Capitolo 18 - Sorpresa

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Clarke Griffin's  P. O. V.

La musica usciva dalle casse della mia auto mentre Raven canticchiava al mio fianco. Solo lei poteva essere di buon umore così presto; ma non potevo giudicarla dato che era andata a letto appena era tornata a casa. Ma io, invece, avevo continuato a lavorare su ogni possibile posto dove poteva essere Heitor in quel momento. Quel maledetto uomo mi stava facendo perdere ore di sonno, ma non potevo riposare fin quando finalmente non l'avrei visto essere sentenziato dalla giustizia. Era una questione di onore risolvere del tutto il caso, non solo per dimostrare a Christopher che ero capace di risolvere quel problema, ma anche per me stessa. 

"Davvero non mi dirai com'è andata in Svizzera?"  Sentì Raven mormorare. 

Sorrisi alla mia migliore amica che dopo vari tentativi di scoprire com'era stato il mio viaggio con Lexa, non si arrendeva. Sospirai, guardandola annoiata. 

"Non c'è bisogno di fare quella faccia. Dai Clarke, mi dici sempre tutto."

Rimasi concentrata sulla strada, sospirai e mi arresi. Reyes non si sarebbe mai arresa. Le immagini dei momenti con Lexa in Svizzera si formarono nella mia mente, facendomi ricordare i sentimenti che avevo sperimentato con lei. Era strano pensare che dopo tanti anni mi ero divertita davvero con qualcuno, senza che fosse solo una notte di buon sesso e alcol. Potevo ricordare ogni dettaglio di quei momenti con lei, specialmente i momenti a Saint Moritz. Le immagini di Lexa che sorrideva durante la cena, e il modo rilassato con cui parlava era tutto registrato nella mia testa, come il suo momento di testardaggine alla pista di pattinaggio. 

"Clarkie? Terra chiama Clarke."

"Cosa vuoi sapere?"  Chiesi guardandola rapidamente. 

"Com'è andata in Svizzera con la donna sposata."

"Si chiama Lexa, Raven."

Mantenni lo sguardo attento sulla fila di veicoli davanti a me, la quale si fermò gradualmente davanti al semaforo. 

"Certo, scusa. Com'è andata con Lexa? Hai fatto un sacco di sesso? Ho capito bene?"

"No, non hai capito bene."

"No? Cosa vuol dire, no?"  Il tono sorpreso della sua voce era chiaro. "Che Dio mi perdoni ma c'è qualcosa che non va qui."

"Qualcosa che non va? Perché?"

"C'è qualcosa che non va per la storia fra voi due. Non potevate stare vicine perché finivate per fare dei giochetti pre-sesso. E adesso passate due giorni insieme da sole, e non ne hai approfittato? Mmh..."

Negai con la testa e accelerai.  "Non cominciare, abbiamo fatto altre cose."  Dissi tranquillamente. 

"Del tipo?"

"Siamo uscite, siamo andate fuori a cena e ci siamo divertite."

"Senza sesso?"

"Sì, Raven. Senza sesso."

"Sapevo che sarebbe successo."  Mormorò guardando fuori dal finestrino. 

"Cosa?" 

"Ti stai innamorando di quella donna."

"Sei impazzita? Non sono innamorata!"  Risposi rapidamente abbastanza convinta. 

Reyes sembrava che stesse per scoppiare a ridere da un momento all'altro, ma si stava trattenendo. Io negai, concentrandomi sul traffico.  "Clarke, ti conosco. Sono la tua migliore amica da anni, sento che c'è qualcosa di diverso in te."

Guardai gli occhi color caffè di Raven, vedendo la serietà nelle sue parole.  "Non lo sono."  Insistii. 

"Qualcosa in te è cambiato, spero che non interferisca nei tuoi piani e nella tua vita."

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