Capitolo 33. Bad news for Jeff

46 6 1
                                    

Non mi è mai capitato di saltare la scuola o il lavoro per malattia.

Da quando ho cominciato ad alternare scuola-lavoro, non mi sono mai ammalata. Neanche una volta.

Ho saltato giorni di scuola in passato, ovvio; ma me la sono solamente ballata ogni tanto, che alla fine è un'esperienza fatta da tutti almeno una volta nella vita.

Ma ho sempre pensato che non fare una cosa per semplice malattia fosse insensata, visto che le uniche 'malattie' avute sono state l'influenza o raffreddore. Si può benissimo fare ciò che si vuole con un naso che cola.

Eppure eccomi qui nel mio adorato letto, sotto le mie adorate coperte bianche, con i miei occhi che non riescono a restare aperti. Non ho la forza neanche di spostare il lenzuolo per scoprirmi le gambe per poter andare in bagno, cosa di cui tra l'altro ho urgentemente bisogno. Odio stare male.

Le gambe cominciano a tremare non appena i piedi vengono a contatto con il pavimento, e sono costretta a sorreggermi alla parete del corridoio per non cadere come un sacco di patate per terra. Scommetto che il mio didietro non ne sarebbe così entusiasta.

Raggiungo il bagno finalmente, e faccio giusto in tempo ad alzare la tavola del gabinetto che tutto ciò che ho mangiato la sera prima mi risale. Non è un bello spettacolo, proprio per niente.

Tiro l'acqua una volta finito, e mi siedo appoggiandomi al mobiletto con le gambe piegate e la faccia tra le mani.

Non posso mancare a lavoro. Non oggi. Il Signor Horan dichiarerà finalmente il vincitore dell'ambito premio da lui proposto settimane fa. Non si sa esattamente in cosa consisterà, però verrà dato al miglior stagista pagato da Horan. Mi sono impegnata tantissimo in questo periodo pur di raggiungere almeno il livello dei miei colleghi più vecchi, dato che ci sono ragazzi che lavorano da molto più tempo di me li ed hanno molta più esperienza, e non vorrei dover vedere il mio duro lavoro andare in fumo soltanto perché il mio stomaco oggi ha deciso di lavorare male.

Io andrò a lavorare oggi.

Lentamente cerco di alzarmi, e sono quasi uscita dal bagno quando sento un forte rumore. Mi ci vuole un minuto buono per capire che proviene dal mio stomaco, e in pochi secondi sono di nuovo piegata nella piccola stanzetta azzurra.

"Oh andiamo, diamine." Sussurro esasperata, chiudendo gli occhi e pregando il Signore di farlo andare via. Di farlo smettere.

Succede la stessa cosa pochi secondi dopo, dopodiché per qualche minuto ottengo una pausa, la quale mi porta quasi a pensare che sia tutto finito finalmente, ma invece le mie speranze vengono infrante da un ennesimo conato.

Okay, hai vinto tu.
Oggi starò a casa.

HARRY'S POV.

Stamattina avrei dovuto portare Jennifer a lavoro, prima di andare a scuola. Però mi ha mandato un messaggio dicendomi che sarebbe restata a casa oggi, poiché non si sentiva bene.

Suonerà brutto da sentirlo dire, ma sono felice che non abbia dovuto passare a prenderla, perché ero in tremendo ritardo stamani e avrei fatto ritardare entrambi; con la differenza che a me non importa per niente arrivare qualche minuto dopo, mentre per lei è di vitale importanza essere puntuale se non in anticipo. È snervante, a volte.

Ma è anche per questo suo lato che sono innamorato di lei.

"Styles." Sento il mio nome venir pronunciato da una voce poco più dietro di me, credo.

Mi giro, e noto Louis e Liam venirmi in contro.

Payne. Dio, sempre in torno mi deve girare? Non posso fare un passo che lui mi segue. So che in realtà lo fa solo per Jennifer, la mia Jeff, ma è estremamente stressante e irritante trovarmelo in giro ogni santo momento della giornata.

Dangerous temptation. ||H.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora