Cap. 3

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Pov.Izuku

Finiì di preparare la cena per la famiglia reale, posandola sul portavivande. Arrivato di fronte alla porta della sala da pranzo, bussai 3 volte e aspettai di avere il permesso per entrare. Una volta ottenuto, aprì la porta trovando la famiglia reale al tavolo: Il re era a capotavola, così come la regina dalla parte opposta. Il tavolo era molto lungo, ma tutti i figli erano seduti accanto alla madre lasciando isolato il padre. Il principe Natsuo e la principessa Fuyumi erano uno di fronte all'altro accanto alla madre e il principe Shoto era accanto al fratello. Mi inchinai in segno di rispetto, prima di prendere i piatti e distribuirli alla famiglia. Una volta finito mi inchinai nuovamente, uscendo dalla stanza e tornando alla cucina; Mangiai anche io e andai di fronte alla camera del principe Shoto, aspettandolo compostamente accanto alla porta. 

Dopo mezz'ora lo vidi salire le scale e mi inchinai, il principe sorrise aprendo la porta e facendomi segno di entrare. Entrai e chiusi la porta, vedendo il principe sedersi scompostamente sul letto, iniziando a togliersi il colletto con fazzoletto bianco che teneva al collo. Attesi finchè non si tolse la giacca e la camicia, rimanendo a torso nudo, per poi avvicinarmi prendendo i suoi vestiti e piegandoli posandoli sulla sedia. Una volta finito lo vidi in intimo, che mi passava i pantaloni, piegai anche quelli posandoli con il resto dei vestiti, notando come avesse lanciato le scarpe al centro della stanza. Mi abbassai mettendole ordinatamente al muro, per poi accorgermi dello sguardo di Todoroki su di me. Capì subito cosa volesse, così mi avvicinai, salendo sul letto e sedendomi su di lui con le gambe al lato del suo torace. Todoroki sorrise, posando una mano sul mio fondo schiena, mentre l'altra iniziò a salire sul mio petto da sotto la maglia. Non era la prima volta che lo facevamo, Todoroki era innamorato di me, lo sapevo bene. E' per questo che mi aveva salvato due anni fa, ma non mi importa quale sia il motivo, io sono grato che fosse lì, è il mio eroe. Gli ho giurato fedeltà assoluta, venerandolo come fosse un dio, e se gli piacevo e voleva farlo con me di sicuro non sarei stato io a fermarlo. Il mio unico compito era di ascoltare i suoi desideri, anche a discapito della mia vita.

Todoroki mi tolse la maglia, iniziando a leccare e mordere i miei capezzoli, facendomi arrossire. Baciò ogni lembo di pelle scoperta, leccò e ripassò ogni succhiotto, mi morse come se la sua vita dipendesse da questo e io non batteì ciglio. Il cuore mi martellava velocemente nel petto al solo pensiero di renderlo felice, alzai leggermente il sedere, così da aiutarlo a togliermi i pantaloni lasciandomi in intimo. Riprese a baciarmi, infilando la sua lingua calda e umida nella mia bocca come se volesse divorarmi. In pochi secondi ribaltò la nostra posizione, mettendosi sopra di me, non staccandosi dal bacio. Todoroki era caldo, sensuale e calmo, adoravo stare con lui, avrei fatto di tutto per ripagare il mio debito nei suoi confronti; Gli devo la vita. Pochi minuti dopo il bicolore si abbassò verso il mio intimo, iniziando a toglierlo abbassandolo prima fino alle mie ginocchia e poi togliendolo definitivamente, lanciandolo chissà dove a terra. Ero completamente nudo sotto di lui, tutto rosso in volto e ansimante. Notai il rigonfiamento nei suoi boxer, così mi alzai mettendomi in ginocchio e leccai la sua intimità da sopra la stoffa. Todoroki ansimò piano, facendomi capire di sbrigarmi; Così eseguì l'ordine, sfilandogli l'intimo e lasciando libera la sua erezione. Iniziai a leccarlo ai lati, lasciando dei baci umidi e accarezzandolo con le mani. Poi Todoroki mi prese per i capelli, spingendomi contro il suo membro e lo presi in bocca, leccando e succhiando prendendolo fino in fondo. Todoroki mi guidava con la mano, cercando di provare ancora più piacere, cosa che ovviamente assecondai. Continuai per qualche minuto, finchè non venne nella mia bocca; Ingoiai tutto il suo sperma, scansandomi dalla sua intimità e leccandomi le labbra, aprendo la bocca per mostrargli di aver ingoiato tutto. Todoroki sorrise soddisfatto, per poi spingermi nuovamente sul letto mettendomi due dita in bocca. Leccai e succhiai finchè il bicolore spostò le dita dalla mia bocca posizionandole di fronte alla mia entrata. <Dimmi se fa male> disse, annuì e Todoroki introdusse entrambe le dita all'interno della mia intimità. Iniziai ad ansimare, provando un piacere misto al dolore; Il principe iniziò a muovere le dita e io ansimai senza ritegno. Cercai di portagli le mani al collo, per sentirlo ancora più vicino a me, ma mi bloccò prendendomi entrambe le mani e bloccandomele sopra la testa. Dopo qualche minuto tolse le sue dita da me, facendomi sentire vuoto e impaziente, sapendo cosa sarebbe accaduto in seguito. Lo guardai interrogativo per qualche secondo, il bicolore non accennava a muoversi, <A-aah~ S-Sire?> chiesi titubante. Todoroki sorrise avvicinandosi al mio collo, potevo sentire il suo fiato caldo e mi faceva eccitare, <Midoriya, sei bellissimo così> disse. Annuì non capendo dove volesse arrivare, <Ma sei troppo impaziente, dovrò punirti per questo~> disse. Non capì che tipo di punizione intendesse, finchè non iniziò a torturare il mio membro, facendomi sussultare di lussuria. <A-ahh~! S-Sire la prego~!> ansimai. Ormai ero al culmine e il bicolore non accennava a fermarsi, <S-Sire~ hmm, s-sto per-> venni interrotto dal principe che si fermò di colpo. Mi sentivo insoddisfatto, avevo quasi raggiunto il culmine, lo volevo, volevo sentire Todoroki dentro di me, volevo sentirlo riempirmi completamente, lo bramavo terribilmente. <S-Sire, la prego> supplicai, <Farò tutto quello che vuole> dissi implorandolo di farmi venire. Todoroki sorrise, <Sei proprio una puttanella Midoriya~> disse, prendendomi le coscie e aprendomi completamente le gambe. Poi, finalmente, entrò in una botta sola dentro di me facendomi urlare di dolore e piacere; Iniziai a lacrimare e ansimare a causa delle forti spinte, finchè il bicolore non toccò un punto preciso della mia prostata, facendomi urlare e facendomi dimenticare del dolore di poco prima. Continuò a colpire quel punto, entrambi ansimammo per tutto il processo, <S-Sire, sto per...A-ahh~> dissi, <Anche io Midoriya, vieni per me~> disse. Poi con un'ultima spinta venimmo insieme: Io sul mio petto e il principe dentro di me. 

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