legame

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Kageyama aprì gli occhi pesanti, fece scorrere lo sguardo per tutta la caverna semi buia cercando di capire da dove provenisse quella debole luce.
Strinse il braccio attorno all'addome pronto a sentire quel dannato dolore e di vedere quel fiume di sangue accarezzargli i muscoli, ma vide solo dei morbidi e candidi panni circondargli il corpo.
La sua camicia era aperta e gettata lontano, poggiava sul mantello scuro che prima era legato sulla sua armatura, anche le ferita sulle sue braccia erano medicate
"Oh ti sei svegliato"
una voce acuta e solare fece sobbalzare l'alpha che si affrettò a trovarne la provenienza.

Un paio di occhi castani e luminosi si incrociarono con quelli bluastri e scuri di Kageyama, erano troppo lucenti per i gusti del corvino
"Come ti senti?"
un sorriso chiaro e amorevole occupava il viso del ragazzo e un leggero rossore gli accarezzava le guance
"Chi diavolo sei?"
gracchiò scettico Kageyama mettendosi sull'attenti notando il vestiario sospetto dell'altro: aveva uno stretto gillette scuro, una camicia spumosa a maniche lunghe, delle collane colorate gli circondavano il collo e un paio di pantaloni leggeri gli coprivano le gambe esili.
Un selvaggio.
"Hinata Shoyo, quinta generazione del clan delle montagne"
spiegò il piccolo alzando il capo sicuro verso il corvino
"Perché mi stai aiutando?"
chiese confuso sul perché un selvaggio stava aiutando un soldato del regno che teoricamente tanto detestavano
"Perché sei ferito..."
corrucciò la fronte il rosso
"Vengo da Karasuno, perché non mi hai lasciato morire?"
storse il naso Kageyama non capendo come facesse a suonare così sincero anche quando doveva per forza star mentendo

"Ti ho ricucito i tagli e fatto qualche impacco di erbe per scacciare il dolore"
spiegò Hianata avvicinandosi come niente fosse al soldato e sistemando coperte e pietanze; quando fece per controllare le ferite dell'altro, e quindi toccarlo, Kageyama si scansò indietro allontanandosi, tutti i suoi sensi si attivarono in un momento solo.
Perché sentiva che quel minuscolo essere fosse così pericoloso?!
"Mugugnò sonoramente, percependo una fitta di dolore che gli attraversava tutto il corpo
"Ti voglio solo aiutare"
spiegò con calma Hinata, anche se stava iniziando a spazientirsi per il comportamento poco educato e poco grato che il corvino avrebbe dovuto tenere nei suoi confronti; l'alpha si lasciò domare con poco e nel giro di un paio di minuti aveva di nuovo la piena libertà di occuparsi di lui.
"Puzzi"
annusò Kageyama quando la chioma rossa del selvaggio gli accarezzò il naso. Hinata rabbrividì sentendo l'alito caldo dell'alpha sfiorargli il collo nudo
"Hai un marchio. Sei un omega?"
Hinata si drizzò e nascose il capo tra le spalle sperando in vano che il soldato non lo avesse visto troppo
"Perché ci sono così tante provviste?"
continuò insistente Kageyama sapendo perfettamente dove sarebbe andato a parare

"Perché hai tentato di grattare via quel marchio?"

"Smettila!"

urlò di scatto l'omega stringendo i pugni rosso in viso mentre due lacrime gli segnavano il limite degli occhi appannandogli la vista
Sei scappato"
constatò in fine Kageyama senza stupirsi della reazione esagerata dell'altro.
Hinata non risospese, strinse i denti e ributtò dentro le lacrime tornando a focalizzare la sua attenzione su qualsiasi altra cosa
"Selvaggi"
borbottò infastidito e con tono disgustato Kageyama: per lui, e la sua gente, abbondare la propria famiglia era disonorevole e disdicevole, specialmente per gli omega legati che abbandonano i propri compagni.
"Che poi scusa come fai a vivere senza il tuo alpha?"
aggrottò la fronte il corvino puntando gli occhi sul piccolo rosso che si moveva nervosamente in quella scura e umida caverna
"Che intendi?"
Hinata non capiva il motivo di quella domanda, non era molto che era fuggito e non aveva riscontrato alcun problema, nessuno gli aveva detto nulla e non aveva mai sentito di omega deceduti a causa della lontananza o problemi simili
"Che intendi?! Ma voi selvaggi come cazzo vivete?! Te lo chiedo francamente... come farai durante il suo calore?"
Hinata spalancò gli occhi di scatto e schiuse le labbra, percependo un senso di vomito riempirgli l'esofago
"Resisterò"
balbettò a bassa voce stringendo le dita attorno al leggero gillette che si era appena sfilato
"Ma non farmi ridere. È impossibile"
rise amaro l'alpha incrociando le braccia e distogliendo per un attimo lo sguardo dall'altro
"Non lo è! Non tornerò da lui. Farò di tutto"
il rosso percorse nervosamente la distanza tra lui e l'altro per fronteggiare di nuovo i suoi occhi celesti
"Se noi viviamo da selvaggi allora mostrami cosa vuol dire non vivete in tal modo. Dimmi, visto che qui sei tu il sapiente, come sciolgo un legame?"
fece convinto il rosso battendo il palmo pieno sulla roccia che faceva da giaciglio al corvino.

Kageyama per niente stupito della sua reazione continuò a fissare altro con occhi gelidi.
Era pronto a sganciare una bomba.
Lo incuriosiva questo piccolo e troppo vivace omega delle foreste, non capiva se era lui ingenuo o se vernante quei selvaggi non sapevano nulla di questa questione...

Un ghigno fugace apparì sul volto dell'alpha prima di pronunciare quelle parole

"Morendo"

Hinata deglutì nervosamente mentre quella parola gli rimbombava in testa e gli scoppiava le tempie, lui che aveva lottato tutto questo tempo per scappare da quel lurido essere ora gli era stato detto che l'unico modo per scappare vernante era quello di morire?!
Non accettava una cosa del genere.
E non l'avrebbe mai fatto.
Per un momento si stupì del tono con cui il corvino aveva pronunciato quella parola: con così tanta leggerezza da mettere i brividi, poi ricordo i suoi occhi freddi e le sue condizioni prima che trovasse, era un combattente... è chiaro che la questione morte la toccasse meno di quanto toccare l'omega, ma stavano comunque parlando di porre fine ad una vita.

Hinata scacciò quei pensieri in un batter d'occhio e tornò a sfidare l'altro. Senza pensarci pronuncio quelle due parole...

"Allora uccidimi"

haikyuu: Middle AgesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora