Twenty-Three

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Harry Pov:

Mi riguardai allo specchio e notai di essere particolarmente raggiante.

Questa parte di me l'ho persa circa quattro anni fa in una relazione che lentamente mi stava spegnendo.

Sin da piccolo avevo capito che mi piacevano i ragazzi, però per volere di mio padre ho cercato di essere il figlio perfetto che si aspettava. Ho avuto durante il liceo tante relazione con ragazze, però non riuscivo ad andare oltre con i baci.

Questa cosa se nera accorta solo mia madre.

Lei da subito che mi ha capito.

Ha capito che mia piacevano i ragazzi rispetto alle ragazze.

L'ultimo anno arrivò un ragazzo da Londra, era molto carino.  Andavamo nella stessa classe di matematica e con lui cerano dei continui sguardi. Sguardi importanti, fino a quando lui si avvicinò a me.

Quel giorno entrambi capimmo di essere simili e ci fidanzammo di nascosto alle nostre famiglia. Da parte sua lo sapeva solo la sorella e dalla mia famiglia, ovviamente, mia madre e mia sorella.

Uscivamo di nascosto, a scuola eravamo molto attenti.

Fino a quando, mio padre mi venne a prendere a scuola.

Io e Joe eravamo in giardino, vicino al parcheggio, in quel momento non cera nessuno fino allarrivo d mio padre.

Quando ci vide, uscì dalla macchina furiosamente e alzò le mani su di me. Ci provò anche con lui, però m misi davanti e incassai tutti i pugni e i calci.

Quando tornammo a casa, i miei genitori litigarono a tal punto di divorziare.

Ricordo bene le parole di mia madre, quella volte che prese coraggio a rispondere mio padre.

Anne: SE NON ACCETTI MIO FIGLIO, ALLORA NON ACCETTI ME, GEMMA E IL RESTO DELLA MIA FAMIGLIA. ORA ESCI DA CASA MIA E NON FARTI RIVEDERE MAI PIÙ. TRA UN'ORA RICEVERAI LE CARTE DEL MIO AVVOCATO. ADDIO.

Lanciandogli le valige addosso.

Infermiere: Harry tutto ok?
Harry: Si si.

Eravamo al terzo piano.

Sto arrivando Louis.

La mia ansia e la mia voglia di vederlo aumentavano sempre di più. Sentivo il bisogno di averlo tra le mia braccia, sentire il suo profumo.

La sua leggera barba che pizzica sul mio viso.

Mi manca.

Infermiere: Manca un piano, sei pronto?
Harry: Certo.
Infermiere: Siete troppo carini.
Harry: Tu sai qualcosa che io non so?
Infermiere: Certo, ma non ti dirò niente.
Harry: Tu conosci bene Louis?
Infermiere: Qualcosa, non tutto. Sai chi lo conosce bene il biondino o anche la ragazza dai capelli lunghissimi. Loro si, che sanno tutto di Louis.
Harry: Grazie, domani parlerò con loro.
Infermiere: Tempo al tempo Harry, ricordatelo. Non correre, goditelo questo momento. Perché poi non ritornerà.
Harry: Da dove è uscita questa frase filosofica?
Infermiere: Esperienza Harry, solo esperienza.
Harry: Ok, seguirò le tue indicazioni.
Infermiere: Siamo arrivati, pronto ad incontrarlo
Harry: Certo.

Le porte dell'ascensore si aprirono e le luci della mensa erano spente.

Ancora non arrivava Louis.

Linfermiere accese tutte le luci.

Infermiere: Harry vado di là in cucina a prepararvi qualcosa di buono ok?
Harry: Ok, a dopo e grazie mille.

Mi lasciò davanti alle finestre che si affacciavano alla strada trafficata e piena di neve della città. Eravamo a ottobre, già cadeva la neve.

Passarono circa cinque autombulanze, ma di Louis nessuna traccia.

Vidi uscire anche il Dottor Malin con Payne.

Erano una bellissima coppia.

Quando li vidi salire in macchina, iniziai a fantasticare su di me e Louis.

Mi immaginai, sotto braccio a lui da anziani. Ad aiutarci a vicenda, con i nostri figli cresciuti che ci portavano i loro nipoti.

Ora Harry fermati.

Basta fantasticare, se fai così lo spaventi.

Ero innamorato di lui.

Lui era fantastico.

Potrei dire che mi piace tutti di lui, i suoi occhi, la sua barba leggera che pizzica sul mio viso, le sue mani delicate e preziose per il lavoro che svolgono tutti i giorni.

Lui era la bellezza in persona.

Mentre pensavo questa cosa, il mio volto era diventato leggermente rosso.

Lo notai dallo specchio, infondo la stanza.

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Louis Pov:

Ero nella mia camera.

Stavo guardando fuori, ma la mia mante era completamente a tuttaltra parte.

Pensavo a quel maledetto foglietto, dove cera scrittala frase più bella.

"Ciao my sweet creature, ci vediamo questa sera in mensa. Ho già parlato con linfermiere del reparto. Arriverà tra un po in camera tua. Ti aspetterò."

Però in mente tornarono le parole di Cowell.

"NON PUOI VEDERLO."

Ma ne avevo bisogno.
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Si vedranno?
Non lo so.
VI AMO,
TPWK

9-1-1: Qual è l'emergenza?  | Larry, ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora