Capitolo 28. Two magnets

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Ci sono situazioni in cui vorresti scomparire, scappare e non tornare mai più. Vorresti mandare tutto al diavolo e ricominciare la tua vita da capo, cercando di non commettere errori, o almeno non gli stessi che avevi già compiuto precedentemente.

Ma poi, ti rendi conto che è tecnicamente e praticamente impossibile. Non si può scappare dall'inevitabile, è possibile semplicemente posticipare un preciso avvenimento, ma prima o poi quest'ultimo dovrà avvenire. Che tu lo voglia o no. La resa dei conti avverrà, e quando succederà non potrà che essere devastante.

Ed è proprio con questo pensiero, che mi faccio strada fra le persone poste all'ingresso della casa di Jace.

Non so proprio perché mi trovi qui. Sicuramente non ci dovrei essere, ma Louis e gli altri hanno insistito così tanto nel farmi venire, che non ho potuto dire di no.

Pensano che questa festa sia l'occasione giusta per dimostrare a tutti di essere andata avanti, di aver superato la fase 'Harry' ed essere a quella successiva. In più, Gregg è riuscito a convincermi del fatto che la persona che mi aveva minacciata alcuni mesi fa debba essere proprio qui, in questa casa, in mezzo a queste centinaia di persone.

Diciamo che la ricerca si è ipoteticamente ristretta a..trecento persone? Un buon inizio, direi.

"Allora, Jey. Vuoi qualcosa da bere?" Mi sento tirare per un braccio, prima che mi venga dato il permesso o il tempo di rispondere.

Ci fermiamo davanti al bancone di un mini bar, e mentre aspetto di ricevere i cocktail che ha ordinato Liam, colgo l'occasione per guardarmi un po intorno.

So che c'è la possibilità che lui ci sia, anzi quasi sicuramente ci sarà. Ed è proprio questo che mi spaventa. Rivederlo. Rivedere quegli occhi che mi hanno ipnotizzata tanto tempo fa, nonostante io lo abbia ammesso solo dopo mesi. Rivedere il modo in cui si destreggia tra la folla e sorride felice ai suoi amici. Ma più di tutto, vorrei risentire il suo profumo e avere la possibilità di provare la sensazione paradisiaca del contatto della sua pelle con la mia. Bastava anche un semplice sfioramento da parte sua, che il mio stomaco andasse in subbuglio e che il mio cervello non capisse più nulla.

Vorrei riaverlo semplicemente per me, solo per un momento.

"Jey?" Liam mi richiama picchiettando il suo gomito contro il mio braccio, dato che le mani stanno reggendo i nostri drink.

Sorrido prendendo il mio bicchiere, così da lasciargli una mano libera, e mi volto per cercare Gregg e Louis nella folla.

Ovviamente non li trovo, e tutto ciò che vedo è un ammasso di gente svestita che si muove poco coordinatamente uno attaccata all'altro. Sudo solo a guardarli, sinceramente.

Quasi come se mi abbia letto nella mente, Liam mi affianca mettendomi un braccio sulle spalle e mi sorride.

"Che ne dici di ballare?" Sto per rispondere alla domanda postami dal mio amico, quando una voce più alta e lontana mi richiama.

Mi volto immediatamente nella direzione da cui dovrebbe provenire la voce, e ci trovo Jace intento a farsi spazio fra la folla di gente, spingendo con i gomiti e mandando qualche imprecazione contro coloro che non si vogliono spostare.

Istintivamente mi viene da ridere nel vedere quella scena, e non sono l'unica, dato che noto con la coda dell'occhio Liam sorridere e scuotere la testa, nonostante a lui non piaccia molto Jace.

"Jennifer! Ehi, Je- ti vuoi spostare? Coglione!"

Mi copro la bocca con la mano, senza riuscire a smettere di ridere.

"Ehi, ragazzi!" Ci saluta vivacemente, quando finalmente ci raggiunge.

"Jace." Risponde Liam, ritornando alla sua espressione seria e facendogli un cenno con la testa.

"Ciao, Jace." Gli sorrido, e mi ritrovo avvolta fra le sue braccia.

Già, da quel giorno in cui ho deciso di aiutarlo con la storia di Harry e l'incontro, ci siamo incontrati qualche sera, uscendo tutti insieme, ed è diventato molto amichevole nei miei confronti. Non è così male come amico alla fine, pensavo fosse peggio sinceramente. È abbastanza dolce, per essere quello che è.

"Vi state divertendo?" Urla, alzando il bicchiere in aria e facendo un sorriso enorme.

Credo che lui lo stia facendo, e anche nel migliore dei modi.

"Certo, e tu Jace?" Rispondo retoricamente, ricevendo una sua risata che normalmente definirei forzata, ma non in questa occasione.

"Vado a vedere come stanno gli altri." Ci informa "Divertiti Jeff, te lo meriti."

Mi fa un sorriso sincero, che ricambio annuendo, per poi scomparire di nuovo nella folla all'interno della casa.

Prendo un respiro profondo, guardandomi intorno per cercare qualcosa da fare cosicché possa mantenere la promesso appena fatta a Jace, quando la mano di Liam preme protettivamente sul mio fianco destro, e immediatamente mi viene da sorridere.

Mi volto verso di lui, che mi stava già guardando, e annuisco capendo ciò che vorrebbe fare. Mi prende per mano posando i nostri drink su uno dei tanti tavolini presenti nel salotto, e mi porta in pista. Casualmente mettono proprio un lento in questo momento, così sono obbligata ad impegnarmi a cacciare il ricordo di me ed Harry che ballavamo con questo tipo di canzone in sottofondo a casa mia. Scuoto la testa, e cerco di riprendere nelle mie mani la situazione in modo da potermi divertire.

Liam posa le sue mani sui miei fianchi, ed io avvolge le mie intorno al suo collo. Cominciamo ad ondeggiare a ritmo della musica lenta e romantica, girando su noi stessi. Appoggio la testa sulla sua spalla, cercando in tutti i modi di rimanere concentrata sul momento e non sui ricordi o su quello che potrebbe accadere.

Se sono qui, insieme a Liam, abbracciati a ballare, non potrà succedere nulla. Ci divertiremo, e poi torneremo a casa felici e con un po di alcol all'interno del nostro corpo.

Ma è proprio in quel momento, mentre penso a tutto ciò, che mi accorgo della sua presenza. Non lo vedo e né sento il suo profumo. Semplicemente percepisco la sua presenza all'interno della stanza. È sempre stato cosi, ogni volta che entrava, lo sentivo anche da metri di distanza.

Ho paura a girare la testa in qualsiasi direzione, per timore di poterlo vedere. Così mi limito a restare fissa con lo sguardo davanti a me, immobile, senza prestare attenzione ai richiami preoccupati di Liam.

E, si, sfortuna vuole, che proprio in quel momento lui faccia il suo ingresso nella stanza. Proprio nella direzione in cui sto guardando.

Ma andiamo, dovevo aspettarmelo.

E dovevo anche aspettarmi che non fosse da solo, data la presenza di quella odiosa arpia tutta tette che gli sta appiccicata al braccio come una cozza. Theresa.

Un nodo mi si forma in gola, e sento il mio stomaco contorcersi. Speravo di rivederlo, è vero, ma non in questo modo. Non con lei. E non vedendolo così felice in suo compagnia.

Semplicemente fa troppo male.

Mentre sono ancora paralizzata nel guardarlo, con uno scatto fulmineo il suo volto si gira verso di me. I nostri occhi che si rincontrano, dopo un tempo che sembra infinito.

E il fatto che lui si sia voltato verso di me in questo modo, non prestando più momentaneamente la sua attenzione alla ragazza accanto a lui ma a me, mi fa capire che nulla è cambiato.

Io continuo a sentire la sua presenza, e lui la mia.

Io continuo ad essere sua, e lui continua ad essere mio.

Siamo come due calamite.

Ma probabilmente, una delle due ogni tanto è in posizione contraria all'altra.

Dangerous temptation. ||H.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora