NOTA: Qui è Storiadiuninverno che parla. Chiedo scusa per gli aggiornamenti tardivi, ma Kami è in vacanza e finché non torna devo seguire questa e l'altra Ereri sul mio profilo perciò vado a rilento, ma niente paura! Nessuno ci ferma e continueremo a scrivere :)
Eren infilò le mani in tasca, anche se ormai erano rosse e doloranti dal freddo. Aveva passato la serata a calpestare la neve, che aveva deciso di scendere in tempo per il giorno di Natale, mentre si avviava in un posto poco adatto per un ragazzo della sua età. Era stato difficile scappare in anticipo dai festeggiamenti con Armin e Mikasa. Da quando era piccolo, le loro famiglie avevano trattato Eren come un figlio in quelle festività dove avrebbe sentito più degli altri giorni l'assenza dei suoi veri genitori. Per questo tutti erano rimasti piuttosto perplessi quando, alle undici, Eren si era allontanato dall'albero di Natale in casa di Armin e aveva bofonchiato qualche scusa sulla stanchezza che trascinava dall'influenza. Era stato impegnativo rifiutare l'invito della madre di Mikasa a dormire con loro e, in altre circostanze, Eren avrebbe davvero apprezzato l'affetto che gli riservavano, ma non quella sera. Quella era una sera speciale e non soltanto perché era Natale e le strade brillavano di luminarie e presepi viventi. Aveva passato il pomeriggio a cercare Levi a casa, ma non l'aveva trovato per cui aveva aspettato anche troppo. Non avrebbe mai potuto attendere oltre. Eren si fermò davanti alla porta che aveva varcato solo una volta, ma che era stata sufficiente a cambiargli la vita. Prese un bel respiro d'aria congelata e ripassò nuovamente il weekend appena trascorso per farsi forza. Levi non solo si era presentato a casa sua e l'aveva cullato durante la febbre alta. Il momento in cui Eren aveva capito l'importanza di quell'uomo nella sua vita era stato quando a mezzanotte il corvino gli aveva detto che non sarebbe andato al club. Eren aveva stentato a crederci e ancora più incredulo era stato vedere Levi restare a casa sua anche sabato e domenica. Eren sentiva ancora addosso le sue mani premurose e i dolci baci che si erano scambiati tra le lenzuola. Levi non aveva minimamente provato ad approfittare di lui e ciononostante, aveva preferito un intero weekend insieme anziché serate lascive. Eren afferrò la maniglia in acciaio e spinse la pesante porta nera fino a ritrovarsi nel club. Mentre Hanji si illuminava, facendogli subito capire di averlo riconosciuto, Eren pensava solo a quello che stava per fare e a come Levi avrebbe reagito.
"Eren! Chi si rivedeeee! Fatti guardare."
Hanji scalpitò e oltrepassò la cassa quasi volando per stringere tra le dita le guance gelide del castano e rivolgergli un largo sorriso, al quale Eren rispose con uno più timido e imbarazzato.
"Ehm... Ciao..."
Bofonchiò, senza togliere le mani dalle tasche.
"Tesoro, cosa fai in questo posto a Natale? I tuoi sanno che sei uscito?"
Hanji parlò premurosa, accarezzando i ciuffi spettinati del ragazzo che annuì convinto.
"Sì, i miei non sono un problema. Dovrei... Ehm... Andare da Erwin..."
"Oh... Capisco. Preferirei davvero che passassi le festività in modo diverso, ma la zia Hanji non ti proibirà di fare quello che devi. Conosci la strada, caro."
Hanji si scostò e, ancora con il sorriso in viso, indicò giocosamente ad Eren il lungo corridoio nero che guidava verso i privè. Eren la ringraziò con un vago cenno del capo per poi incamminarsi.
Nell'aprire l'ennesima porta scura e intravedere Erwin al suo posto, sentì le gambe cedergli in un misto di ansia ed emozione. Ingioiò a vuoto di fronte al sorriso cortese dell'uomo che, come Hanji, si ricordava perfettamente di lui. Erano proprio due gocce d'acqua, pensò distrattamente mentre si appoggiava al bancone del biondo.
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SECRET LESSONS (ERERI)
Fanfiction#1 in Ereri 11/02/2022 #1 in Riren 20/08/2021 #2 in ErenxLevi 30/07/21 - COMPLETA - Eren Jaeger, studente del Liceo di Shiganshina, detesta con tutto se stesso il professor Levi Ackerman che sembra deciso a fargli passare le pene dell'Inferno fino...