Capitolo 2 Always Together? parte 1

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Marylin Alberta Benitez Point Of View

Che dolce risveglio mattutino con quel bel tempo di campagna e il rumore della spiaggia che batteva sugli scogli, per non parlare degli uccellini che stavano cinguettando dalla mia finestra.

Devo ammettere che a volte mi piace ritornare a Detroit (nella contea di Lamar Alabama) per la pace che si respira e per poter stare lontana da tutto e da tutti per qualche giorno, ma si sa la felicità non dura per sempre giusto?

"Ehi cara svegliati. Sono le 8:00 e lo sai che fra..." mi disse mia madre che aveva l'abitudine di venire a svegliarmi prima di essere interrotta da me.

"Mezz'ora arriva Clarissa Casanova per la sfilata di questa sera...ora mi alzo mamma" risposi io con la voce ancora assonata sbuffando appena.

"Brava, ti aspetto di là con tutti gli altri" replicò lei alzandosi per andare via, lasciandomi il tempo di prepararmi.

Cosa che non ho precisato, due zie che portano lo stesso nome e cognome, è una cosa quasi normale in questa famiglia, e poi questa Clarissa chiamata Clarisse non è nient'altro che la moglie del fratello di mio padre Louis Dufour, ed è la mia manager fino ad oggi, che idea averla pressa come tale me ne pento solo a forza di pensarci. Mentre l'altra che ho chiamato Clara sin dall'inizio è semplicemente la sorellastra di mia madre. Clarisse invece di utilizzare il cognome del marito, ovvero Dufour, ha preferito tenersi il suo che è Casanova per questione di marketing e no non è una parente diretta di Clara.

Finalmente avevo deciso di alzarmi del tutto e andare a prepararmi riuscendo a finire in tempo prima che la zia/manager arrivasse, per un pelo.

*******

"Allora, dove sta la bellezza della natura di mia nipote" esclamò Clarisse mentre erano tutti impegnati a ridere e scherzare su non si sa cosa.

"Eccomi Clarisse...Buongiorno" dissi scendendo le scale a due per due.

"Buongiorno cara allora sei pronta ad incontrarli?" mi chiese lei tutta curiosa.

"Incontrare chi? ...Perché mi guardate così? Devo incontrare qualcuno e non sono al corrente?" chiesi io confusa.

"Ora lo sei e tranquilla cara" disse mio padre cercando di essere il più serio possibile "Sono un nuovo gruppo che si sono formati a Tuskegee qualche giorno fa e stanno partecipando a questo programma"

"Che stai animando con Brenda e avranno l'opportunità di poter vincere anche dei posti per il concerto dei Jackson 5 e cantare anche con loro..." mi disse mio zio John Dufour interrompendo mio padre.

"E chissà forse diventerete amici come con Michael e i suoi fratelli" aggiunse invece Clara insieme alla mia manager.

"Innanzi tutto, sono amica soltanto con Michael e Marlon. E poi Clarisse ti avevo detto che non avevo intenzione di andare all'American Idol di quest'anno" replicai su un tono assai serio.

"Sì lo so, ma dai calcola hai 18 anni sei ancora giovane e bella, profittane finché puoi e ti sei già dimenticata della promessa fatta a Michael tre mesi fa a Los Angeles?" mi disse lei a sua difesa.

Già quella famosissima promessa che feci a Michael tempo fa, come potevo spiegargli la mia assenza sapendo che avevo già dato la mia parola?!

"Ho capito" dissi in primo luogo mantenendo un silenzio di qualche secondo per riflettere un po'.

"Anche se sono venuta qui principalmente per le vacanze. Ci vado solo per questa promessa ...e smettetela di guardarmi così" dissi in fine prima di finire la mia colazione.

Oh, sì vi sembra che abbia saltato qualcosina; in effetti è così. Dal 1961 al 1967 non era successo niente di speciale se non fosse per il fatto che avevo smesso di andare in maniera regolare dalla zia Clara, si la testimone di Geova, la mia carriera faceva che evolversi e come dire mi ero fidanzata con un Jackson ovvero Jackie però non era durata molto, appena due mesi e mezzo di relazione con lui. Randy era stato rimpiazzato da Michael Jackson nel gruppo di famiglia da quasi un anno.

In quegli anni ebbi l'opportunità di rivedere Lionel in un parco in cui avevo l'abitudine di andare da sola o per lavoro. In ogni modo ero felicemente single in quel periodo ed eravamo nel maggio del 1968 quando i Commodores, dopo mille indecisioni sul nome e molto altro, si erano finalmente formati in piena segregazione e dovevano soltanto farsi conoscere grazie al programma al quale avrei preso parte in quanto modella e cantante.

You are my secret love (in corso di modifiche)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora