Cap. 11

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Pov.Deku

Avrebbero ucciso il re. Avrebbero ucciso Enji Todoroki, l'unica famiglia rimasta a Shouto ed era tutta colpa mia. Mi sentivo terribilmente il colpa, non pensavo lo uccidesse davvero, non avrei dovuto dirlo, ma poi avrebbe fatto del male al principe e non potevo permetterlo. Ho salvato Shouto facendo uccidere una persona innocente, suo padre per la precisione, potevo ritenermi soddisfatto del mio compito? I sensi di colpa mi attanagliavano la mente, ma non potevo negare che una parte di me fosse felice di essere stato tanto furbo. Avevo accusato il re per una cosa che aveva fatto Shouto, ero stato egoista era vero, ma avevo seguito gli ordini che mi erano stati dati e non me ne pentivo. In fin dei conti, non potevo certo aspettarmi una domanda del genere da quel Barbaro...

"Chi ti ha toccato prima di me?"

Insomma... Che gli importava? Non poteva usarmi e basta? Gli avevo dato il consenso, poteva fare quello che voleva a patto che non toccasse il principe, ma allora perchè fermarsi su futili dettagli? In fondo sono solo un servo, cosa si aspettava da me?

Mi persi in una catena di pensieri che non potevo fermare, finchè il Barbaro non mi toccò la spalla. Alzai gli occhi guardandolo in faccia, i miei occhi si incastonarono nei suoi color rubino, e non potevo negare a me stesso che fossero stupendi. Dopo qualche secondo posai nuovamente il mio sguardo a terra, <Ti avevo chiesto di non toccarlo> dissi. Il biondo si avvicinò a me, alzandomi nuovamente, <Perchè non posso punire chi ferisce la mia regina?> chiese, lasciandomi scioccato. Mi strinse tra le sue braccia sorridendo, mentre lo guardavo senza riuscire a spiccicare una parola; Io? Una regina? Apparte che ero un ragazzo... Ma io? Si era fatto di droga? Io ero solo un servo... Mi calmai dopo qualche secondo di panico, <Io sono un ragazzo> dissi, cercando di contenere il rossore involontario. Non andava bene, era il nemico, quel Barbaro aveva ucciso la famiglia che servivo e catturato il mio eroe e amante, come osavo arrossire così per un individuo del genere?

<Non importa> disse, prendendomi il mento tra le mani; Si avvicinò a me sempre di più, finchè non provò a baciarmi e io mi scostai di scatto, facendo aderire la sua bocca alla mia guancia. Si scansò e lo guardai rosso in volto, provando a fare la faccia più rabbiosa che potevo, <Hai ucciso la famiglia Todoroki e catturato il principe Shouto, colui che che dovevo proteggere con la mia vita.> dissi, <Come potrei perdonarti e diventare la tua "regina"?> chiesi, tremante. Il biondo non rispose, finchè non si avvicinò al mio orecchio, posando una mano alla mia vita e l'altra ad accarezzarmi la guancia, <Non devi perdonarmi~> disse sorridendo. Non risposi, ero confuso, tanto confuso. Questo ragazzo mi confonde, non mi piace non sapere cosa fare, perchè mi sento debole e io non posso sentirmi debole; Io devo proteggere il principe, non ho tempo per essere debole. <Ti userò come meglio voglio, sono sicuro che un giorno imparerai ad amarmi> disse sorridendo, un sorriso sincero e bellissimo, ma che in quel momento mi fece provare paura; Sembrava convinto che avrei seguito i suoi piani, e che sarebbe successo se avesse avuto ragione? Non lo avrei permesso. <Non accadrà mai> dissi scandendo bene le parole e guardandolo furioso. <Mi hai già dato il permesso di farti quello che volevo> disse facendomi arrossire di scatto, come un pomodoro, <Direi che non sono molto lontano dal mio obiettivo> disse. Ero in panico, in imbarazzo, sconcertato, confuso... Chi cavolo era quel tizio? Che mi stava facendo? <E-eh...? > balbettai, perdendo la capacità di mettere insieme una frase di senso compiuto. Poi di scatto, mi ricordai di Shouto e iniziai a calmarmi; Il cuore non batteva più come prima e sentivo le guance meno bollenti. <Voglio vedere il principe> dissi; La richiesta suonò come un ordine e sperai non si arrabbiasse troppo se un servo si rigirava in quel modo. <Perchè> disse. Non sembrava una domanda, più un ordine a dirgli come mai volessi vederlo, <Voglio dirgli personalmente di suo padre> dissi, ed era vero, ma dovevo anche calmarlo prima che potesse fare qualche sciocchezza. Se qualcuno dei nemici glielo dicesse con poco tatto, non oso immaginare cosa potrebbe succedere; Shouto potrebbe agitarsi, fare del male a qualcuno o a sè stesso e la situazione sarebbe peggiorata. Se qualcuno doveva prendersi la responsabilità, quello ero io e dovevo riuscire a calmarlo subito dopo. <Dammi una buona ragione per cui dovrei farlo> disse; Ci pensai su per qualche secondo, finchè non decisi di provare il tutto per tutto, sfruttando il fatto che volesse usarmi come sua "regina". <Perchè potrei ricompensarti dopo> dissi, riuscendo non so come a non tornare un pomodoro; Riuscì a scioccarlo, non sapevo se avesse funzionato o meno. Poi sorrise, <Interessante> disse, bloccandomi al muro e giocando con delle ciocche dei miei capelli, facendomi arrossire leggermente e deglutire, <E cosa vorresti fare?> chiese. Diventai rosso e deglutì, pensando alle esperienze avute con Shouto; <Potrei...> feci una pausa, <Baciarti...?> dissi incerto, lo vidi alzare un sopracciglio sorridendo e capì che non sarebbe bastato, dovevo andare più a fondo, la domanda era quanto a fondo? <Baciarti...Con la lingua...> dissi, continuando a pensare a me e Todoroki, calmandomi leggermente, <Potrei... Fare quello che mi chiedi o fare anche il contrario. Potrei morderti o lasciarmi mordere, leccarti o lasciarmi leccare e posso soddisfare i tuoi desideri più perversi...> dissi arrossendo a ogni frase, <...se mi lascerai vedere Shouto.> conclusi guardandolo serio. Lo vidi ghignare e solo allora mi resi conto di quanto a fondo ero andato. <Bene allora. Sbrigati a parlarci perchè abbiamo qualcosa da fare~> disse indicando sotto col dito, facendomi notare la sua evidente erezione e facendomi arrossire ancora di più. 

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