Capitolo 9

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"Waking up
Beside you I'm a loaded gun
I can't contain this anymore
I'm all yours I got no control
No control
Powerless
And I don't care it's obvious
I just can't get enough of you
The pedals down my eyes are closed
No control!"

Ryan continuava a cantare a squarciagola le parole di No Control dei One Direction che uscivano dallo stereo mentre guidava, sia perché quella canzone lo caricava un sacco sia perché in alcune parti del testo ci si rivedeva leggermente.

Logan al suo fianco ridacchiava e ogni tanto Ryan lo aveva visto con la coda dell'occhio canticchiare a bassa voce mentre guardava fuori dal finestrino.

"Fammi indovinare, anche tu sei un fan di Harry Styles?" gli chiese quando la canzone finì.

"Harry... mmmh, quanto è figo. A diciassette anni mi sono fatto un sacco di seghe su di lui e su Justin Bieber. A proposito di Justin Bieber..."

Smanettò un po' con il telefono che era collegato allo stereo della sua auto e poco dopo partì il brano storico per eccellenza di Justin: Baby.

"You know you love me, I know you care," cantò, dando una gomitata a Logan che roteò gli occhi al cielo, ma sorrise e Ryan per vedere più spesso quel sorriso spensierato sul suo viso avrebbe fatto qualunque puttanata.

Anche cantare tutto il giorno Justin Bieber e i One Direction.

"Stai cercando di distrarmi per farmi dimenticare che a breve incontreremo il terzo Tobias Clark?"

"A quanto pare non ci sono riuscito, dovevo impegnarmi di più."

Quando Ryan arrivò all'incrocio, svoltò a destra come gli indicava il navigatore e proseguì per un altro isolato.

"Questa mattina ho incontrato la dottoressa Morrison, le ho detto che volevo cercare Tobias e Katie per chiedere loro scusa," lo informò Logan.

"E cosa ti ha detto la psicologa, riguardo questa tua scelta?"

Logan sospirò e si grattò il collo nervosamente. "Mi ha detto di fare le cose con calma, che se mai riuscissi a trovarli, di non forzarmi a parlarci subito, che avere paura è normale e che rispetto alla prima volta che mi ha incontrato ho fatto un sacco di passi in avanti."

"Beh, ti ha detto tutte cose giuste," affermò Ryan.

Logan si schiarì la gola, sembrando ancora nervoso. "Le ho detto che se ho fatto dei passi in avanti è anche merito tuo."

"Davvero?" domandò Ryan, sorpreso.

Con la coda dell'occhio vide Logan annuire. "Davvero, Ry."

"Tu dici tutte queste cose super carine, poi rompi perché ci provo spudoratamente con te. Inizia a trattarmi male così non lo faccio più. Oddio, no, ci ho ripensato. Lascia stare, potrei scoprire in me una vena masochistica. Continua ad essere super carino, forse prima o poi mi stancherò di andare dal dentista per curarmi le carie."

Logan rise. "Ti sei costruito un film intero in dieci secondi."

"Oh, per i film mentali che mi creo dovrebbero darmi un Oscar," rispose Ryan, accorgendosi poi di essere arrivati a destinazione.

"Eccoci qui, Spears. Numero 176 della 18th Ave," annunciò a Logan che si affacciò dal finestrino per guardare ciò che avevano di fronte.

"Ma è un canile," affermò, sconcertato.

"A quanto pare gli animali in questa avventura ti perseguitano, occhi belli."

"Cristo, e se venissi sbranato?" chiese, impallidendo.

Logan (Red Moon Saga 3) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora