Capitolo 19 I wanna be your last lady 1

0 0 0
                                    

Marylin Alberta Benitez & Lionel Richie Point Of View

Attenzione: In questo capitolo il titolo della canzone "Oops I did ita gain" che avevo citato nella precedente versione è stata sostituita con "You are the reason why" (per quelli che avevano letto la vecchia versione fino a cui) e la stessa persona che ho ringraziato precedentemente la ringrazio anche qui.

#Brina

I giorni passarono di fretta e i miei famigliari erano finalmente rientrati da Las Vegas da parecchio tempo ormai raccontandomi che la festa di compleanno era andato alla grande, e che Lionel era veramente felice e che si erano divertiti un sacco.

In particolar modo lui anche se per uno strano motivo voleva la mia presenza, ogni volta che mi tenevo da sola dinnanzi a lui in qualsiasi evento o iniziava a balbettare o si allontanava per parlare con qualcun altro. Nei peggior dei casi mi rovesciava la sua bibita per quanto tremava.

Mi informarono ugualmente che non smetteva mai di parlare di me durante i festeggiamenti. Su questo era rimasto il solito Lionel che conobbi al liceo.

Eravamo agli inizi del mese di settembre del 69 e Lionel faceva che salire di classifica con tutti quei successi che faceva uscire uno dopo l'altro. Potevo dire lo stesso dei Jackson, in particolar modo Michael, seguito ovviamente da Bob Dylan e da Prince che fece uscire da poco l'album Purple Rain. Mentre io e Brenda ci concentravamo sulle nostre carriere da modelle e attrici del secolo vincendo dei premi uno dopo l'altro, chi per la miglior interpretazione chi per il miglior ruolo da non protagonista e molto altro.

In quegli ultimi giorni entrai di nuovo in contatto con Samantha e con lei iniziai la mia strada nel diventare una showgirl in uno dei club molto reputati di Los Angeles. Devo ammettere che per la mia prima serata da ragazza di quel tipo di locale ero veramente impaurita, non sapevo veramente come comportarmi con i clienti se capitava che arrivassero lontano.

Samantha e il suo ragazzo dell'epoca mi rassicurarono che solo i clienti abituali avrebbero avuto l'opportunità di avvicinarsi a me a condizione che siano stati scelti da me in precedenza. Quindi quella sera di quel famosissimo 16 settembre 1969 iniziai il mio nuovo lavoro sotto il nome di Rosalinda Zimmer senza dire niente a mia madre tanto meno alla mia manager.

Le uniche persone che erano al corrente erano: Brenda, Deborah, Samantha che mi iniziò e Jessica anch'essa showgirl. Iniziai a prepararmi mettendomi una gonna a vita alta con una camicia bianca abbastanza scolata e tacchi a spillo, tutto questo solo per poter raggiungere Samantha e Jessica davanti al bar di quest'ultima per poterci rendere al nostro lavoro notturno dedicato alla pura seduzione.

*****

"Ehi ciao ragazze" le salutai appena le vidi davanti al Rossi's Café.

"Ciao cara finalmente" Mi risposero loro chi, chi sa da quanto tempo erano lì ad aspettare.

"Sono in ritardo di quanto?" chiesi io sapendo che mi avrebbero detto che lo ero di una mezzoretta. La causa? Mia madre non smetteva di fare domande sul perché uscivo così tardi la sera e il motivo per il quale ero vestita in quel modo.

"Solo di mezz'ora" mi disse Jessica.

"Ma tranquilla noi tre iniziamo alle 22:30" Samantha mi tranquillizzò subito dopo dirigendoci verso il locale che si teneva a tre strade da dove eravamo.

Durante il tragitto, in quelle strade di Los Angeles alle 22h appena, parlavamo di tutto e di niente. Samantha ne approfittò per dirmi anche che dovevo seguirla nel suo ufficio per riempire alcuni moduli e spiegarmi altre cose prima di iniziare.

*******

"Eccoci qui...vi saluto ragazze vado a cambiarmi" ci disse Jessica che si allontanò da noi appena arrivammo a destinazione.

You are my secret love (in corso di modifiche)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora