Cap. 28

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Pov.Deku

Bakugou e Todoroki mi avevano trovato. 

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Avevamo entrambi uno sguardo minaccioso, ma non era rivolto a me. Guardavano i due uomini dietro di me, ormai circondati da draghi di diversi colori. 

<Prendeteli e portateli nelle segrete> ordinò il biondo. Per poco non mi strozzai nuovamente col sangue per parlare, <Non fategli male> dissi, con voce rotta dal mio tentativo di non sputare sangue. Todoroki si avvicinò a me, tenendomi la testa e alzandomi la camicia e il gilet per vedere la ferita. 

Avevo un buco nella pancia che mi stava facendo morire dissanguato... bene. Todoroki mi tolse il gilet, aprendo la camicia bianca e dopo aver rotto il mio giacchetto verde, lo legò attorno alla mia pancia facendo pressione per non far uscire troppo sangue. Ogni tanto mi strozzavo con il sangue in bocca, ma mi sentivo sempre più debole quindi non ci davo molto peso. 

<Eh, di solito è il principe a strapparsi la maglia per bendare la ferita> dissi, sdrammatizzando sulla situazione. <Beh, non c'è una principessa da salvare> disse sorridendo, nonostante si vedesse fosse preoccupato per la ferita. <Solo un principe> disse il biondo, raggiungendoci. 

Iniziavo a sentire i suoni più bassi; Sorrisi leggermente respirando a fatica. <Allora salvate questo principe> dissi sorridendo, prima di svenire nella braccia di Todoroki. 

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Aprì lentamente gli occhi, sbattendo le palpebre ripetutamente; Mi sentivo uno schifo. Mi alzai a fatica, con le ossa intorpidite che scricchiolavano e il dolore al petto nudo se non per le bende che lo ricoprivano. Ero in una stanza bianca, un' infermeria probabilmente, e una puzza di medicinali e sangue mi invase le narici appena me ne resi conto. 

Indossavo solamente dei jeans grigi puliti e dei calzini, ma mi alzai in piedi comunque, deciso ad allontanarmi da quella puzza. Nella stanza non c' era nessuno, ma appena uscito mi ricordai di Todoroki e Bakugou e di come mi avessero riportato indietro.  Mi arresi all' idea di potermi allontanare da loro, così uscì dal castello per prendere dell' aria fresca, sedendomi all' ombra del solito grande albero. 

Respirai lentamente, godendomi l' aria fresca  della sera. Chissà quanto avevo dormito, ore o giorni? Non è cambiato niente, mi sento solo stanco. Chiusi gli occhi, prima di sentire dei passi venire verso di me. Per qualche ragione sapevo bene a chi appartenessero quei passi. 

I due si sedettero a terra, ognuno per lato. Per qualche secondo, forse minuti, nessuno disse nulla e il silenzio iniziava ad essere imbarazzante. Anche se sapevo che era tutta colpa mia, speravo non me lo venissero a dire in faccia; Mi sentivo abbastanza stupido già da solo, non avevo davvero voglia di ascoltare la loro ramanzina, anche perchè sapevo bene che non avrei potuto lasciarli ormai, ogni posto in cui andavo, non era abbastanza sicuro per tenermi lontano da loro. 

<Che ci fai qui?> chiese Todoroki, rompendo il silenzio, <Non ti sei ancora ripreso> concluse. Sorrisi, <L' infermeria puzza> dissi, mettendomi seduto bene. <Perchè te ne sei andato?> chiese nuovamente il bicolore, <Non è che abbia voglia di spiegarlo> risposi; in realtà mi sentivo semplicemente stupido a dire la verità e il mio orgoglio la rendeva difficile. <Beh non provarci mai più idiota> mi rimproverò Bakugou. 

Risi al suo commento, <Mi cercherete nuovamente se ci riprovassi?> chiesi. I due si scambiarono un' occhiata complice, prima di abbracciarmi; <Ovvio> dissero all' unisono. Sorrisi felice, realizzando che forse non avevo bisogno di allontanarmi da loro, per rendere i due felici. 

<Pensavo di essere di troppo> ammisi, <Beh sei un idota> rispose il biondo. Risi e li abbracciai, cosa che ricambiarono, rimanendo così per minuti a goderci il momento. <Izuku... Io ti amo ok?> disse il bicolore all' improvviso, lasciandomi senza parole. Lo guardai scioccato, ma era terribilmente serio; <Non allontanarti più da me> disse, <Non lasciarmi più solo> concluse, stringendosi di più a me. Potevo sentirlo tremare leggermente, il contatto con la sua pelle, le sue parole e i suoi sentimenti, mi resero terribilmente felice, più di quanto immaginassi: Mi sentivo amato. 

<Va bene> dissi, accarezzandogli la testa. <Mi sento escluso> disse il biondo guardandoci male: Quel ragazzo sapeva rovinare i momenti da film terribilmente bene. Si avvicinò anche lui e iniziai ad accarezzare la testa anche a lui, sorridendo. Finalmente sentivo di essere felice e amato, da due ragazzi che ricambiavano i miei sentimenti: Non li avrei lasciati mai più. 




Due anni dopo: 18 Anni                                                Regno dei Mutaforma ore 10:00

Pov.Izuku

Il nervoso mi stava uccidendo, ero così felice. Indossavo una specie di top rosso con un giacchettino e dei guanti, i pantaloni a vita bassa lasciavano scoperta la pancia per il rituale. Todoroki era senza maglia e con i miei stessi pantaloni, simili a quelli che indossava di solito Kacchan e degli stivali. Entrambi eravamo di fronte al popolo dei mutaforma, su un piccolo palchetto rialzato accanto a un altare. 

Kacchan stava facendo un discorso da 20 minuti, ma ero troppo nervoso per ascoltare o capirci qualcosa. Io e Todoroki sorridevamo e ci tenevamo per mano, tremavo dall' emozione. poi d' un tratto, il discorso si fermò e caddè un silenzio tombale. Il biondo si avvicinò all' altare, togliendo il panno bianco da sopra di esso; Al suo interno, vi era una porpora rossa apposita per i disegni usati da questo popolo. Il primo ad avvicinarsi fui io; Avevo le mani dietro la schiena, cercando di trattenere il rossore e di calmarmi, mentre Kacchan si concentrava a far venire al meglio il disegno sulla mia pancia. Dopo qualche secondo finì e passò a Todoroki. 

Finiti entrambi i disegni, posò il pennello e si mise al centro fra me e Todoroki, mostrando a tutti i disegni e facendo urlare la folla all' impazzata. Sorridemmo felici appena una valanga di petali di fiori diversi ci caddero a dosso, per commemorare l' evento, per commemorare il nostro matrimonio. 

La festa andò avanti tutto il giorno, fino a tarda sera, quando ognuno tornò nella propria stanza lasciandoci la privacy necessaria per consumare il matrimonio. 


Questa era la mia storia, la storia di uno schiavo che si è liberato delle sue catene trovando l' amore. La storia di qualcuno che ha dimostrato che le sorprese sono dietro l'angolo e bisogna saperle cogliere. Spero che la storia vi sia piaciuta ^-^

P.S.     Lascio a voi immaginare cosa sia successo tutta la notte .\\\\\\. 


_Angolo Autrice_

Questa è la fine della storia che spero vi sia piaciuta!

Se fosse interessati ad altre storie vi invito a leggere "Mermaid" e "The rise of a villain" sempre sul mio profilo :P

Ringrazio tutti i lettori che mi hanno supportata :)

LoyalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora