Capitolo 12 - Attacco hacker

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Persona sconosciuta P.O.V 

Attraversai l'enorme stanza, sentendo il suono dei miei passi sul pavimento rovinato di un deposito abbandonato. Guardai dalla finestra sporca a causa della mancanza di attenzioni, non c'era quasi nessun movimento all'esterno. L'orario non era quello di quando c'è tanta gente in strada. Guardai il mio orologio per la quarta volta in meno di venti minuti, le lancette sembravano muoversi più lente del normale, o forse era solo l'ansia del momento. Erano le due del mattino passate, quando la luce dei fari di una macchina attirò la mia attenzione. La macchina conosciuta parcheggiò giusto davanti alla porta a lato del deposito. I fari di essa si spensero, quasi facendo si che la macchina nera si perdesse in mezzo all'oscurità della notte. Mi allontanai dalla finestra e camminai verso uno dei tavoli lì presenti, mi servii una buona quantità di Whisky da una bottiglia bellissima e raffinata. Aggiunsi qualche cubetto di ghiaccio al bicchiere con l'alcol. Scossi un po' il liquido da un lato all'altro, prima di portarmi il bicchiere alle labbra e fare un grande sorso che mi fece bruciare la gola. 

"Scusa per arrivare tardi, ho dovuto andare a prendere qualcuno."  Diceva quella persona aprendo la porta ed entrando. 

Lasciai il bicchiere sul tavolo e guardai quella persona con un'espressione confusa e apprensiva. 

"Qualcuno? Di chi parli?"

"Con calma, ora ti spiego."

"Ti conviene."  Mi girai, cercando un posto per sedermi. 

Sentì un sospiro pesante e passi lenti, informandomi che quella persona si stava avvicinando. Mi sedetti su una poltrona, per rilassarmi e mantenere la calma. 

"Okay... Sai che l'ultima volta che ci abbiamo provato non abbiamo avuto molto successo, ricordi?"

Mi portai il bicchiere di Whisky alle labbra un'altra volta, che presto furono bagnate dall'alcol con quel sapore forte. Solo un sorso.  "Sì."

"E per questo, ho pensato che avremmo avuto bisogno di qualcuno che ci aiuti. Ho cercato una persona di cui ci possiamo fidare che si unirà a noi. E beh, ho trovato quella persona."

"Non ci posso credere che tu l'abbia fatto."  Sbuffai con irritazione. 

"Era la scelta migliore."

"Avresti dovuto chiedermelo prima! Come hai potuto prendere una decisione senza consultarmi?"

"È la nostra soluzione migliore."

"In ogni caso avresti potuto dire qualcosa prima di prendere una qualsiasi decisione."

"Non avresti accettato!"  Esclamò un po' più forte. 

"Certo che no, è pericoloso!"

"E non vuoi avanzare? Hai visto che l'ultima volta è stato un fallimento. Eravamo nel sistema, ma il settore finanziario è stato bloccato."

"Avremmo potuto risolvere. Col tempo e lavorando insieme."  Dissi impaziente. 

Mi alzai dalla sedia, camminando ancora verso la finestra. Respirai profondamente, cercando di mantenere la calma per non esplodere in quel momento. Hackeare il sistema di Collins e avere quei soldi era una questione di onore, e non avrei potuto lasciare che niente, assolutamente niente andasse male. Ma immischiare un'altra persona nello schema non era nei miei piani, non lo era mai stato. 

"Ho risolto tutto per noi. La soluzione è perfetta e totalmente affidabile. Cento percento sicuro."

"Come posso fidarmi?"  Chiesi quando si girò, guardandomi con degli occhi intimoriti. 

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