Capitolo 2

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"Joel?"
"Dimmi, Ry."
"Che stai facendo?"
"Sto correggendo gli ultimi compiti di matematica prima delle vacanze estive."
Ryan sbuffò e si afflosciò tutto storto sul divano. "Mi sto annoiando," borbottò.

Joel gli rispose mantenendo gli occhi bassi sui quaderni dalle copertine colorate dei marmocchi a cui insegnava. "Domanda ad Angel di uscire."
Ryan sbuffò di nuovo. "Angel è chiusa in camera sua a fare solo Dio sa cosa."

Sua sorella Angel era fissata con il mondo dell'occulto. A Ryan venivano i brividi solo pensandoci di sfuggita.

Joel ridacchiò e finalmente alzò lo sguardo su di lui. "Ogni tanto me lo chiedo come abbia fatto a laurearsi in ingegneria informatica con il massimo dei voti, con la testa stramba che si ritrova è un miracolo che la polizia postale non l'abbia ancora arrestata."
"Perché è un genio del male, te l'ho sempre detto. È troppo furba per farsi arrestare."
Joel fece spallucce. "Probabile."

Ryan si posizionò ancora più storto sul divano. "Io continuo ad annoiarmi," si lagnò.

"Trova qualcuno su Grindr con cui divertirti un po'."

"Già ho visto e non ho trovato nessuno che mi garba. Un ragazzo mi ha chiesto se fossi interessato a leccargli i piedi. Bleah... abominevole." Ryan rabbrividì dalla testa ai piedi, ripensando a quel messaggio che aveva ricevuto.

Joel arricciò il naso, disgustato. "Che schifo."

Ryan si portò teatralmente una mano alla fronte come una donzella dell'Ottocento. "Sono destinato non solo a rimanere single a vita, ma ad incontrare anche tutte persone con feticismi discutibili."

Joel lo guardò, inclinando il capo di lato. "Tu non eri quello a cui interessava solo scopare?"

Ryan iniziò a gesticolare animatamente con le mani. "Vero, però... ecco, inizio a sentirmi un po'... solo," confessò al suo migliore amico.

Ed era fottutamente vero. Quando si ritrovava a guardare Joel e Simon che amoreggiavano con i loro ragazzi si sentiva un po' malinconico e avvertiva anche un punta fastidiosa di gelosia che gli pungolava lo stomaco.

Ne aveva fatto di sesso occasionale negli anni, Ryan aveva visto più uccelli di una voliera, ma da un po' di tempo iniziava a sentire l'esigenza di una relazione solida.

Voleva un ragazzo a cui raccontare le sue continue figure di merda, qualcuno a cui dare la buonanotte la sera e qualcuno con cui fare sesso senza dover ricorrere ad una squallida app dove giravano persone strane, le quali pensavano di avere dei Chupa Chups al posto dei piedi.

Ryan sentì di colpo la sedia dove era seduto Joel strusciare fastidiosamente sul pavimento e vide il suo amico alzarsi ed andare ad affacciarsi alla finestra.

"È venuto Bran?" gli domandò, ingenuamente.

Joel scosse negativamente il capo. "No, sto controllando che non stia per arrivare una tempesta."

Ryan guardò il suo migliore amico, la confusione negli occhi. "E per quale motivo? È giugno ed è una bella giornata."

"La tua rivelazione è stata sconvolgente. Ad ogni azione corrisponde una reazione, ciò significa che a breve succederà una catastrofe naturale."

Ryan prese un cuscino del divano e lo lanciò contro il suo migliore amico. Joel scoppiò a ridere mentre Ryan si imbronciò come un bambino di quattro anni.

"Sei un migliore amico di merda. Dovresti aiutarmi e consolarmi, invece di prendermi per il culo," bofonchiò, incrociando le braccia al petto.

Joel emise un'alta risatina e andò a sedersi accanto a Ryan sul divano. "E come potrei aiutarti? Non posso obbligare Logan a fidanzarsi con te."

Quando Ryan sentì quel nome, si agitò. "Cosa c'entra Logan, adesso?"

Joel lo guardò con condiscendenza. "Andiamo, Ryan, ormai lo sanno anche i muri di questa casa quanto ti piaccia quel ragazzo."

"Oh, ma insomma! Non ci posso fare niente, quando lo vedo mi... mi..." blaterò, senza riuscire a pescare le parole giuste nella confusione che si era creata nelle sua testa un po' bacata appena Joel aveva nominato Logan.

Ryan quando vedeva quel ragazzo con gli occhi belli e tristi non ci capiva più niente. Si sentiva attratto da lui come Homer Simpson era attratto dai donuts.

Okay, forse la similitudine non era delle migliori, ma aveva reso abbastanza l'idea.

"Quando lo vedi ti agiti," concluse Joel per lui.

Ryan sospirò ed annuì. "Mi sento come se lo stomaco mi stesse per prendere fuoco. Oddio, mi sto ammalando? Sono in fin di vita?"

Joel ridacchiò. "No, ti sei solo preso una super cotta."

Se l'era presa sul serio?

Sospirò di nuovo, ultimamente sospirava troppo. "Quel ragazzo è così... sfuggente," disse a Joel.

Joel gli mise una mano sul ginocchio e glielo strinse. "Logan ha ancora un sacco di problemi da risolvere e demoni interiori da combattere."

Ryan roteò gli occhi al cielo. "Non fare il maestrino filosofo con me. Sono un ingegnere, ho bisogno concretezza."

"Beh, mi domando anche come tu abbia fatto a diventare ingegnere, per di più, laureandoti a Yale."

Ryan gli scacciò via la mano e gli tirò un pugno contro la spalla. "Bastardo. Ho un sacco di talenti nascosti!"

Joel gli sorrise, dolce come sapeva fare lui. Ryan sapeva che il suo amico stava scherzando e i suoi non erano commenti detti con lo scopo di ferirlo.

La prima volta che Ryan aveva incontrato Joel era stato nei bagni di Yale. Gli era sembrato tanto piccolo e spaesato, quel giorno, quindi era stato più forte di lui: gli era andato vicino, lo aveva riempito di chiacchiere - e Ryan aveva un master con lode in quello - e se lo era fatto subito amico.

Ora non sembrava più un pulcino delicato, era diventato un uomo forte ed era il migliore amico che potesse avere.

"Ryan, sappiamo bene che quando vuoi una cosa alla fine te la prendi. Con Logan devi avere solo più pazienza."

Ryan ritornò a stendersi sul divano, mettendo i piedi sulle cosce di Joel.

"Lo sai che la pazienza non è la migliore delle mie virtù."

Anzi, forse era la peggiore.

"Il mare è pieno di pesci, Ry. Cambia posto dove pescare."

Ryan guardò Joel. "Ma io voglio il suo pesce."

Joel alzò gli occhi al cielo. "Oh, mio Dio, sei tremendo!"

Sghignazzò. Le allusioni sessuali erano decisamente il suo forte, invece.

Ryan aveva sempre avuto un po' l'indole della zoccola. Gli piaceva il sesso, non era ipocrita e lo ammetteva apertamente perché secondo lui non c'era nulla di male.

Fin quando era consenziente da entrambi le parti e protetto, fare del buon sesso non aveva mai ucciso nessuno.

Però, Ryan voleva fare sesso con Logan!

Nota di Jenny

Ciao a tutti!

Adoro Ryan, forse lo adoro più di Simon. E chi ha letto il primo libro può immaginarne i motivi.

Bene... ci sarà da divertirsi... e un po' da piangere.

🌈💖

Logan (Red Moon Saga 3) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora