Cap. 27

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Pov.Deku

Mi svegliai la mattina dopo, stanco con un mal di testa fortissimo e gli occhi gonfi dal pianto. Mi alzai dal letto, facendo scrocchiare la schiena intorpidita dalla dormita su quel letto durissimo, per poi andare in cucina e prendere una delle pere avanzate da ieri. Una volta finita, realizzai che dovevo cercare qualcosa per sfamare il drago, che di sicuro non si sarebbe accontentato soltanto di un pò di frutta. 

Mi rimisi la mantella e ripresi lo zaino per mettere il cibo, avviandomi alla porta, ma prima che potessi aprirla si sentì bussare dall' altra estremità. Sarà il drago che mi chiama per mangiare? Mi avvicinai alla finestra di soppiatto, per controllare da dietro la tenda chi avesse bussato. 

Spalancai gli occhi alla vista di Bob e Mirio, i miei ex rapitori. Mi nascosi dietro la porta, tremante alla vista dei due, prima di sentire bussare nuovamente. Ero nel panico, un arma, mi serviva un arma. Corsi verso la cucina, mettendo a soqquadro l' intera casa prima di trovare un coltello da cucina; Non era buono, ma meglio di niente.   

Dovevo uscire di lì... Avevano già preso il drago rosso? E quello giallo dov'era? E da dove potevo uscire?

I miei pensieri vennero interrotti dalla porta, ma non dal bussare alla porta, perchè essa era volata dall' altra parte della stanza, riempiendo tutto di polvere e quasi facendo crollare la casa. Urlai spaventato alla vista della porta distrutta sul muro, prima di portare la mia attenzione ai due uomini armati di fronte a me. Entrambi avevano delle spade, un pugnale e due enormi draghi, mentre io ero da solo con un coltello da cucina. 

Cosa avrei potuto fare? Preparare una zuppa? Ma col cavolo che mi sarei arreso così. Preparai il coltello mettendomi in posizione di attacco, mentre i due mi imitarono ghignando. <Facciamola finita> disse Bob; Deglutì. prima di attaccare. 

Mi stagliai su di lui, parando la sua spada con il coltello; Sapevo di non poterla fermare, ma potevo cambiarne la traiettoria ed evitare di morire prima di riuscire a scappare da lì. Continuai a parare gli affondi di Bob fino allo sfinimento; Ero debole e stanco, mi aveva colpito diverse volte, ma per fortuna non in punti vitali. 

Parai nuovamente il suo corpo, tirandolo verso di me e sbilanciandolo, mi liberai per colpirlo alla schiena ma mi bloccai sentendo un dolore lancinante alla pancia. Abbassai lo sguardo, vedendo una spada uscirmi dalla pancia trapassandomi da parte a parte: Mirio mi aveva colpito da dietro. 

Presi la lama con la mano libera, spingendola fuori e piangendo per il dolore. Urlai leggermente, ma riuscì ad allontanarmi poggiandomi al muro della casa; Respiravo affannosamente, la testa mi girava come una trottola e la vista era annebbiata, ma non lasciai mai la presa sul coltello.   

<Arrenditi e ti cureremo le ferite> disse Mirio, con un leggero tono di preoccupazione, ma non mi lasciai ingannare dalle sue parole. <Piuttosto la morte> dissi, anche se non lo pensavo davvero. Ero terrorizzato all' idea di morire e lasciarmi tutto alle spalle, lasciando Todoroki e Bakugou da soli, sapendo che si sarebbero amati a vicenda senza di me. 

Sono egoista... Ma non morirò oggi e non qui. 

Strinsi la presa sul coltello, attaccando Mirio che si difese dal mio colpo cadendo su Bob.  Approfittai dell' occasione per uscire dalla casa, ma non andai lontano; La ferita mi procurava un male atroce e mi accasciai a terra nonostante fossi ancora cosciente e potessi continuare a scappare. Sputai sangue, macchiando di rosso l' erba a cui cercavo disperatamente di attaccarmi per andare avanti, ma l' unica cosa che ottenni furono dei fili d' erba strappati. 

Sentì i passi dei due e mi voltai a vedere i loro volti sorridenti. Pensai fosse la fine, ma a un tratto i due si immobilizzarono sul posto spaventati; Non capì immediatamente per quale motivo, finchè un forte vento mi fece rabbrividire. Mi voltai vedendo dei draghi, tanti draghi, circa 20, che uno dopo l' altro atterravano nella piazzola d' erba intorno alla casa. 

Provai a scostarmi, ma un drago bianco si fermò accanto a me, avvicinando il suo volto al mio. I due uomini erano ancora terrorizzati, ma non gli prestai molta attenzione. Quando il drago bianco si allontanò da me, due figure familiari mi si avvicinarono più seri che mai: 

Bakugou e Todoroki mi avevano trovato.   

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