Cap. 18

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Pov.Deku

Eravamo ancora bagnati e con i costumi altrettanto fradici addosso, ma nessuno in quella sala sembrò preoccuparsene. Non volevo bagnare la sedia ma Bakugou mi disse che non importava e si sdraiò a capotavola nuovamente. Mi sedetti anche io, stavolta alla sua destra e mi chiusi in me stesso, provando a bagnare la sedia il meno possibile. Ci servirono e iniziammo a mangiare, molto più rumorosamente dell'altra volta; Quei ragazzi mi avrebbero fatto uscire matto, ma dovevo ingraziarmeli il più possibile. Finimmo di mangiare, per poi tornare in stanza a cambiarci; Ovviamente indossammo gli stessi abiti di prima e decisi che me ne sarei preso cura, evitando di sporcarli o romperli. Il biondo era uscito da qualche minuto, lasciandomi in stanza da solo, (cosa che ovviamente non durò a lungo). Uscì dalla stanza, percorrendo la via verso il giardino, per poi oltrepassare la piscina, studiando il buco nella recinzione visto poco prima. Non era molto grande, forse era stato causato da una lepre, ma potevo rimediare. Presi il lato dei fili di ferro, per poi allargarli lentamente: Erano duri e affilati, continuavo a graffiarmi, ma riuscì comunque ad allargare il buco di qualche centimetro. Provai a passare, ma senza successo; La testa ci passava, ma il buco era troppo stretto per le spalle e mi graffiai anche quelle, tornando indietro. Ripresi nuovamente ad allargarlo, per poi provare di nuovo. Questa volta mi bloccai sul sedere e mi morsi il labbro dalla frustazione; Uscì completamente, graffiandomi il sedere e facendo leva con le gambe arrivai fuori. Ripresi ad allargare il buco un ultima volta, lateralmente, per poi ripassarci di nuovo rientrando nel castello. Finalmente avevo raggiunto il mio obiettivo, quindi mi avvicinai a una siepe lì vicino e cominciai a staccare le foglie, raggruppandole lì accanto. Una volta appurato fossero abbastanza, le presi tute attaccandole alla recinzione attraverso i fili, per poi buttare le foglie rimaste lì sopra coprendo il buco. Mi alzai, iniziando a correre verso il castello, dritto nella stanza del biondo, per poi entrare chiudendo la porta e tornando accanto alla finestra. Avevo il fiatone e il petto mi faceva male, ma mi sdraiai sulla rientranza della finestra, guardando fuori e provando a calmarmi; Cosa che mi riuscì poco prima di sentire la serratura e girarmi per vedere la porta spalancata e un biondo familiare. Mi alzai affiancandolo appena lo vidi buttarsi sul letto sospirando, per poi posarsi un braccio in fronte. Salì a gattoni sul letto, poggiandomi sui gomiti e sdraiandomi vicino a lui, <Va tutto bene?> chiesi. Ovviamente scosse la testa, togliendo il braccio dalla fronte e girandosi verso di me; <Dove sei stato?> chiesi per cambiare discorso, <Da Todoroki> rispose. Mi pietrificai; Cosa gli aveva detto? Cosa avevano fatto? <E...Cosa è successo?> chiesi nervoso. Il biondo non rispose, prendendomi per la ascelle, come fossi un gatto e posandomi sopra di lui. <Se scoprissi che tuo padre ha fatto quello che ha fatto involontariamete o non sapendolo. Cosa faresti se fosse ancora vivo?> chiese, lasciandomi senza parole. La conversazione caddè in un silenzio imbarazzante, prima che sospirai decidendomi a rispondere, <Non si può fare quello che ha fatto senza saperlo> risposi. Non disse niente, non sapevo nemmeno se la mia risposta fosse giusta o se lo aiutasse. <Todoroki e io abbiamo parlato... E ho capito un pò di cose, anche se non so se crederci.> ammise. <Che tipo di cose?> chiesi curioso, <Non so se dovrei parlartene> disse. <Vuoi avere dei segreti con la tua regina ancora prima del matrimonio? Mi chiedo se dovremmo sposarci veramente.> sorrisi schernendolo, ovviamente scherzando provando a tagliare la tensione, ma il biondo non lo capì. Si ammutolì, completamente spiazzato e imbarazzato dalla mia risposta; <Ecco... Vuoi parlarmene?> chiesi nuovamente, e lui si riprese, tornando cupo. <Quando ero piccolo, i Todoroki vennero a farci visita. Io e il bicolore ci separammo dal gruppo andando a giocare in giardino e poco dopo vidi il palazzo in fiamme.> disse, <Tutto era completamente distrutto e io mi sono salvato per miracolo, nascondendomi dalle guardie. La mia famiglia, i servi e il palazzo non hanno avuto la mia stessa fortuna.> continuò. <Da quel momento, giurai che mi sarei vendicato sulla famiglia Todoroki, ma Shouto... Non so come ho fatto a innamorarmi di Shouto e mi odio per questo, non posso riuscire ad ucciderlo.> ammise, sull'orlo delle lacrime. Per poco non piansi anche io, <Ero convinto Shouto avesse il compito di distrarmi per far agire suo padre indisturbato... Ma quando stavamo parlando mi ha detto che non ne sapeva niente.> concluse, <Ora... A chi dovrei credere?> chiese guardandomi, con occhi lucidi. Non ero un tipo molto sentimentale, non sapevo bene cosa dire in queste situazioni, <Non lo so> ammisi, <Non posso immischiarmi in queste cose, perchè sai meglio di me che darei ragione a Todoroki> dissi, <Ma... Se lo ami davvero, non dovresti credere a lui?> chiesi, <In fondo, se fosse vero... Suo padre ha ucciso i tuoi genitori e lui non ne sapeva nulla, ma tu ti sei vendicato su suo padre giusto? Allora cosa ti ferma dal credergli?> chiesi. Il biondo non disse nulla per qualche minuto e la conversazione finì lì; Entrambi ci sdraiammo sul letto, uno accanto all'altro, guardando il soffitto della stanza. Volevo dire qualcosa per tirarlo su di morale, ma cosa? Questa era una cosa più grande di me, quindi dovevano risolversela da soli. L'unica cosa di cui dovevo occuparmi ora, era fare in modo che Todoroki non si innamorasse di Bakugou, perchè nel caso fosse successa una cosa del genere, non ce ne saremmo mai andati da lì. <Penso dovresti lasciare libero Todoroki> dissi, <E perchè dovrei?> chiese il biondo, girandosi verso il centro del letto, cosa che imitai. Eravamo faccia a faccia, mi presi qualche secondo per perdermi nei suoi occhi rubino, prima di rinsavire. <Se vuoi conquistare Todoroki, non penso tu possa riuscirci tenendolo rinchiuso.> risposi. Bakugou ci pensò su qualche secondo, <Non sono sicuro di piacergli, potrebbe utilizzare la cosa a suo vantaggio> disse; Per qualche secondo cercai disperatamente una scusa da inventarmi, ma la mia mente era vuota e avevo completamente perso la mia immaginazione. <E' difficile fidarsi delle persone eh?> chiesi alla fine, quasi automaticamente, non realizzando pienamente ciò che avevo detto. <Immagino di si> disse, concludendo definitamente la nostra conversazione. Passarono sei giorni dalla nostra ultima chiacchierata e nuovi fatti erano accaduti.

Per prima cosa, avevo imparato a conoscere il biondo, cosa che ovviamente funzionava anche in viceversa. Parlavamo molto, leggevamo insieme e facevamo passeggiate sotto il sole. Era come stare con Todoroki, ma non mi aveva mai toccato rispettando la sua promessa; Parlando del bicolore, non lo vedevo da molti giorni. Il biondo mi impediva di vederlo, mettendo delle guardie di fronte alle prigioni per assicurarmi non lo vedessi di nascosto; Inoltre, aveva smesso di aggiornarmi sugli argomenti di cui parlavano insieme e mi preoccupavo sempre di più per cosa sarebbe accaduto. In questi giorni, continuai a studiare il castello e a preparare le nostre vie di fuga; Nessuno sospettava di me, o almeno credevo, e se mi vedevano in giro mi salutavano sorridendo e io ricambiavo. Mi ero ambientato, era piacevole stare lì ma non volevo che Todoroki pensasse che lo tradissi, per questo ero pronto a farlo fuggire verso il regno delle Amazzoni. La situazione non sembrava intenzionata a cambiare, fino ad oggi.

Indossavo ancora il solito abito rosso, ormai mi ci ero quasi affezionato; Ero in giardino, a leggere un libro marrone, con la scritta in oro "Mutaforma" , all' ombra di un grande albero dalle foglie verdi. Ero completamente perso nella lettura, per questo quando qualcuno mi toccò la spalla leggermente, sussultai lasciando cadere il libro tra le mie gambe. Mi voltai di scatto vedendo Bakugou ridere alla mia destra, per poi allungarmi la mano aspettando mi aggrappassi ad essa. <Ho una sopresa per te> disse, così attratto dalle sue parole, presi la mano e mi trascinò dalla parte opposta del giardino. Superammo le siepi, passammo attraverso la stradina di rocce bianche, fino ad arrivare a una radura di alberi (Ancora nelle mura del castello). Bakugou si avvicinò a un salice piangente, per poi raggrupparne le foglie creando un passaggio e facendomi segno di passare. Eseguì l'ordine e mi ritrovai di fronte a un laghetto, per metà illuminato dal sole e per metà oscurato dall'ombra degli alberi. Nel laghetto vi erano dei pesci rossi e d'orati, con al lato una grande roccia piatta all'ombra su cui era possibile sedersi. Il paesaggio non mancava di fiori e vegetazione, era incantevole, troppo bello per descriverlo a parole. <E' bellissimo> dissi, avvicinandomi alla superficie del lago, sfiorando l'acqua con le dita. <Lo so, ma non è questa la sorpresa> disse il biondo da dietro di me; Mi voltai, vedendolo a braccia conserte ancora vicino all'albero e mi avvicinai a lui nuovamente. Spostò di nuovo ed entrò un ragazzo dai capelli bicolore, che mai avrei pensato di rivedere nuovamente. Un misto di panico, ammirazione, imbarazzo e felicità mi avvolse, lasciandomi immobile e impossibilitandomi a muovermi. < Beh? Non sei felice di rivedermi Midoriya?> chiese Todoroki sorridendo, mi risvegliai dai miei pensieri, con il cuore che mi batteva forte nel petto e sorrisi. <Certo che sono felice> sospirai avvicinandomi a lui e abbracciandolo, portandogli le mani al collo. <Mi sei mancato> sussurrai con la voce rotta dai miei tentativi di cacciare indietro le lacrime; <Sei diventato emotivo. Se sapevo ti servissero 10 giorni qui per raggiungere questo risultato mi sarei fatto rapire molto prima.> ammise il bicolore ridendo, beccandosi un'occhiataccia da me, che mi staccai dall'abbraccio. <Non sei divertente> dissi, facendolo sorridere. Mi voltai verso il biondo, dietro di me, <Pensavo non ti fidassi> dissi, lui sospirò, <Lasciamo perdere và.> disse, sdraiandosi all'ombra. Todoroki lo raggiunse e lo seguì in silenzio; Il bicolore sembrava più umano, faceva dei sorrisi sinceri ed era... Felice. Che fosse colpa del biondo questo cambiamento? Se fosse veramente così, come potevo separarli? In fondo, era sin da bambini che si amavano, se prima a separarli era stata una guerra, ora sarei stato l'unico da incolpare. Quei due erano felici, si vedeva, non avevano più bisogno di me; Allora perchè restare al fianco di Todoroki? Bakugou era più forte di me, aveva un'armata pronta a proteggerlo e dei poteri spaventosi, io non avevo nulla. Non ero alla sua altezza, ero inutile.

<Midoriya?> mi richiamò la voce di Todoroki, svegliandomi dai miei pensieri e attirando la mia attenzione. Eravamo tutti e tre sdraiati all'ombra, con il bicolore al centro e il biondo sulla sinistra; Entrambi mi guardavano confusi. <Hmm?> chiesi, <Stai bene?> chiese il biondo e io annuì senza pensarci. <Perchè chiedete?> chiesi nuovamente, <Perchè avevi di nuovo lo sguardo di quando ti ho incontrato la prima volta.> concluse il bicolore. 

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