FIRST TIME

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Levi guardò il ragazzo che se ne stava impalato di fronte alla porta. Gli occhi che minacciavano di uscire dalle orbite e le guance più rosse dell'arredamento della camera.

"Pro-professor Ackerman..."

Il ragazzo deglutì sonoramente dopo aver bofonchiato quelle parole quasi incomprensibili. La voce era un sussurro striminzito e quelle pietre smeraldine non ne volevano sapere di smettere di vagare tra il suo viso neutro e gli slip di seta nera che gli ricoprivano a stento l'intimità.

"Jaeger, ce la fai a rispondermi? Allora, hai pagato per il completo?"

Levi si limitò ad interpretare il timido cenno della testa castana per un sì. Si avvicinò al ragazzo. Dopo tanti clienti viscidi e per nulla avvenenti di certo non gli dispiaceva Eren. D'altronde era innegabile che il ragazzo non fosse messo male. Levi lo sentì sussultare quando furono a pochi centimetri di distanza. Poteva vedere il petto del giovane sollevarsi maldestramente in quei respiri pesanti e affannati.

  "È la tua prima volta, Jaeger?"

Eren cercò di ignorare il fiato dell'uomo  sul viso già bollente. Aveva smesso di maledire il proprio karma infame quando si era concentrato sullo slip provocante indossato dal suo insegnante. Sentiva ogni pelo del corpo rizzarsi ogni volta che posava gli occhi su quello straccio di seta che lasciava intravedere decisamente troppo e se provava a spostare lo sguardo si ritrovava immerso negli occhi affilati e scrutatori del professore che non lo lasciavano neanche un istante. Si sentiva già in imbarazzo a starsene lì imbambolato come un bimbo al suo primo giorno di scuola per cui optò per una mezza verità.

"Certo che no. E' che non sono mai stato in un locale del genere. Tutto qui."

Eren si sentì morire quando  la bocca sottile dell'uomo si piegò in un ghigno saccente. Durò solo un secondo tuttavia. Il professore tornò subito serio.

"Okay. Allora come lo vuoi fare? Sei attivo o passivo? Preliminari? Ti piace il rimming? Quante dita puoi prendere? In che posizione godi di più?"

Eren si sentiva esattamente come in qualsiasi altra lezione di inglese. Il professore lo riempiva di domande a cui non sapeva rispondere ed era perfettamente conscio che l'agitazione fosse evidente sulle labbra pressate e nei pugni stretti. Il viso neutro di Levi si chinò per interpretare meglio le reazioni del ragazzo.

"Jaeger, hai pagato cento euro per la prestazione e io sono abituato a rispettare gli standard, ma non posso fare del mio meglio se non mi dici la verità. Adesso ti ripeto la domanda più importante e tu smetti di fare il fenomeno. È la tua prima volta?"

Levi si mantenne serio anche quando il ragazzo piegò le sopracciglia in segno di sconfitta. Normalmente era divertente vedere i propri studenti annaspare, ma Levi sapeva bene che il sesso era importante e la prima volta ancora di più. Cercò a suo modo di far rilassare Eren che si decise a sputare il rospo.

"È stata la stupida idea di Armin e Mikasa! Dicono che è l'unico modo per capire se sono gay e non posso farlo con qualcuno a scuola. Non so neanche con chi provarci. Mi vergogno troppo."

Eren scosse la testa e sospirò, sconsolato. Era pronto ad essere deriso, ma sentì le dita fredde e minute di Levi sollevargli il mento per incontrare i suoi occhi.

"Rilassati. Ci penso io. Devi solo ascoltare attentamente quello che ti dico, chiaro?"

Eren annuì risoluto e al contempo terrorizzato dalla serietà dell'uomo. Poco dopo le dita lasciarono il suo mento per sollevargli il bordo della maglietta.

"Pro-professore co-cosa fa?"

Levi gli cinse la testa con le mani e sussurrò fermo e deciso.

"Eren, basta con questa storia del professore. Non siamo a scuola. Stasera tu sei un ragazzo alla sua prima volta e io il tizio che sta per scoparselo. Adesso seguimi."

SECRET LESSONS (ERERI)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora