sei bellissima.- Le disse la ragazza. Lauren mi guardò e diventò rossa.

-Amanda, quanto tempo. Che cosa ci fai qui?- Disse cercando di togliersela di dosso, e quando ci riuscì si alzarono. 

-Beh, io sono venuta a trovare mia cugina per alcune settimane. Stavamo passeggiando e ti ho vista e ti sono venuta a salutare. E tu, cosa ci fai qui?- La ragazza la guardava con desiderio e giocava con i suoi capelli. 

-Beh, sono insieme a...- In questo momento mi guardò e non sapeva che dire.
-Insieme a mia figlia e mia moglie.- Mi guardò e spalancò i suoi occhi.  In quel momento capì quello che voleva. Non voleva continuare a parlare con la ragazza, si vedeva che non era a suo agio. 

-Oh, ciao, sono Amanda Correa, un' ex fidanzata di Lauren.- Disse porgendomi la sua mano, guardandomi un po' gelosa?

-Ciao, sono Camila Cabello, sua moglie, e questa piccolina è Leila. Piacere di conoscerti.- Dissi sorridendo leggermente. Questa ragazza non mi piaceva per niente. 

-Ragazze, perché non andiamo a salutare mia cugina, è da molto tempo che non vi vedete. Perché non vai Lauren?- 

-Ehm... Non lo so, che ne pensi Camz?- Disse facendomi segno con la testa di dire no. 

-Come vuoi tu Lolo, tanto ce ne stavamo andando.- Dissi alzandomi e prendendo Leila in braccio. 

-Però Lauren, saranno solo alcuni minuti.- Disse la ragazza facendo il broncio. 

-Ok, andiamo.- Lauren prese la coperta e la borsa e venne accanto a me, e con una faccia schifata mi sussurrò "Fammi uscire da questa situazione, dopo ti spiego". Presi la sua mano, lei intrecciò le sue dita con le mie e ci mettemmo a camminare seguendo la ragazza. Camminammo fino ad incontrare un gruppo abbastanza grande, erano circa 10 persone, che appena videro Lauren si lanciarono ad abbracciarla e gridarono come pazzi. 

-LAUREN, QUANTO TEMPO È PASSATO, EH?- 

-Ciao a tutti, si è passato molto tempo.- Disse tornando accanto a me e prendendo la mia mano. 

-E chi sono queste belle signorine?- Chiese uno di loro. 

-Sono mi moglie Camila e nostra figlia Leila.- Tutti spalancarono i loro occhi.

-NOOOOO, veramente? Non riesco a crederci. Tu, Lauren Jauregui, l'indomabile, sei stata domata?- Io solo sollevai un sopracciglio e la guardai. Lauren era arrossita. 

-Le persone cambiano ragazzi, spero anche voi.-

-Naaah, noi non cambiamo. Credo che saremo sempre uguali ai ragazzi di qualche anno fa.- Continuarono a chiedersi alcune cose gli uni agli altri, e io guardavo solamente e giocavo con la bimba. Dopo un po' di tempo ci invitarono ad una festa. Lauren accettò e ce ne andammo. Non dicemmo niente durante il tragitto di ritorno verso casa e dopo aver messo a letto la bambina. Scendemmo nel salotto e parlai.

-Indomabile? Seriamente? Ahahahahah.- Non riuscivo a smettere di ridere. 

-Non ridere, ero così prima, quando ero all'università. Beh, Miles e io andavamo a tutte le feste, andavamo a letto con tutte e ci ubriacavamo e drogavamo. Però è arrivata Mia, quasi alla fine del nostro percorso di studi e Miles cambiò. Visto che non avevo nessuno anche io cambiai. Uscivo sporadicamente e smisi di bere e di drogarmi, come fece anche Miles. Dopo finimmo l'università e venimmo qui, quindi non ho più visto quei ragazzi. Loro sono gli stessi, e per questo mi hanno chiamata l'indomabile. Ah e grazie per avermi retto il gioco. Se non gli avessi detto quello lei si sarebbe buttata addosso e non mi avrebbe più lasciata. Non capisco come ho fatto a mettermi con lei, se ci hai fatto caso ha detto che è stata insieme a me, però solo per due settimane e poi andai avanti per i fatti miei.- Disse vergognata. 

-Ok, non so che dire, però è stato qualcosa di carino. Andremo alla festa?- 

-Se tu vuoi. L'unica cosa che posso dire è che queste feste sono molto pazze.- Disse sorridendo. 

-Dovrei continuare a fingere di essere tua moglie, però la verità è che non vado ad una festa da tantissimo, e ho voglia di vedere com'è.- 

-Potremmo lasciare la piccola con la vicina, lo sai che l'adora, solo domani sera. Che ne pensi?-

-È una buona idea. Ok, allora andremo. È meglio se vado a dormire. Buona notte, sogni d'oro.- Dissi mentre salivo le scale.

-Buona notte, dormi bene.- E l'ultima cosa che vidi fu il suo sorriso.   


La Piccola Che Ci Ha Unite-Camren-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora