Cap. 10

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Pov. Bakugou

Quando il broccolo si fece avanti per coprire il principe, per poco non scoppiai a ridergli in faccia. Pensava davvero che non sapessi chi fosse? Me l'ero studiata bene, sapevo tutto sui loro ruoli, ma decisi di lasciar correre e reggere il gioco perchè il broccolo mi attraeva. Era bello, intelligente e forte; Tutte qualità che il mio partner doveva avere. Ma ovviamente non sarebbe stato facile portarlo via a Todoroki; Quel bastardo lo aveva stregato per bene, gli era completamente fedele e lo sfruttava come meglio voleva. La cosa mi irritava e non poco. Portai il broccolo al castello con me, portandolo della mia stanza e godendomi il suo volto spaventato per un bel pò, era davvero bello e presto lo avrei reso mio. Potevo giocarmi la carta Todoroki, quindi non avrebbe disubbidito ai miei ordini; Ero così preso da lui che non resistetti a gettarlo sul letto e avvicinarmi a lui.

<Allora cosa vuoi da lui?> chiese. Scoppiai a ridere, era intelligente si, ma proprio ottuso. <Non è ovvio?> chiesi godendomi la confusione nel suo sguardo, <Voglio che Shouto sia mio> dissi. Lui impallidì di colpo non aspettandosi la mia risposta; Ed era vero: Io volevo Todoroki, era bello e intelligente, mi è piaciuto subito quando avevamo 13 anni. Ma sapere che mi aveva usato e tradito, non volevo perdonarlo, giurai che lo avrei preso come schiavo e deluso al punto in cui lui aveva deluso me. <Non ti basto io?> la voce del broccolo mi risvegliò dai miei pensieri. Era rosso, con gli occhi lucidi e tramava, ma riusciva comunque a reggere i nostri sguardi. <Puoi usare me, puoi farmi quello che vuoi, ma ti prego di lasciare in pace Todoroki.> disse con la voce rotta. Sorrisi arrossendo impercettibilmente, mi piaceva, eccome se mi piaceva. Il suo carattere, il suo corpo, la sua voce, mi piaceva tutto di lui. <Va bene allora. Da adesso sarai mio schiavo, mi giurerai fedeltà assoluta e se non farai quello che dico io, farò del male al principe.> dissi. Il broccolo era titubante, ma poi annuì e sorrisi. <Bene~>dissi avvicinandomi a lui e baciandolo. Deku non si ritrasse, era rigido ma mi assecondò e la cosa mi parve strana. Infilai la mia lingua nella sua bocca iniziando a giocare con le nostre lingue, mentre iniziai a togliergli la giacca lentamente e sbottonare la camicia, lasciando intravedere il suo petto, poco muscoloso e magro. Più lo guardavo e più mi sembrava strano però; Mi staccai dal bacio togliendogli gli ultimi vestiti rimasti e lasciandolo in intimo: Il broccolo era leggermente rosso e... pieno di succhiotti e segni di morsi...

Mi irrigidì, sentendo un moto di rabbia improvviso e lo tirai per i capelli facendolo urlare, <Chi ti ha toccato prima di me?> chiesi cercando di contenere la rabbia. Possibile che Todoroki, quell'apatico di merda a cui non interessa niente e nessuno, lo abbia toccato in quel modo?

Il broccolo non rispose guardandomi negli occhi tremando, così mi vidi costretto a mettergli una mano sul collo iniziando a fare una leggera pressione. Deku tossì, diventando sempre più rosso, finché non iniziò gracchiare qualcosa, <T-Todo> disse. Gli lasciai il collo permettendogli di respirare, <Il principe?> chiesi furioso; Stavolta lo avrei ucciso davvero, fanculo la vendetta, fanculo l'umiliazione, lo avrei ucciso di fronte al mio popolo e i superstiti del suo. Iniziai a pensare ai vari modi per ucciderlo, finché il verdino non scosse la testa, facendomi tornare lucido. <Allora chi? Qualcuno della sua famiglia?> chiesi. Lui annuì titubante e mi guardò con gli occhi lucidi, <taglia corto> dissi, <Chi è stato?> chiesi nuovamente. Lui tremò e strinse i denti sul labbro, <E' stato...> deglutì facendo una pausa, <Il re> disse infine. Il re? Enji Todoroki? Quello schifoso pervertito...

<T-Ti prego> mi riprese il broccolo, <Non fargli del male, è l'unica famiglia rimasta a Shouto> disse piangendo. Mi addolcì a quello sguardo e lo alzai facendo attenzione alle manette, stringendolo a me mentre singhiozzava leggermente. <Mi dispiace broccolo...> dissi, facendo una pausa, <Non sono la fata madrina> dissi, lasciandolo sul letto e alzandomi. Mi sistemai i vestiti iniziando a camminare verso la porta, <Aspetta!> mi fermai sentendo il broccolo urlare e mi voltai una volta sentito un forte tonfo. Deku era caduto a terra e con le mani legate dietro la schiena si stava trascinando verso di me, <Ti prego non fare niente!> urlò, ma non lo ascoltai. Lo rivestì, lo presi in braccio, tirandomelo su una spalla e uscì dalla porta, attraversando il corridoio, scendendo le scale e aprendo la porta che conduceva alle segrete. Deku continuò a supplicarmi per tutto il tempo, finchè non si irrigidì ammutolendosi una volta di fronte alla cella del re. Aprì la porta, facendo scendere Deku e il re ci guardò sorpreso, <S-sire> balbettò Deku dandomi uno scossone e buttandosi a terra inchinandosi. <Midoriya, che ci fai con lui? Dov'è mio figlio!?> urlò il re. <Tuo figlio è in una cella dalla parte opposta alla tua, vecchio> dissi. Il re mi guardò sorpreso, come se volesse uccidermi, <Lascialo stare!> urlò. Lo guardai furioso prendendo Deku per una spalla e buttandolo a terra dietro di me. <Lo hai toccato vecchio schifoso?> dissi indicando il verdino. Il re strabuzzò gli occhi spostando lo sguardo da me al verdino, <Cos-> si bloccò di colpo, non capì il perchè ma strinse i denti e abbassò la testa, solo per rialzarla poco dopo con uno sguardo beffardo. <E cosa mi farai se dico di si?> disse; Strinsi i denti irritato come non mai, <Guardie!> urlai aspettando che due guardie si precipitassero da me, <Prendetelo e dite al Boja di prepararsi> Ordinai. Vidi Deku abbassare lo sguardo, piangendo e il re sorridergli, <Proteggi mio figlio Midoriya> sussurrò, prima di essere portato via.


Endeavor Ova

Ero nella mia cella, pensando alle mie azioni e a mio figlio. Non avevo previsto che Shouto scappasse, ma devo ringraziare lo abbia fatto, perchè in questo modo è l'unico che si è salvato. Avevo visto mia moglie morire di fronte ai miei occhi, morire per proteggere i nostri due figli ormai intrappolati nel ghiaccio. L'unico sopravvissuto di quella strage ero io, quei barbari avevano distrutto il mio regno e la mia famiglia, spero che Shouto sia stato ragionevole e ora sia nel regno delle Amazzoni.

A interrompere i miei pensieri fu la serratura della cella e la porta si aprì facendo entrare un barbaro e il servo di mio figlio. Li guardai non capendo cosa ci facessero insieme, era lui il traditore? Ma allora dov'era mio figlio?

<S-sire> disse inchinandosi, <Midoriya, che ci fai con lui? Dov'è mio figlio!?> urlai. <Tuo figlio è in una cella dalla parte opposta alla tua, vecchio> disse il barbaro, facendomi sobbalzare. Avevano preso Shouto, l'unico che credevo si fosse salvato, in realtà era intrappolato come me. Mi cadde il mondo addosso, non ero stato abbastanza forte da proteggere la mia famiglia e il mio regno, che razza di re ero? Vidi il barbaro e lo guardai male, era tutta colpa sua. <Lascialo stare!> urlai. Il biondo mi guardò male di rimando, spostando il servo dietro di lui e indicandolo, <Lo hai toccato vecchio schifoso!?> urlò. Strabuzzai gli occhi sorpreso; Che intendeva? Come osava insinuare che avevo stuprato un servo tradendo mia moglie?

<Cos-> iniziai a dire, ma venni interrotto dallo sguardo implorante del verdino a terra. Aveva gli occhi lucidi e serrava i denti cercando di non piangere, fu in quel momento che capì la relazione tra mio figlio e quel servo. Non ero arrabbiato, lui aveva protetto mio figlio e lo stava ancora facendo; Stava sacrificando la mia vita, la vita del re, per eseguire il mio ordine. Sospirai calmandomi, decidendo di reggere il gioco per salvare lui e Shouto, <E cosa mi farai se dico di si?> dissi sfidandolo e notando il suo sguardo furioso, capì che mio figlio e quel barbaro si stavano contendendo quel ragazzo. <Guardie!> urlò il biondo; Subito due guardie entrarono nella cella inchinandosi, <Prendetelo e dite al Boja di preparsi> disse e le guardie eseguirono. Mi tirarono su, legandomi le mani dietro la schiena esattamente come Midoriya e iniziarono a portarmi via; Prima che potessero chiudere la porta però, vidi il broccolo sentirsi in colpa e gli sorrisi, <Proteggi mio figlio Midoriya> dissi, prima di venire portato via. 

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