Capitolo 24 - Fuori controllo

571 35 10
                                    



Alexandra Woods's  P. O. V.

Silenzio, era quello ciò che riempiva la stanza. Non riuscivo a dormire, non dopo quello che era successo quella notte. La mia testa lavorava come una pazza, pensando sempre a quel video; quegli avvenimenti, tutto. Spazzando via qualsiasi probabilità che avessi avuto di dormire bene:

Appena finito di vedere il video lo schermo diventò nero, lasciandomi vedere così la sorpresa nel riflesso dello schermo del computer. Per la prima volta dopo anni mi avevano colta alla completa sprovvista. Vedere quelle immagini era stato molto peggio di immaginarle, e ora avevo le prove che le mie teorie erano vere. Rimasi difronte allo schermo nero mentre mi girava la testa. Sentì tutto il mio corpo reagire, come se il mio sistema nervoso stesse convulsionando, ma fuori sembrava che non mi stesse succedendo niente. Fu come esplodere; un'esplosione che avevo dentro. Un fottuto nodo alla gola e gli occhi pieni di lacrime come conseguenza. 

"Lexa..."  Sentì la voce di Anya in secondo piano, quasi impercettibile.

Lì fu quando il mio corpo cominciò a reagire. Strinsi la mandibola mentre mi obbligavo a ingoiare quel dannato nodo alla gola. Una lacrima solitaria cadde, ma sparì ancora più velocemente. Chiusi il pugno senza fretta intorno alla pistola, ma con la forza necessaria da farmi male le dita. Potevo sentire le mani tremare, e non solo esse ma il tutto il mio corpo. 

"La pagherà per questo. Bastardo, bastardo..."

"No, Lexa. Non puoi perdere la calma."  Il suo tono di voce era pieno di comprensione e paura allo stesso tempo. "Devi rimanere concentrata."

"Questa cosa cosa non finirà senza una conseguenza..."  Mi alzai piano dalla sedia, alla fine lasciando uscire le lacrime. "Non finirà così!"  Le mie lacrime sapevano di rabbia, odio e rancore. 

"Mio Dio! Cerca di rilassarti. Non possiamo fare un passo falso, potresti andare in carcere o persino morire."

"Tu credi che mi importi?"  Quasi gridai.  "Quel fottuto uomo mi ha distrutto tutto, Anya! Tutto! Lui..."

"Lo so! Lo so! Ma abbiamo già pianificato la nostra vendetta, non fare così adesso. Gli daremo ciò che si merita."  Mi toccò le spalle con delicatezza. 

"Nemmeno quello potrà soddisfarmi. Voglio vederlo distrutto, e sarò io a farlo."  Dissi appoggiando l'arma sul tavolo di ferro.  "Lo ucciderò, così come ho voluto farlo in tutti questi anni."

"Non puoi farlo, non hai mai ucciso nessuno da sola. Non sei così..."

"Stai tentando di convincere te stessa?"  Dissi completamente fuori controllo.  "Non sono più quella di prima, non lo vedi? Anya! Sono stanca! Voglio distruggere Christopher Collins e lo farò oggi!"

"No! Non farai niente!" 

Pensavo di aver passato degli anni duri, vedendo cose molto sgradevoli, ma niente si poteva mettere a confronto con quel video. Ero arrivata al limite. In quel momento tutti i motivi plausibili del mio piano si erano moltiplicati. Se prima desideravo togliere il potere al Re, ora avevo bisogno di distruggerlo con le mie proprie mani. 

Qualcun'altro si sarebbe isolato dal mondo, avrebbe pianto, avrebbe cercato aiuto, ma in una vita dove puoi contare solo su te stessa la ritirata non è un'opzione. Non avevo la forza di piangere, non avevo tempo per sentirmi fragile. Non volevo sentirmi debole e non l'avrei fatto. Presi aria con calma, sentendola entrare dal naso. Guardai il corpo incoscente di Christopher sul letto. Quante persone avrebbero avuto abbastanza sangue freddo da uccidere la persona che più odi in vita tua? Quante persone sarebbero state capaci di sposarsi con una persona che ti fa venire la nausea? Oh, non è una cosa facile da fare, non lo è mai stata. Mi sentivo male spesso, pensando che mi avessero dato l'informazione sbagliata, ma qualcosa mi diceva di continuare, persistere e ciò fu esattamente quello che feci. Sesto senso, quello che non mi tradisce mai. Non c'era nessuna informazione errata, era tutto vero. Quegli occhi misteriosi nascondevano un passato schifoso, sporco, tormentoso... Per andare d'accordo con una di queste persone, non c'è niente di meglio da fare che diventare come loro. 

Checkmate Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora