Capitolo 1

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"Julia Michaels - Heaven"

Kate's pov

Sento un tonfo provenire dal corridoio che mi fa svegliare e noto che è notte fonda. Un altro rumore mi fa sobbalzare,ma cosa è stato?
Mi alzo e arrivo con passi lenti alla porta,la apro un po' e vedo che c'è qualcuno che arranca vicino ai muri,inciampa e cade per terra. Per fortuna che mia madre e Paul dormono al piano di sotto! Sento imprecare così esco dalla mia stanza e vado verso di lui,sarà il figliol prodigo che ora è rientrato,pensavo che dormisse poche ore fa.
-"Stai bene?"chiedo accendendo la luce nel corridoio.
Lui scatta a fissarmi e indietreggio un po',le parole mi muoiono in gola,come se la mia lingua fa fatica a dire una sola sillaba.
Ha degli occhi mai visti prima,sono inquietanti e allo stesso modo unici. Quello sinistro è diviso in due colori,blu e marrone mentre il destro è tutto blu cielo.

 Quello sinistro è diviso in due colori,blu e marrone mentre il destro è tutto blu cielo

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-"Non hai mai visto degli occhi eterocromi?"ride.
-"C-cosa?"balbetto.
-"Eterocromi,occhi con colori diversi...lascia perdere"sventola una mano.
-"So cosa sono ma non li ho mai visti da vicino e i tuoi sono..."mi fermo.
Mi fissa senza dire nulla poi mi da le spalle e si chiude in camera sua sbattendomi la porta in faccia.
-"Che maleducato, antipatico!"impreco.
Ritorno nella mia stanza e mi metto sotto le lenzuola.
Dopo dieci minuti intenta a prendere sonno perdo le speranze,i suoi occhi mi tornano prepotenti in mente.
Mi metto a sedere e prendo il mio cellulare navigando sui social network. Non so nemmeno qual'è il suo nome.
Poi mi alzo e apro la portafinestra,c'è una lucente Luna piena ad illuminare l'isolato,tutto è silenzioso e non passa nemmeno una macchina. A differenza di New York dove nel mio quartiere non si dormiva mai qui c'è una calma strabiliante,forse perché non siamo proprio al centro di Los Angeles.
Da lontano si sente il fruscio del mare che tra gli alberi alti si vede a malapena.
Mia madre mi ha detto che qui è un incanto sia di giorno che di notte,questo è vero ma mi manca la mia caotica città.
Un rumore in stanza mi fa sobbalzare,corro dentro e il biondo è entrato e si sta guardando intorno.
-"Cosa ci fai qui? chi ti ha dato il permesso di entrare?"chiedo furibonda.
-"Shh non urlare!"bisbiglia.
-"Sei entrato nella mia stanza senza nemmeno bussare!"dico incrociando le braccia.
-"Veramente fino a proprio contraria questa casa è mia ed entro in qualunque stanza quando voglio"risponde spavaldo.
-"Come ti permetti! ora ci sono io quindi smamma"lo spingo cercando di cacciarlo fuori ma è tutto inutile. È troppo pensante e l'ammasso di muscoli che ha non mi aiuta.
Scoppia a ridere e punta i piedi a terra.
-"Che cosa c'è da ridere?"
-"Sono molto più alto e forte di te ragazzina!"
Che sbruffone,ora gli faccio vedere io!
Metto in pratica quello che ho imparato quando ero a New York e gli do un calcio nello stinco nel punto dove fa più male,impreca e si piega dal dolore.
-"Cazzo! dove l'hai imparato?"
Alzo le spalle sorridendo vittoriosa.
-"Seguivo un corso di kick boxing a New York"
Alza un sopracciglio e sorride anche lui. Sono ammaliata dal suo fascino e la luce della luna che entra dalla finestra non mi giova,riflette sui suoi capelli biondi.
Stiamo in silenzio finché non mi chiede di seguirlo,le mie domande risultano vane quando gli chiedo dove mi vuole portare. Lo seguo senza indugiare,sono curiosa di sapere dove stiamo andando.
Percorriamo il corridoio e scendiamo le scale,si ferma sotto di esse e apre una porta dove ci sono altre scale molto buie,inciampo e vado a sbattere contro la sua schiena.
-"Stai attenta!"borbotta.
-"Non si vede nulla,non è colpa mia!"
-"Si certo,vieni"
-"Dove portano queste scale? per caso ci sono delle segrete dove rinchiudi le ragazze e le uccidi?"
Scoppia a ridere e all'improvviso vedo una luce in lontananza,apre una porta ed entriamo.
Rimango senza parole,incantata e con occhi sognanti. Fisso i sacchi appesi,c'è addirittura un ring al centro della stanza,pesi e guantoni affissi ai muri,trofei sulle mensole e poster di giocatori di box.
-"Allora?"mi chiede.
-"È-è bellissimo!"
-"Visto che hai detto che a New York praticavi box qui puoi farlo in tranquillità"sorride sincero.
-"A-anche tu lo pratichi a quanto vedo"
-"Beh lo praticavo"dice con voce triste.
-"Come mai hai smesso?"chiedo guardandomi attorno e camminando per la stanza. Tasto la pelle dei guantoni e mi fermo vicino ai trofei,sotto c'è una targhetta con scritto Christopher Davis,suppongo sia il suo nome. La data risale a cinque anni fa nel 2013,quindi è da allora che non gioca più.
Dopo un po' mi accorgo che non ha risposto alla mia domanda,sta fissando una bacheca. Mi avvicino per vedere e noto una foto,c'è lui di qualche anno più piccolo in mezzo al ring,ha i paradenti e guantoni,di fianco c'è Paul e una bella signora,bionda come lui con occhi azzurri,deduco sia la madre. A questo proposito mia mamma non mi ha detto nulla riguardo alla ex moglie di Paul.
Poi di scatto si gira e ha il respiro affannato,come se stesse trattenendo le lacrime.
-"Ehi stai..."dico.
-"Vattene!"urla fermando le mie parole.
Cosa gli prende ora,perché mi grida contro?
-"Ma..."
-"Non dovevo portarti qui,è colpa tua"
-"Ed io cosa c'entro? hai dei seri disturbi caro mio,sei tu che mi hai port..."
-"Vattene,non ti voglio vedere"
Indietreggio confusa,ha gli occhi iniettati di sangue e stringe i pugni. Prima che posa scattare e alzarmi le mani addosso,giro i tacchi e corro via.
Chiudo la porta a chiave e mi butto sul letto con le lacrime agli occhi.
Perché ha detto che la colpa è mia,io non ho fatto nulla.

Mi sveglio di soprassalto,fisso la sveglia che segna le sette del mattino. Mi stropiccio gli occhi e un brivido di freddo mi sale per la schiena,ho lasciato la finestra aperta stanotte,mi sono addormentata sopra le lenzuola ed ora sento freddo.
Prendo la maglia della felpa e la infilo,poi scendo di sotto per mettere qualcosa sotto i denti. Appena apro la porta vedo spalancarsi quella di fronte a me e Christopher compare sulla soglia. Senza nemmeno guardarlo esco e aumento il passo per scendere le scale,sento i suoi passi dietro di me.
Vado in cucina e apro il frigo,prendo del latte e lo verso in una tazza piena di cereali,tutto questo sotto il suo occhio vigile.
-"Senti mi dispiace per stanotte..."inizia ma lo fermo alzando una mano.
-"Non me ne frega niente di te,non mi importa della tua stanza adibita alla box,non mi importa del tuo carattere schifoso,purché tu mi stia alla larga perché ho già troppi problemi da affrontare in questa città che non conosco e odio!"dico arrabbiata.
Sbatto la tazza con il restante cibo nel lavandino e me ne torno in stanza,faccio una doccia veloce e indosso una tuta. La mattina andavo sempre a correre e le cose non cambieranno. Aziono il mio iPod e inizio a correre con la musica nelle orecchie sotto le note di Julia Michales,arrivo fino alla spiaggia. Alcune persone come me stanno correndo,altre vanno in bici. A quest'ora già fa caldo e sono in un bagno di sudore.
Dopo due ore di allenamento ritorno alla grande villa,la macchina di Paul non c'è,sarà andato in ufficio a lavorare per quel poco che fa! Busso il citofono e la domestica del giorno prima mi apre.
In salotto trovo la mamma intenta a spostare i divani.
-"Mamma cosa stai facendo?"
-"Oh buongiorno Kate,non vedi sto sistemando questi divani,la posizione non mi piaceva"
Sento un urlo e sobbalziamo dalla paura.
-"Che cazzo fai? metti subito i divani com'erano prima!"dice un Christopher rabbioso.
A volte mi fa paura!
-"Scusami pensavo che così stessero meglio"si giustifica lei.
-"Pensavi male,questa non è casa tua non puoi fare come ti pare,che sia chiaro"gli punta un dito contro.
Poi alza i tacchi e sale di sopra. Poi sento mia madre iniziare a singhiozzare.
-"Oh mamma non fare così!"dico abbracciandola.
-"Non so perché mi tratta sempre in questo modo,non gli ho fatto nulla"dice tra il pianto.
-"Che vuoi dire con sempre?"dico.
-"Nulla lascia perdere!"
-"Mamma? quando venivi qua altre volte ti urlava contro?"annuisce e la lascio sedersi sul divano,gli porgo dei fazzoletti e di corsa vado da lui. Non può trattare mia madre in questo modo,non lo accetto.
Senza nemmeno bussare sbarro la porta così forte che questa sbatte contro il muro.
-"Tu,come ti permetti di parlare a mia madre in questo modo!"urlo.
-"Parlo come mi pare,questa è casa mia e lei non può fare la padrona di casa"
-"Ma ti senti quando parli? mia madre non ti ha fatto nulla,nessuno ti ha insegnato che non si può parlare così ad una donna? tua madre non te l'ha detto da piccolo?"grido.
Lui ha un sussulto e si avvicina a me con fare minaccioso.
-"Non sai niente di mia madre,non la devi nemmeno nominare,tua madre non potrà mai essere all'altezza di lei"
Questo è completamente pazzo!

-"Non sai niente di mia madre,non la devi nemmeno nominare,tua madre non potrà mai essere all'altezza di lei"Questo è completamente pazzo!

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-"Tu sei fuori di testa,fatti curare! e non ti azzardare mai più a parlare così a mia madre"lo minaccio.
Sbatto la porta ed entro nella mia stanza furiosa.
Come primo giorno in questa casa non è andato male,anzi è andato peggio.
Devo avere a che fare con un ragazzo arrogante e incazzato col mondo,e la sua bellezza non mi aiuta affatto.
Però sento che sotto quella corazza dura si nasconde un ragazzo dolce e affettuoso,l'ho percepito quando fissava la foto nella stanza da box. È successo qualcosa di grave che gli ha tolto la felicità,forse si tratta della madre. Sarà morta o avrà lasciato lui e il padre per un altro. Sta il fatto che non può trattare male le persone,può farlo con me ma non con mia madre. Lei non mi ha fatto mancare mai nulla,non si è mai abbattuta e non l'ho mai vista piangere quando eravamo in difficoltà economiche per colpa dell'abbandono di mio padre. Ora non può venire un ragazzo e trattarla così,non ci sto.
Sarà una battaglia ogni giorno e non voglio perdere la sfida,non mi abbasserò ai suoi toni da padrone. Questa casa può essere anche sua ma non mi farò trattare in questo modo da lui ne ora ne mai.

***Spazio autrice***

Questo è il primo capitolo di questa storia. Come vi sembra?

Iniziamo a conoscere meglio i protagonisti,Kate e Christopher.
Lei è una ragazza tenace e dolce,lui invece molto bello ma incalzato col mondo.

La nostra Kate dovrà affrontare molte battaglie con il carattere introverso del ragazzo. Ce la farà?

Al prossimo capitolo.
Commenti e stelline 🌟

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