Non puoi amarmi (The Series Love Vol. 1)

Capitolo 13

"Ed Sheeran - Happier"

Kate's pov

Mi rannicchio per terra e stringo le gambe al petto. Piango,piango tutte le lacrime che ho,sperando che questo dolore esca dal mio corpo e non torni più. Fa male tutto ciò,le sue parole pungenti,i suoi occhi carichi di odio,non ha battuto ciglio quando mi ha sbattuto in faccia la verità,perché è questa la verità,lui mi ha usata solo per aggiungere un altro nome alla sua lista di conquiste. Mi ricordo vagamente come sono tornata a casa,di come un ragazzo mi ha soccorso e gli ho detto a stento il mio indirizzo,è tutto sfocato. Spero che questo sia un incubo e domattina è tutto come prima,che sono a New York con i miei genitori che canticchiano e fanno colazione insieme. Purtroppo non è più così già da anni ormai,non posso farci nulla e devo abituarmi prima o poi.

Un bussare alla porta mi fa svegliare,mi ero addormentata appoggiata alla porta del bagno ed è arrivato il mattino.
-"Kate"chiama mia madre.
-"Tesoro sei lì?"
-"Si,aspetta"rispondo piano.
Mi alzo e apro la porta oltrepassandola e andando sul letto.
-"Cosa ti è successo? hai una faccia,parlami"
-"Non ho nulla da dire,lasciami in pace"sbotto.
-"Ma Kate..."
-"Per favore,non mi sento bene"
-"Cos'hai? puoi parlare con me lo sai,l'hai sempre fatto"
-"Ora non ne ho voglia,adesso vattene!"urlo.
-"Ok va bene,quando vuoi sono qui"
Lascia la stanza e si chiude la porta alle spalle. Inizio a singhiozzare e altre lacrime mi rigano il viso fin quando mi addormento di nuovo.

Mi sveglio di scatto dopo un incubo,ho la fronte sudata e noto una presenza ai piedi del letto.
-"Liz?"sussurro.
-"Ehi stai bene?"
-"A te come sembra!"
-"Domanda stupida lo so,ma oggi non sei venuta a lezione e mi sono preoccupata,cosa è successo ieri sera?"
-"Non ho voglia di parlarne"
Ritorno con la testa sul cuscino e mi copro con le lenzuola,le lacrime minacciano di uscire di nuovo ma le trattengo. Mi sento a pezzi,come se tutta la felicità di questo mondo fosse stata risucchiata da un vortice. Non sento più niente,nemmeno la rabbia.
-"Senti Kate,ho parlato con..."
-"No,non voglio che pronunci il suo nome"urlo mettendomi a sedere.
-"...con Matt,ho parlato con Matt"alza le mani.
Distolgo lo sguardo,pensavo che si riferiva a lui. Ora è diventato lui,non voglio nemmeno sentire il suo nome e non voglio nemmeno leggerlo su un misero foglio.
-"Anche lui è distrutto,si è barricato nella sua stanza e non vuole uscire,non potete andare avanti così"
-"Non mi interessa di lui,può fare ciò che vuole,sono stata solo una scopata per lui quindi..."alzo le spalle.
-"Ti ha detto così,lui ha detto queste cose?"dice incredula.
Annuisco e mi alzo andando in bagno per lavarmi il viso.
-"Ma io lo castro,è un bastardo!"urla.
Continua ad imprecare ed io ormai non la sento più,mi isolo dalla realtà entrando in doccia,lavo via tutta la tristezza e delusione,al suo posto arriva la freddezza,menefreghismo e apatia. Non mi importa più di lui,gli ho dato la mia ingenuità e mi ha resa donna ma mi ha tolto anche la capacità di provare amore,si è preso tutto quello che poteva prendere. Affronterò quest'altra sfida a petto in fuori e non mi farò ingannare più da nessuno.
Con estrema naturalezza esco dal bagno e vado a vestirmi,Liz è ancora sul mio letto ad imprecare.
-"Smettila,ormai è fatta"dico freddamente.
-"Ma come...?"
-"Non mi importa più di lui,fa ciò che vuole"
-"Kate non puoi dire questo"
-"Dico e faccio ciò che voglio,mi ha tolto tutto anche quel poco di felicità che avevo,non provo più nulla solo una misera apatia"
-"Cosa succederà ora?"
-"Nulla,fai finta che non sia successo niente"
Non ribatte e mi aiuta a scegliere quello che devo indossare.

Camminiamo per il centro,ho messo i tacchi alti e iniziano a farmi male,non sono abituata ma Liz ha insistito. Devo apparire bella e spensierata,come le ho detto prima devo comportarmi come se non fosse successo niente. Ci fermiamo su una panchina e mi massaggio i piedi maledicendo queste scarpe.
-"Avanti Kate che sarà mai!"esclama divertita.
-"Tu le porti sempre,io no cavoli!"
-"Ehi avete bisogno di una mano?"sento dire.
Ci giriamo e vediamo un ragazzo venire verso di noi.
Non è niente male!
Liz mi lancia un'occhiata maliziosa prima di rivolgersi a lui.
-"Oh si,ha preso una storta con questi tacchi,adesso le fa male la caviglia!"
La guardo di sbieco,ma che sta dicendo!
È un ragazzo molto carino,alto,capelli castani e occhi nocciola.