Cap. 12

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Pov. Izuku

Ero andato a fondo; Troppo a fondo, ma lo avevo convinto. Non sembrò preoccuparsi di avere un' erezione, piuttosto mi passò una mano dietro la schiena posandola sulla mia vita e mi portò alla cella dove era tenuto Todoroki. Avevo prestato particolare attenzione alla strada e i dettagli particolari di ogni corridoio in pietra che attraversavamo, sperando di ricordare tutto e poter tornare da Todoroki in futuro. Una volta arrivati di fronte a una grande porta in metallo, con solo un rettangolino sul fondo per poter passare il cibo, mi resi conto di quanto potesse essere messo male il bicolore. La porta della cella non lasciava trasparire nessuna luce e se la stanza era come quella del re, o peggio, Todoroki era al buio e ci sarebbe rimasto finchè non lo avrei tirato fuori di lì. Il biondo aprì la porta ed entrammo: La cella era piccola e, come immaginavo, buia. Todoroki era legato al muro con delle catene, ma i piedi erano liberi fortunatamente; Sarebbe stata una cosa in meno di cui preoccuparmi. Aveva i capelli, nuovamente bicolore, scompigliati e bagnati; Qualcuno lo aveva colpito alla faccia, perchè aveva un livido sulla guancia sinistra; Gli ovvhi erano spenti e i vestiti rovinati, bucati e strappati, gli avevano anche tolto il mantello con cappuccio e le scarpe, quindi aveva i piedi scalzi ed era inerme al suolo. Persi un battito apena lo vidi e corsi da lui, <Shouto!> urlai, non potevo toccarlo, le mie mani erano legate dietro la mia schiena, non potevo aiutarlo, non potevo fare nulla. Avevo gli occhi lucidi, finchè Todoroki non girò la testa verso di me lentamente; Per poco non piansi. <Izuku? Che ci fai qui?> chiese, tornando leggermente lucido. <Sono qui per lei> dissi, <Che le hanno fatto?> chiesi preoccupato, <Non importa> disse distogliendo lo sguardo da me, <Piuttosto, ti avevo detto di non parlarmi così formalmente> disse. Gli diedi ragione ovviamente, ma non era quello il momento adatto, <Shouto, sono qui per dirti una cosa.> dissi, diventando cupo. Il bicolore guardò dietro di me, lanciando uno sguardo al biondo, <Devi dirla anche a lui?> chiese. Scossi la testa e strinsi il labbro voltandomi, <Potresti lasciarci soli per favore?> chiesi; Il biondo sbuffò e fece per uscire, prima che lo bloccai ricordandomi una cosa fondamentale. <Aspetta!> gridai, alzandomi da terra. Il barbaro si voltò e gli corsi incontro mettendomi lateralmente, <Le manette> dissi. Sapevo di rischiare, ma non mi importava; il biondo ci pensò su per qualche secondo, <Ti ricompenserò dopo... ricordi?> dissi spingendo il discorso dalla mia parte. Il ragazzo sbuffò, sconfitto e tirò fuori le chiavi, prendendo le manette e uscendo dalla porta chiudendola a chiave. Mi massaggiai i polsi doloranti, prima di correre da Todoroki e prendergli il volto tra le mani, iniziando a controllarlo da cima a fondo.  <Izuku, sto bene> disse il bicolore; Annuì finendo di controllargli il braccio e tornai seduto composto. Poi iniziai a togliermi le scarpe e i pantaloni, <O-ohi che stai facendo!?> urlò Todoroki rosso in viso. Una volta finito, rimasi in boxer, iniziando a togliere i pantaloni del bicolore; <Izuku non mi sembra il caso!> ripetè Shouto. <Voglio solo scambiarci i vestiti> dissi, infilandogli i miei pantaloni, non completamente puliti ma di sicuro meglio messi dei suoi, per poi passare alle scarpe. <E a che servirebbe?> chiese, mentre iniziavo a mettermi i suoi pantaloni, sgualciti e strappati un pò ovunque. <Non ha uno scopo pratico in realtà> dissi rimettendomi seduto, una volta finito di abbottonare i pantaloni, <Ho pensato che un principe non potesse andare in giro con pantaloni strappati> dissi sorridendo. Todoroki sospirò, <idiota. Smetti di preoccuparti per cose inutili. Non posso andare da nessuna parte> disse. Annuì e tornai serio, <Devo darle degli aggiornamenti...> dissi; <Di nuovo il formale...> scherzò Todoroki, prima di notare il mio volto, <E' qualcosa di grave?> chiese preoccupandosi. Annuì, <Prima, mentre il capo del clan, quel ragazzo che hai visto prima, mi ha portato in camera sua, ha provato a venire a letto con me.> dissi notando Shouto furioso, <COSA!?> urlò, mi intimorì intimandogli di abbassare la voce, <E glielo hai permesso?> chiese. Scossi la testa, facendolo sospirare, <Non mi ha toccato, non ancora, ma non è questa la notizia. La prego di non interrompermi> dissi e vidi il bicolore annuire, già nervoso. Deglutì, <Mentre mi spogliava, ha notato i succhiotti e i morsi lasciati da lei> dissi, vedendolo sorridere vittorioso, <Si è infuriato e mi ha chiesto chi mi avesse toccato prima di lui> dissi, prendo fiato. <E gli hai detto che ero stato io?> chiese, ma non risposi, <Vuole uccidermi vero? Piaci anche a lui e non mi vuole in mezzo> disse tremante, ma scossi la testa. <Allora qual è la brutta notizia?> chiese, <Suo padre... Verrà ucciso stasera stessa.> dissi arrivando al punto. <COSA!? COME, PERCHE'!?> urlò il bicolore impanicato. Deglutì, iniziando a piangere non potendo più fermare le lacrime, <E' colpa mia sire. Ho detto che era stato re Endeavor a toccarmi, ma non me ne pento, perchè la ho protetta e lui è stato felice di sacrificarsi per suo figlio!> urlai tutto d'un fiato. Todoroki era scioccato, strinse i pugni tirandosi in avanti come per colpirmi, ma venne bloccato dalle manette. Era furioso, se non fosse stato legato mi avrebbe picchiato a sangue, era ovvio, ma non arretrai un secondo. <PERCHE'!? PERCHE' LO HAI FATTO!? RINGRAZIA CHE SONO LEGATO A QUESTO FOTTUTO MURO SCHIAVO!> Urlò. Il suo tono, il modo in cui mi aveva chiamato, mi fece male, ma non riuscì a pentirmi. <So bene cosa prova. Ha perso la sua famiglia in pochissimo tempo, è stato catturato dal nemico e ora pensa che io l'abbia tradita, ma non è così.> dissi, lanciandomi addosso a lui e abbracciandolo nonostante tentò di dimenarsi, <Io sono qui, sarò sempre qui per proteggerla. Non importa se vuole ferirmi o addirittura uccidermi, non mi pento di averla salvata!> urlai. Finalmente il bicolore smise di dimenarsi, ma non ebbi il coraggio di guardarlo in faccia; Tremavo e avevo paura non mi volesse più intorno. <Può picchiarmi se vuole smaltire la rabbia. Giuro che non mi difenderò> dissi, ma il bicolore non si mosse; Aspettai qualche secondo, finchè qualcosa non mi bagnò i capelli e vidi che il principe stesse piangendo. <Mi dispiace.. per averti aggredito> disse, mi scostai da lui lentamente negando con la testa, <Ne aveva tutte le ragione sire> dissi. Il silenzio calò nella stanza per minuti interminabili, prima che Todoroki si decidesse a parlare. <Che significa "Ti ricompenserò dopo"?> chiese, riferendosi alla frase detta al biondo poco prima. Abbassai lo sguardo, <Speravo non lo sentisse> dissi, <Non è il caso che si agiti nuovamente sire, la prego di ritirare la sua domanda.> dissi. Il bicolore scosse la testa, <Non lo farò. Rispondi e proverò a restare calmo> disse, in tono apatico. Non parlai per qualche secondo, poi spiegai, <Quel Barbaro ha messo gli occhi su di me.> dissi, <Gli ho promesso che se mi avrebbe lasciato vederla lo avrei ricompensato in seguito...> feci una pausa, <Gli ho anche detto che gli avrei permesso di farmi qualsiasi cosa volesse, a patto che non le facesse del male> sussurrai, ma abbastanza alto affinchè il bicolore potesse sentire. Lo vidi stringere i pugni, nuovamente irritato, ma non urlò o si mosse dalla sua posizione. <Quindi ti sei venduto per proteggermi...> disse, annuì imbarazzato ma orgoglioso, facendo sospirare il principe. <Non so se arrabbiarmi o ringraziarti.>disse facendomi tirare un sospiro di sollievo, <Sei un idiota Izuku> disse sorridendo, e gli sorrisi di rimando. <Sono felice di essere il suo idiota sire> scherzai, ed entrambi scoppiamo a ridere, prima che una testa bionda fece capolino nella stanza, interrompendo il nostro momento. 

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