Twenty

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Johanna Pov:

Mio figlio stava soffrendo per amore.

Anche io, con suo padre ho sofferto tanto. All'inizio per i tradimenti, andava con donne ogni giorno mentre io, ignara rimanevo a casa a pulire. Poi soffrii, anche, per i giri di droga. Quando lo scoprii, ci rimasi davvero male.

Ero in giro con mio padre quella sera, non mi sentivo molto bene. Mi girava la testa e continuavo ad avere nausee.  Passammo davanti ad un locale e li trovai Sam, con dei ragazzi loschi che si passavano delle bustine di polvere bianca.

Li la mia rabbia arrivò alle stelle.

Quella sera venni a sapere che ero pure incinta di lui.

INCINTA.

I miei erano felici, ma io indossavo sempre una maschera.

Di giorno ero felice con loro, la sera quando tornavo in camera, piangevo.

Piangevo, perché mio figlio sarebbe cresciuto senza padre. Con padre che a poco a poco, si stava uccidendo con quella merda.

Lui non seppe niente del mio stato, fino a quando un giorno per strada mi sentii male. Svenni e trai i contatti di emergenza avevo solo lui.

Mi ritrovai in ospedale, con lui stesso affianco a me che mi accarezzava la pancia.

Io li dissi tutto e mi promise che avrebbe abbandonato quel giro per il bambino.

Ma non lo fece.

Mark: Amore mio che ti succede?
Johanna: Louis ha mal d'amore
Mark: Si è innamorato il campione e chi è il fortunato?
Johanna: Il figlio della signora, che abbiamo incontrato questa mattina.
Mark: Il ragazzo che ha operato Louis?
Johanna: Si lui.
Mark: Ma non può.
Johanna: Lo so, ma come sai è difficile comandare l'amore.
Mark: Si.

Stavamo mangiando, quando vidi entrare in mensa Anne.

Johanna: È qui Anne.
Mark: Come?
Johanna: Sta arrivando Anne.
Anne: Ciao, ci rivediamo. Vi presento il mio compagno Robin.
Johanna: Piacere Johanna e lui è Mark.
Robin: Piacere.
Mark: Sedetevi qui con noi.
Anne: Come è andata con Louis?
Johanna: Bene, solo che deve risolvere un problemino.
Anne: Ok, senti vorrei proporti una cosa. Mio figlio vorrebbe tanto conoscervi, sia te che tuo figlio, vorrebbe ringraziarvi.

Mark mi guardò.

Anne: Sempre se volete, i medici sono daccordo e possiamo aspettare.
Johanna: Ok, parlerò con mio figlio.
Anne: Ok

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Louis Pov:

Non è vero.

No.

No.

Neanche ci conosciamo e lui sta scrivendo una canzone.

No no.

Iniziai a correre e Eleanor mi fermò.

Eleanor: Louis basta. Smettila di scappare, primo poi dovrete parlare e conoscervi.
Louis: Non adesso.
Eleanor: Allora quando?
Louis: No- Mamma?

Io e Eleanor ci guardammo.

Anne: Ciao Louis, come stai?
Louis: Bene bene.
Anne: Vieni, così conosci di persona Harry.

Guardai mia madre, supplicandole di fermare Anne.

Non posso entrare adesso.

Non ora, non dopo quello che ho sentito.

Anne: Aspettate qui, sta scrivendo.

Aspettai che Anne si allontanasse, per riempire mia madre di domande.

Louis: MAMMA?
Johanna: Louis, basta. Ora gli parla. Ma tu che ci fai qui?
Louis: Sono venuto a vederlo. Però quando ho sentito che stava cantando, sono rimasto scioccato.
Johanna: Per il suo talento?

No, perché la canzone è per me.

Ma non glielo potevo dire.

Anne: Ragazzi entrate.

Ora si che è la mia fine.

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Harry Pov:

Ecco il momento tanto atteso.

L'avrei visto, avrei rivisto i suoi occhi di ghiaccio, i suoi capelli.

Anne: Harry ti presento Johanna e Mark.
Johanna: Ciao Harry, sono la mamma.
Anne: Louis, non avere paura. Entra.

Quando entrò rimasi a bocca aperta.

Era ridotto come una pezza, si vedeva che stava male. Ma era bellissimo, il suo sguardo e la sua leggera barba.

Era qualcosa di magnifico.

Harry: Ciao a tutti, ciao Lou.
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Louis Pov:

Quando disse Lou, il mio cuore fece una capriola.

Era stupendo.

Ora che lo vedevo meglio e più da vicino, era magnifico.

Sentivo che stavo bene con lui.
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Harry Pov:

Harry: Volevo ringraziarvi. Proprio te Lou, grazie di avermi salvato la vita. Grazie. Posso abbracciarti?

Cosa cazzo ho detto? Posso abbracciarti?

Sono un cretino, cretino, cretino.

Louis: Ehm.. certo.
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Louis Pov:

Oh cazzo, OH CAZZO.

Sta per succedere.
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Harry Pov:

Harry: Ehm Louis, non posso alzarmi, vieni?

Ma cosa cazzo sto dicendo, mi sento un adolescente alla prima cotta.

Arriva.

Mi abbraccia.

Odorava di ospedale, ma si sentiva ancora il suo leggero e dolce profumo.

Eccolo.

Ciao Louis.
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Louis Pov:

Ciao Harry.

Harry mi sussurrò all'orecchio una frase.

Harry: Louis, Sam mi ha detto di salvarti da quel mondo brutale che lo ha ucciso. Lo farò, my sweet creature.

In quel momento, entrò Cowell.
———
Cosa succederà?

Siamo arrivati a 480.

Avete visto la partita dell'Italia?
Io si, ho la crush per Chiesa, Barella, Locatelli e Jorginho.
Voi?
VI AMO,
TPWK

9-1-1: Qual è l'emergenza?  | Larry, ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora