Eren si stiracchiò tra le mani fredde che tracciavano i suoi movimenti pigri.
"Sei stanco, moccioso?"
La voce bassa di Levi gli penetrò nei timpani. L'uomo lo teneva stretto a sé su quel divano che era diventato il loro letto in quella domenica pomeriggio. La casa di Eren era diventata la loro dimora negli ultimi tre mesi e ormai molte delle cose del corvino adornavano quell'appartamento tornato alla vita.
"Sì, colpa tua che mi svegli quando rientri alle cinque del mattino."
Levi perse un battito al sorriso malizioso di Eren. Quegli occhi vispi parlavano delle loro notti d'amore e, nonostante fossero trascorsi tre mesi da quella recita scolastica in cui si erano fidanzati, Levi doveva ancora abituarsi ad essere innamorato di una creatura così perfetta.
"Scusami tanto. La prossima volta ti lascio dormire."
Levi passò lascivamente l'indice sulla gamba nuda di Eren e subito il ragazzo si ritrovò coperto di brividi e travolto da un risolino saccente.
"Mmh, no grazie. Dormirò stanotte mentre sei a lavoro. Me lo farò bastare."
Eren lo abbracciò, affondando il viso nel suo petto e ascoltandolo vibrare quando Levi parlò ancora.
"Stasera vengono a trovarti i tuoi amici, vero?"
"Sì, non starò solo a lungo."
Eren non si risparmiò un sospiro che non sfuggì al corvino.
"Viene anche quell'idiota di Kirschstein?"
Levi non si preoccupò di nascondere l'irritazione. Si ricordava lo studente dai primi anni di liceo e sapeva che era un tipo sveglio. Non era stato felice di sapere che avesse fatto delle avance al suo moccioso né tantomeno che fosse stato lui a suggerirgli il club.
"Levi, non devi preoccuparti. Jean fa così perché gli manca Marco, te l'ho detto. Armin sta già parlando con lui per farli tornare insieme. Lo inviteremo al mio compleanno per fargli fare pace. Tranquillo."
Eren lo tranquillizzò, sorridendo tra sé e sé per la gelosia spudorata del più grande.
"Allora perché quel sospiro scocciato?"
"Perché vogliono fare i compiti per domani e non ne ho assolutamente voglia. Non so come faccia Armin ad essere così secchione. E Mikasa non è da meno. Speravo che Jean si sarebbe opposto, ma a quanto pare non vede l'ora di disturbarci mentre proviamo a studiare."
Eren sentì il petto di Levi agitarsi in una risata composta.
"Forse perché loro, a differenza tua, sanno che mancano solo due mesi al diploma, piccola testa vuota. Sarà meglio che fai come ti dicono. Grazie a Dio hai due amici con la maturità di due settantenni, altrimenti mi toccherebbe prenderti a sculacciate per farti andare bene a scuola."
Levi scherzò, dando una pacca gentile sul sedere del castano che si protese verso la sua mano, giocando con la chimica sessuale che aleggiava sempre intorno a loro, senza sosta.
"Ma quanto sei simpatico. Ti importa solo che faccia i compiti di inglese così domani potrai torturarmi con le tue domande impossibili."
Entrambi risero per i riferimenti del ragazzo alle lezioni assurde del suo professore. Anche se stavano ufficialmente insieme, Levi non era certo diventato più indulgente con Eren e lui in un certo senso ne era stato contento. Finalmente sapeva cosa si provava ad avere qualcuno che si preoccupasse per il suo rendimento scolastico come avrebbero dovuto fare i suoi genitori invisibili.
"Beh, puoi rilassarti, moccioso. Domani avrai supplenza, ma vedi di non battere la fiacca. Venerdì iniziamo le simulazioni per la prova scritta."
Eren scattò negli occhi troppo tranquilli di Levi che sembrava aspettarsi una reazione di sgomento dal ragazzo.
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SECRET LESSONS (ERERI)
Fanfiction#1 in Ereri 11/02/2022 #1 in Riren 20/08/2021 #2 in ErenxLevi 30/07/21 - COMPLETA - Eren Jaeger, studente del Liceo di Shiganshina, detesta con tutto se stesso il professor Levi Ackerman che sembra deciso a fargli passare le pene dell'Inferno fino...