Capitolo 12 How long does it take? parte 4

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Deborah Richie, Samantha K. Jackson & Lionel Richie Point Of View

#Deborah's Home

"Siete finalmente arrivate" replicai quando vidi le ragazze rientrare. Ci guardammo a causa della non serietà che avevo avuto nel rimproverarle.

"Comunque ragazze a breve arriverà mio fratello e due dei suoi amici." dissi in fine guardando Brina in contemporanea con Samantha aspettando una reazione da parte sua ma niente.

"Che c'è? Tanto so che uno dei due è Michael, quindi, non c'è motivo di guardarmi in quel modo" replicò lei a sua difesa.

"E come fai a saperlo?" chiese invece Samantha curiosa.

"Cara sono in contatto con Michael ormai da anni ed è lui che mi ha detto che viene qui con Lionel." Disse Brina bevendo un po' d'acqua che si era servita appena arrivata a casa.

"Ci saranno anche gli altri che li raggiungeranno" aggiunse sempre lei con disinvoltura continuando a decorare il salone insieme a noi.

"Non potevi domandargli pure chi è il terzo incomodo tra di loro? E chi sono quell'altri?" chiesi io riscendendo le scale di quell'immenso salone.

"Quegli altri sono Prince e Jermaine. E a dire il vero non ci tenevo a sapere del terzo incomodo di Michael e tuo fratello" rispose Brina guardandomi alzando leggermente le spalle.

Continuammo a fare le ultime cose che rimanevano parlando di tutto e di più potendo alla fine di tutto prepararci per le festività.

Una volta che terminammo di prepararci scendemmo di sotto, per accogliere gli ospiti che non smettevano più di suonare alla porta come dei malati ridendo e scherzando.

********

#Brina

"Sissi arrivavamo calmatevi un po' e su dai." Dissi io scendendo il più velocemente possibile le scale con dei tacchi abbastanza alti per andare ad aprire mentre le altre due ragazze andarono in cucina per preparare gli stuzzichini e da bere per l'aperitivo.

"Wow Lionel non mi avevi detto che la tua ragazza era così bella e sexy. Canestro bella scelta" disse il terzo ragazzo apprezzando lo spettacolo appena aprì la porta.

"Non è la mia ragazza." replicò lui vedendo la mia reazione interrogativa e abbassò subito lo sguardo.

"Però ti piacerebbe ammettilo..." disse invece Michael guardandoci nella speranza che accadesse realmente e sapendo quello che risentivo per quel ragazzo.

"È una conoscente niente di più...non potrei andare oltre." disse con gli occhi lucidi.

"Possiamo entrare?" disse lui per terminare ed entrare con i suoi compagni quando mi scansai di poco.

"Prego e accomodatevi pure. Fate come se fosse casa vostra ragazzi" dissi per poi chiudere la porta dietro di me.

"È un po' casa mia qui quindi si possono fare come se fosse casa loro." Mi disse Michael iniziando a ridere

"Eh, spiritoso" risposi io dandoli una pacca sul braccio a cui fece finta di aver avuto male.

*****

Lionel mi presentò al suo amico Bob Dylan mentre per Michael Jackson non ce n'era bisogno, visto che già ci conoscevamo. In quel momento mi sentivo un po' in imbarazzo dato che sia Bob che Lionel non smettevano di fissarmi e parlare tra di loro.

"Allora ragazzi, che ne dite di iniziare i festeggiamenti con un piccolo aperitivo fatto in casa dalla nostra barista preferita?" chiesi io cercando di non fondere da quello sguardo tanto profondo, malinconico e riempito di speranza allo stesso tempo che Lionel mi lanciava da qualche minuto ormai.

You are my secret love (in corso di modifiche)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora