Pensano di non potersi amare,troppo diversi,troppo arrabbiati,hanno un passato duro da superare e un presente complicato con tanti ostacoli. Ma al cuor non si comanda,è un organo che non puoi controllare. Due anime destinate a stare insieme ma con t...
La luce del sole entra dalla finestra e punta dritto la mia faccia, con un mugolio mi giro dall'altra parte del letto e abbraccio il cuscino col profumo di Chris. I miei occhi si aprono di scatto e intravedo una figura seduta sulla poltrona, che mi guarda all'angolo della stanza, sobbalzo impaurita. -"Che cazzo!"sbotto. Si alza piano ed esce dalla penombra rilevando la figura alta e muscolosa di Chris. -"Mi hai spaventata, cosa ci fai qui?" Alza un sopracciglio e sorride, quanto mi è mancato. -"Questa è la mia stanza, e quello - indica il letto - è il mio letto" -"Si giusto" Mi sistemo la maglia e scendo calzando le pantofole. Fissa i miei piedi che a sua volta guardo anche io vedendo che sono le sue. In questi giorni che lui non c'era tutto ciò che era suo lo indossavo, come per averlo sempre con me. -"Scusami è che..." Alza una mano per zittirmi. -"Lascia perdere, puoi uscire per favore" sbotta stringendosi il ponte del naso con fare nervoso. Non me lo faccio ripete e onde evitare le sue urla esco da lì sbattendo la mia spalla contro la sua, bloccandomi poi. I nostri occhi si fissano per qualche minuto,il mio cuore inizia a battere più forte. Nei suoi occhi vedo un lampo di luce che dopo due secondi scompare,li strizza con le dita come per togliersi qualcosa davanti. -"Chris stai bene?" dico. È diventato pallido. Annuisce ma sembra che di lì a poco abbia un infarto. -"Vieni siediti" Si fa aiutare e si siede sul letto. Non ha detto più una parola.
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Abbasso la testa per guardare se sta bene, in quel momento apre gli occhi ed io fisso da un'altra parte. -"P-puoi togliere la tua mano" balbetta. Mi giro non capendo cosa vuole dire fin quando indica la mia mano posata sulla sua gamba. La tiro a me immediatamente. -"Scusa è stato un istinto" -"Matt e Liz mi hanno detto tutto" -"Detto cosa?" -"Ehm di noi" Mi alzo con un battito in meno, per un momento mi ero dimenticata che di me non si ricorda nulla. -"Di noi cosa? Che non ti ricordi più di me, di noi, del nostro amore e di cosa abbiamo passato insieme" urlo arrabbiata. -"Mi dispiace che sia successo, purtroppo non ricordo" Alzo la mano per zittirlo. Con le lacrime agli occhi faccio per andarmene ma mi ferma con la sua mano tesa. -"Non è colpa mia, ho avuto un incidente" si difende. -"Io mai mi sarei dimenticata di te, anche in un'altra vita non sarebbe mai successo" sbotto. -"Ehy ho avuto una botta in testa, il dottore ha detto che mi riprenderò" -"Non è questo Chris, il problema è che ti sei dimenticato di me" -"Questo già l'hai detto" -"Sei ritornato lo stronzo che eri appena ti incontrai la prima volta" -"Impossibile, se sono uno stronzo lo sono sempre, io non cambio per nessuno mi conosco" dice spavaldo. -"Ed è qui che ti sbagli, ecco perché sono arrabbiata, hai cancellato tutto" -"Cazzo, ancora con questa storia, ho un amnesia lo capisci?" -"Non sono stupida" Sospira alzando le braccia. -"Come ho fatto ad innamorarmi di una come te, hai la testa più dura del marmo" -"Vaffanculo!" grido. Giro i tacchi e lascio la stanza sbattendo la porta dietro di me. Le lacrime minacciano di uscire ma le trattengo, devo essere forte, devo seguire i consigli di mia madre. Se è davvero innamorato di me nel profondo lo farò ricordare di me.
