Capitolo 10. Party?

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Corretto il 12/09/15

"Ehi, amico!" Una voce dietro di me ci fa alzare lo sguardo, e l'espressione, dapprima felice, di Harry, si trasforma in una preoccupata. Fa un cenno con la testa e un leggero sorriso, falso.

"Bro, da quanto tempo!" Si avvicina ed Harry si alza per salutarlo. Si danno una stretta di mano e una pacca sulla spalla.
Classico saluto da ragazzi.

"Ciao, Jace." Lo saluta sorridendo e risedendosi.

"Cazzo, non ci vediamo da una vita! Non sapevo fossi tornato!" Esclama, prendendo una sedia e sistemandosi capotavola, in modo da essere vicino sia a me che ad Harry.

Tornato? Non pensavo che Harry fosse andato da qualche parte. E, cosa più importante, per quale motivo era andato via?

"Oh si, sono tornato da poco. Avevo intenzione di chiamarti uno di questi giorni." Sorride cercando di nascondere l'evidente bugia appena detta. Ma il suo stupido amico sembra crederci, e annuisce sorridendogli.

"Bene, che ne dici di venire ad una delle nostre famose feste? Stasera a casa di Zay." Alza il sopracciglio sorridendo, come a fargli capire che tipo di feste intendeva. E si, l'ho capito pure io.

Harry sembra in difficoltà, non sapendo cosa rispondere. Si volta poi verso di me, osservando preoccupato la mia reazione, capendo evidentemente di come io sia al corrente di tutto ciò di cui stanno parlando. Arriccia le sopracciglia e la bocca in una smorfia, come a volersi scusare.

"Oh, giusto. Se vuoi puoi portare anche la tua amica, ai ragazzi fa sempre piacere avere nuove amiche." Si gira verso di me, sorridendomi e strizzando l'occhio. Sorrido imbarazzata, e abbasso la testa tornando a giocare con le mie mani.

So benissimo che tipo di amiche intenda, ma non ho nessuna intenzione di diventarne una.

"Jace non credo sia il caso. Jennifer non è quel tipo di ragazza, e non credo riuscirebbe a reggere tutto quell'alcol." Si porta i capelli all'indietro, guardando il suo amico e scuotendo la testa.

Okay che lo adoro. Okay che probabilmente lo sta facendo per me, per salvarmi. Okay tutto, ma non puoi offendermi dicendo che non riuscirei a reggere un di alcol. Andiamo, sa benissimo quanto piacere io trovi nel vincere le sfide e quanto sia difficile per me non coglierle. Come potrei non leggere la sua affermazione come una sfida?

Alzo la testa verso di lui, aggrottando le sopracciglia e guardandolo contrariata. Oh, io andrò a quella festa. Eccome se ci andrò. Fosse l'ultima cosa che faccio.

"Veramente, Harry, credo proprio di volere andare." Affermo sorridendo prima a lui, e poi al suo amico. Harry schiude la bocca per ribattere, ma Jace lo batte sul tempo facendolo azzittire e rispondendo con, probabilmente, non la stessa frase che Harry avrebbe rivolto a me.

"Perfetto! Stasera alle 22 da Zay allora. Ciao, Hazza. A dopo, dolcezza." Ci lascia un ultimo sorriso e poi se ne va.

Ed ecco che rimango da sola con il mio ragazzo, che probabilmente se potesse uccidere con lo sguardo io a quest'ora sarei già morta.

Passano quasi due ore, e finalmente finiamo di mangiare. Da quando Jace se ne è andato, Harry non mi ha rivolto la parola neanche una volta. Sicuramente la gente intorno a noi, se si fosse soffermata anche solo dieci minuti ad osservarci, ci avrebbero preso per due sconosciuti che casualmente si trovano a cenare insieme.

E il fatto che Harry, proprio davanti a me, ci abbia provato con la cameriera mentre ci serviva facendosi lasciare il numero, di certo non aiuta a migliorare l'opinione che probabilmente alcune persone si sono fatte di noi. Non capisco il motivo del suo comportamento. Non mi sembra di aver fatto qualcosa di particolare da farlo incazzare così tanto.

Dangerous temptation. ||H.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora