Cap. 16

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Pov.Deku

La prima cosa che mi passò di mente appena vidi i tizi al tavolo fu, "Che idoti", ma evitai di esprimermi per motivi abbastanza ovvi. Era già imbarazzante stare lì a sentirli parlare dei miei vestiti, ma arrivando a parlare di un matrimonio futuro di cui non sapevo niente mi pietrificai completamente. Quando il biondo disse che in un futuro sarebbe accaduto sicuramente, non ci vidi più; Non potevo fingere così a lungo, dovevo andare via di lì, ma come avrei fatto con Todoroki? Dovevo trovare un modo per farlo scappare anche se io avrei fatto da diversivo.

Quando il biondo disse che potevo vedere Todoroki sapevo bene ci fosse qualcosa sotto, ma non mi importava. "Pikachu", che scoprì chiamarsi Denki, mi accompagnò e mi aspettò fuori dalla cella del bicolore. Appena entrato mi precipitai a svegliarlo, essendo ancora dormiente per il buio; <Todoroki? Sveglia> dissi scuotendolo leggermente. Appena aprì gli occhi ci mise qualche secondo a capire in che situazione fosse, <Midoriya? Come sei vestito?> chiese arrossendo, scossi la testa. <Lascia perdere> dissi stanco, <Non so manco da dove li abbia tirati fuori questi vestiti, ma sono normali qui a quanto pare.> dissi. Todoroki rise, <Beh, direi che se tornassimo al mio regno ti farei vestire così ogni giorno> disse, facendomi arrossire. <Non ci tengo> risposi, avvicinandomi al suo orecchio, <Ho un piano per uscire di qui, non è sicuro funzioni ma non so che altro inventarmi.> sussurrai, <Qui fuori c'è una guardia, quindi parla piano> conclusi avvisandolo. Lui annuì e io sospirai preparandomi psicologicamente a quello che stavo per dire. <Farò la puttana> dissi, facendo quasi urlare il bicolore ma fermandolo con una mano sulla bocca, indicandogli la porta. Dopo essermi accertato non urlasse, lasciandolo con una faccia sorpresa, gli spiegai il mio piano più dettagliatamente. <Ascolta, ormai è chiaro che quel barbaro abbia dei sentimenti per me, quindi voglio usare questa cosa a mio favore capisci? Se riuscissi a farlo innamorare perdutamente, convincendolo di provare lo stesso, posso convincerlo a lasciarti andare.> dissi gesticolando, <E te che farai se funzionasse?> chiese. Non risposi, limitandomi a un falso sorriso, facendolo sussultare; <No, col cazzo che ti lascio qui!> urlò, <Todoroki abbassa la voce!> sussurrai, ma lui non mi ascoltò, <No! Non me ne frega niente! Sarei morto senza di te non posso lasciarti qui con quello schifoso barb->urlò, venendo interrotto dalla porta che si aprì di scatto, lasciandomi pietrificato. Pregai con tutto me stesso non fosse chi pensavo che fosse, ma ovviamente le mie speranze furono vane appena sentì i suoi passi pesanti e la sua voce. <Oh quindi ti importa di lui eh? Pensavo lo usassi solo come una bambolina per il sesso> disse sbattendo le mani, <Non lo toccare> ringhiò il bicolore, prima che il biondo potesse sfiorarmi. Il barbaro alzò un sopracciglio, <Scherzi? Hai visto come è vestito? Mi divertirò stasera> disse, prendendomi per il braccio, facendo la linguaccia a Todoroki. <Non ci provare! Ti uccido se lo tocchi!> urlò Shouto, ormai fuori di sè, <E come faresti? Sei legato> disse sorridendo e ammutolendo il bicolore. Guardai Todoroki degli occhi, dandogli il muro ordine di calmarsi e lui sembrò capire per mia fortuna. Sospirai silenziosamente, per poi poggiarmi sul petto di Bakugou, <Shouto, ne abbiamo già parlato. Non cambierò idea, voglio restare qui.> dissi, sperando mi capisse al volo. Per qualche secondo non disse nulla, ma poi abbassò la testa zittendosi e immaginai avesse capito il tutto. <Beh, direi che è stata la scena più bella a cui abbia mai assistito.>disse il biondo, per poi prendermi per la vita e baciarmi rumorosamente, mettendomi la lingua in bocca e bloccandomi le mani sul suo petto. Una volta che si staccò da me, guardai un Todoroki furioso e deluso, ma non potevo confortarlo, non ora. Il biondo mi prese la mano e mi trascinò fuori dalla cella di Todoroki; Denki non era più lì, quindi immaginai si fossero dati il cambio per evitare scappassi o che il ragazzo fosse un diversivo. Continuammo a camminare mano nella mano, ma a mia sorpresa non mi portò in camera sua. Una volta arrivati nella sala principale, uscimmo dal portone e ci ritrovammo nel giardino. Era enorme, non vedevo nemmeno la fine, pieno di erba e fiori di ogni tipo nei cespugli, non avevo mai visto un guardino del genere. Continuai a guardarmi intorno, mentre il biondo mi portava sotto un grande albero pieno di frutta. Arrivati ai piedi di esso ci sedemmo lì per ripararci dal sole; tirava una bellissima brezza d'aria fresca, al contrasto con il clima caldo di quel luogo: Ora capivo perchè i vestiti erano così scollati. Stando lì all'ombra, con quella pace, mi venne sonno improvvisamente, ma mi costrinsi a restare sveglio essendo ancora in compagnia del biondo. In più, questa era la mia opportunità per esplorare e trovare una via di fuga; <Ti piace qui?> chiese il biondo, distraendomi dai cespugli di rose. <Ah, si. E' calmo> ammisi, il biondo sorrise, <Puoi venire qui quando vuoi. Finchè non esci dal cancello del giardino.> disse, lasciandomi scettico. Aveva davvero tutta quella fiducia? No, impossibile, che stava tramando? Ammeno che... Sperava scappassi? Possibile?

Tremai al pensiero che fosse tutto calcolato, ma se non lo fosse e cercasse di mostrarmi la sua fiducia? Non lo so... Scossi la testa, cercando di scacciare i pensieri e tornare sul mio piano in seguito. Guardai il biondo, seduto con la schiena al muro, gli occhi chiusi e i capelli che si muovevano col vento. Volevo toccarlo... Alzai la mano verso i suoi capelli, ma mi ritirai una volta sfiorati; Che stavo facendo? Mi alzai in piedi, tenendomi la gonna in modo che non si vedesse l'intimo a causa del vento, per poi dirigermi verso i cespugli di rose. Anche nel castello di Todoroki c'erano delle rose, ma erano solo di colore bianco, le preferite della regina; Si trovavano in una serra, ed era proibito andarci per chiunque all' infuori della famiglia reale. Quando arrivai al castello, per le prime settimane non facevo altro che guardare quelle rose bianche da fuori, finchè il bicolore non mi accompagnò a vederle dentro. Erano stupende, mi punsi un dito, ma non mi importava; Lì era dove Todoroki mi aveva baciato per la prima volta, non lo scorderò mai. Istintivamente mi portai una mano alla bocca, per poi controllare se il biondo stesse dormendo; Appena appurato avesse ancora gli occhi chiusi iniziai a fare il giro del castello. C'erano molti nascondigli, tanti alberi altissimi, cespugli, una piscina sul retro e un labirinto; Non avevo mai visto niente del genere. Quel posto era ricco di vegetazione, persino sulle mura del castello crescevano rampicanti con delle rose rosse, che creavano un ambiente da fiaba. Cercai per un pò dei nascondigli, finchè non trovai un piccolo buco nella recinzione vicino al cancello nel lato posteriore del castello. Finalmente vedevo un modo per scappare, ora dovevo solamente trovare la chiave della cella di Shouto; Sapevo bene dove fosse, avevo una speranza. Velocemente ripresi a correre verso l'albero di frutta, sperando il biondo non si fosse accorto di nulla e per fortuna era ancora lì, stavolta in una diversa posizione. Era completamente sdraiato a terra, così pensai fosse scivolato di schiena e mi sbrigai a tornare lì seduto anche io. Dopo qualche secondo, mentre mi sedevo il biondo parlò facendomi sussultare e cadere a terra con sedere; <Trovato qualcosa che ti piace?> chiese, mi feci male al sedere ma non ci diedi peso. <Ho notato che c'è una piscina...> dissi giusto per sviare il discorso, non pensavo fosse sveglio. <Vuoi andarci?> chiese; Non sapevo che rispondere, adoravo l'acqua è vero, ma non sapevo se mi andasse di stare con lui. <Non lo so> dissi. Il biondo si alzò, porgendomi la mano per alzarmi, <Dove andiamo?> chiesi alzandomi, <A prendere dei costumi> disse. <Eh?> mugugnai seguendolo dentro al castello. Ci dirigemmo in una stanza piena zeppa di vestiti, con due donne e tre uomini a lavoro mentre ne cucivano altri. <Bene, vado a prendere i costumi> disse il biondo, sparendo dalla mia vista e lasciandomi lì da solo.  

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