Capitolo 31

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Ryan, dato che era un ragazzo molto responsabile, invece di svolgere tutte le sue mansioni lavorative, andò a dare fastidio a sua sorella.

Si poggiò con il sedere alla sua scrivania e la guardò lavorare al suo computer alla velocità della luce come al solito.

"Sorellina..."

"Sparisci, Ry," affermò sua sorella senza nemmeno guardarlo in faccia.

"Perché sei sempre così burbera? Dovresti scopare, Angel. Dopo un orgasmo il mondo appare sempre diverso, più bello."

Angel lo guardò con la coda dell'occhio. "Cosa ti serve?" gli domandò, senza replicare con la sua classica acidità a ciò che aveva detto poco prima Ryan.

C'è qualquadra che non cosa. No, aspettate, non diceva così... C'è qualcosa che non quadra.

Ryan sgranò gli occhi. "Ommioddio, tu hai scopato."

Angel divenne pallida, si sfilò con stizza gli occhiali e si guardò attorno nervosamente per assicurarsi che nessun collega li stesse ascoltando.

"Ma che cazzo dici, Ryan?! Non è possibile che pensi solo a quello?" sibilò Angel, gli occhi truccati di nero erano furenti, le labbra colorate di viola come i suoi capelli erano ridotte in una linea sottile.

"È Katie, non è vero? L'ho notato come vi adocchiate. Guarda che non c'è nulla di male se ti piace quella ragazza, Angel," replicò Ryan, ignorando, come spesso faceva, le accuse inviperite di sua sorella.

Angel si rimise gli occhiali e continuò a lavorare al pc. "Stai dicendo un mare di cazzate. Torna a lavoro," rispose, il tono di voce teso che non passò inosservato perché Ryan era impiccione e pettegolo come quelle vecchiette che si affacciavano alla finestra ad ogni minimo rumore che sentivano.

Non gli sfuggiva nulla. Soprattutto se c'erano di mezzo questioni di amore o d'attrazione fisica. E tra Katie e sua sorella quell'ultima c'era sicuramente.

"Tu non me la conti giusta."

"Non mi interessa," ribatté Angel.

"Perché non ti confidi con me? Io ti racconto sempre tutto."

Angel sospirò, aprì e chiuse gli occhi, si guardò nuovamente attorno per poi posare il suo sguardo sempre impenetrabile su Ryan. "Mi ha baciata, okay? Sei contento, adesso che te l'ho detto?"

"Cosa?!" squittì Ryan, gli occhi quasi fuori dalle orbite. "Io lo sapevo!"

Angel gli diede un pugno contro la coscia. "Zitto! Mannaggia a te e alla tua boccaccia," sibilò sua sorella tra i denti.

Ryan iniziò a gesticolare animatamente con le mani. "Ma è una notizia fantastica! È stato un bacio con la lingua, vero?"

Le guance di Angel si colorarono di rosso. "Ryan, per favore, puoi ritornare alla tua postazione?"

Ryan si portò una mano al petto teatralmente. "Oh, mio Dio, non mi chiedevi una cosa per favore dalla quarta elementare."

Angel sbatté la fronte contro il legno della sua scrivania. "Ryan..." sospirò.

"Okay, okay, per questa volta la termino qui. Non voglio che mi mandi alcuna maledizione all'uccello. Ma riapriremo il discorso, sorellina."

Finalmente, qualcuno che provava interesse per quell'acida di sua sorella, c'era da stappare una bottiglia di spumante, cazzo.

Anche se... Ryan doveva capire bene che intenzioni avesse quella Katie Thompson con sua sorella.

Angel gli fece un gestaccio con la mano e Ryan se ne ritornò ridacchiando alla sua scrivania. Per strada incontrò Eddie, anche lui stava smanettando su un tablet aziendale.

Logan (Red Moon Saga 3) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora