Capitolo 41 - La Regina

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N/A: Per questo capitolo, quando indicato vi consiglio di ascoltare: "Bad Bitch - Bebe Rexha" 

Alheda Cooper's P. O. V

QUALCHE SETTIMANA DOPO... 

"Sei sicura di volerlo vendere?"  Mi chiese Clarke mentre si faceva una coda di cavallo improvvisata.

Eravamo dentro l'appartamento dove io e Anya avevamo vissuto per anni quando andavamo all'università di Zurigo. Lo stesso comprato da Gustus come un regalo grandioso per il nostro posto in una delle migliori università del paese. 

"Sì, l'ho persino già venduto."

"L'hai venduto a un prezzo bassissimo, ma non ti reclamerò niente, so che l'hai fatto perché si trattava di Raven."

"Sì, dovevo farmi perdonare dopo lo spavento che le abbiamo fatto prendere quando ha visto che ero viva."  Mormorai mettendo le ultime cose in una scatola.  "E anche per averle rubato la sua migliore amica."

"Si è davvero spaventata, ma sapendo la tua storia adesso ti ammira. Certo, è triste perché non tornerai a New York, ma adesso che sa che ci sposeremo vuole trasferirsi qui."

"Ti ama tanto ed è bellissimo. Siete come sorelle, tipo me e Anya."  Le massaggiai le spalle guardando tutto il soggiorno. 

"Sì, è proprio così. Sai che Raven pensava sin dall'inizio che mi sarei innamorata di te? È divertente ricordare tutte le volte che l'abbiamo pensato.Aveva ragione. Ho sempre trovato Rave molto sensata, è per questo che le ho raccontato la mia vita."  Clarke si avvicinò piano e avvolse i miei fianchi con le braccia. Io le sorrisi e la baciai rapidamente. 

"Non ti preoccupa dirlo a tutti?"

"No, non volevo dirlo a te perché eri tutta una persona onesta, ma Reyes sembrava più comprensiva e meno testarda."

Lei aggrottò la fronte fingendosi indignata.  "Tra poco dirai che hai scelto la donna sbagliata nel primo ménage."

"Pensandoci meglio... credo che potresti avere ragio..."

"Non finire quella frase!"  Clarke esclamò tappandomi la bocca con la mano. 

Fu inevitabile la risata che mi scappò per il suo gesto impulsivo. 

"Molto divertente."  Mi guardò lasciandomi. 

"Non essere sciocca, certo che ho scelto la donna giusta."  Dissi tirandola verso di me.  "Tu hai vinto col sesso, Keana non era così brava."

"Ho vinto prima ancora di quello, tesoro."

"Mh, ah si?"

"Ovvio, ti sei seduta accanto a me in quel bar con delle cattive intenzioni, lo so benissimo."

"Ti ho insegnato troppe cose, dannazione."  Mormorai adesso facendo ridere l'agente. 

Clarke mi tirò ancora verso di sé, facendo retrocedere anche i nostri corpi. Sentii la mia schiena colpire la parete leggermente, quando il suo corpo si attaccò al mio.  "Mi hai insegnato tante cose e adesso posso usarle contro di te."

Chiusi gli occhi quando le sue labbra morbide andarono contro il mio collo, mentre le sue mani scivolavano sui miei fianchi fino al mio sedere. Io sospirai un po' sorpresa e cominciai ad eccitarmi. 

"Ci sono Anya ed Echo, non mi far fare una pazzia."

"Siamo qui, e non siamo così lontane!"  Anya esclamò entrando insieme ad Echo. 

Clarke roteò gli occhi appena mi lasciò. Entrambe ci stavano aiutando con il trasloco dato che tanto io quanto Anya volevamo tenere le cose importanti. 

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