fedeltà

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"Si tratta di puro e semplice malessere. Lo svenimento è stato un accumulo di svariati e spiacevoli eventi, ovvero il viaggio, la lontananza da casa, il cambio di stagione e la diminuzione del cibo assunto... Quindi non dovete preoccuparvi, basta un po' di riposo e si rimetterà in sesto"
la ragazzo informò il corvino, che al momento era solo chiuso nella camera dei sue regnanti, dove stava riposando Kenma
"Kuroo, davvero, non serve che ti preoccupi tanto"
sorrise amorevolmente il castano accarezzando la guancia tesa dell'alpha
"È colpa tua"
si lamentò sospirando Kuroo e abbassando la testa per farla scontrare con il petto del compagno, Kenma annodò le mani attorno alla nuca dell'alpha e lasciò che un dolce sorriso gli apparisse sulle labbra.
Qualche volta era contento di vedere che Kuroo davvero teneva a lui, non che non si fidasse... ma non era solito ricevere tante attenzioni da una persona sola
"Ora voglio solo tornare a casa"
sussurrò l'omega aspettando di vedere il volto del corvino alzarsi e i suoi occhi incastrarsi ai suoi
"Peggioreremo le cose"
brontolò lui facendo ridacchiare Kenma
"A casa starò meglio... questo letto non ha il nostro odore, non mi piace"
sussurrò lui prima di ricevere un caldo e intenso bacio da parte dell'alpha
"Ci mettiamo poco a fargli cambiare odore, lo sai"
sussurrò sulle labbra arrossate e fiammanti dell'omega Kuroo, prima di farci passare avidamente la lingua e facendo combaciare di nuovo le loro bocche, desiderose di respirare l'aria dell'altro
"Sei un pervertito"
ridacchiò il castano staccandosi dal compagno e regalandogli una dolce risata contagiosa
"Ma smettila! È di nuovo colpa tua"

"Scusate, non vorrei interrompere, ma Kuroo, dovremmo chiudere la questione di prima. Non mi aggrada lasciare Akaashi da solo a palazzo"
Bokuto entrò nella stanza facendo sospirare l'amico
"Oh Kenma! Ti sei svegliato! Come stai? Tutto bene?"
"A-ah si! Vi ringrazio"
rispose cortese l'omega sotto una filo d'imbarazzo, non aveva mai visto così da vicino Bokuto, era tutta un'altra storia rispetto al suo Kuroo... era leggermente più alto, anche se di poco, ma amavano auree completamente diverse. Kuroo sembrava più accogliente, mentre Bokuto era più animalesco, non in senso cattivo, ma metteva i brividi. Aveva sentito parlare del suo nuovo compagno, ed era rimasto scioccato dal fatto che nonostante fosse un matrimonio combinato i due andassero più che d'accordo. Specialmente se uno dei due era Bokuto.
"Oh ti prego dammi del tu, mi fai sentire parecchio vecchio"
fece Bokuto dando una pacca amichevole sulla spalla di Kuroo
"O-oh c-certo. Si, quindi sto bene, ti ringrazio, Bokuto"
ripetè Kenma
"Senti Kotaro, non verremo... manderò yaku. Ma sappi che me la paghi, al tuo matrimonio avrei voluto essere presente... insomma c'è l'eravamo promessi"
borbottò a metà tra l'arrabbiato e l'imbarazzato Kuroo, Kenma sorrise al comportamento del compagno e gli strinse la mano per sostenerlo
"Lo so e mi dispiace. Ma la vostra incolumità viene prima."
"Si, grazie Kotaro"
"Bene! Allora io vado! Ah Kenma, rimettiti, perché ho intenzione di invitarvi tutti a palazzo a conoscere Akaashi, vi porge i suoi più felici saluti!"
Bokuto si allontanò dai due con un sorriso stampato in volto e la voglia impaziente di tornare dal suo compagno
"Ne saremo onorati! Grazie Bokuto"
rispose contento Kenma scuotendo la mano mentre vedeva la schiena possente dell'alpha uscire dalla stanza.
Lui e Kuroo si scambiarono due sguardi confusi e scoppiarono a ridere, Bokuto era davvero un personaggio. Ma Kenma era contento che l'alpha avesse qualcuno di così forte e positivo al suo fianco.

"Tanaka!"
il beta drizzò la schiena e si mise sull'attenti quando il suo re lo aveva chiamato
"Come avrai sentito è meglio se non presenziamo al matrimonio di Bokuto... però voglio comunque dare il mio supporto. Manderò te e Kageyama con una scorta non appena tornerà. Dovete preservare la vita del re e della regina."
ordinò Daichi al soldato, che attento ascoltava per filo e per segno le indicazioni da seguire
"Ai suoi ordini"
rispose cordiale
"Bene, riposa... tra un paio di giorni partirete alla volta di Fukorodani."
Tanaka non rispose, si limitò a chinare leggermente il capo e poi si ritirò nelle sue stanze

"Aaaah"
sospirò pesantemente Tanaka leggermente sconsolato mentre sfilava la camicia mentre sedeva comodo sul suo umile letto; il beta era leggermente abbattuto e preoccupato: non avrebbe mai e poi mai disubbidito al suo re, questo poco ma sicuro, però non avrebbe voluto allontanarsi dal regno, ma soprattutto non avrebbe voluto allontanarsi dalla sua amata Kiyoko.
La giovane ragazza di cui si era invaghito il soldato lavorava a palazzo, esattamente come lui, si trovava da sola a Karasuno, dato che la sua famiglia aveva origini straniere e a parte un'altra giovane, non aveva qualcuno con cui passare il tempo.
Tanaka l'aveva ripetutamente sorpresa a leggere da sola nei grandi giardini del palazzo e si era subito innamorato dei modi e del viso della fanciulla. Aveva provato ripetutamente ad avvicinarsi a lei e ad approcciare... ma dato il suo aspetto e il suo fare un po' rozzo non aveva avuto molti momenti profondi con lei. Kiyoko non mostrava alcun tipo di interesse verso il ragazzo, anzi, in qualche momento gli parve addirittura che non lo sopportasse e che non lo volesse attorno. Questo aveva abbastanza abbattuto Tanaka, ma non mollava. Ed era quasi certo che un giorno sarebbe riuscito a conquistarla... però questo viaggio proprio non ci voleva. Non voleva abbandonarla. Voleva continuare a vederla tutti i giorni.

A bloccare i pensieri di Tanaka ci pensarono tre ripetuti colpi non troppo forti dati sulla sua porta "Avanti"
si schiarì la voce Tanaka facendo entrare l'ospite. Gli occhi scuri del ragazzo si bloccarono nel vedere chi aveva bussato alla sua porta
"Kiyoko?!"
bisbigliò senza parole, la ragazza entrò timidamente richiudendo la porta alla sue spalle e sbattendosi l'abito leggermente stropicciato, gli occhi della ragazza erano lucidi e sotto di essi un rossore accarezzava le sue guance, i capelli erano scompigliati e raccolti in un'acconciatura confusa, mentre quel suo solito morbido vestito celeste le fasciava il corpo esile
"E-ecco... H-ho sentito che partirai per Fukorodani" Tanaka rimase a bocca aperta, non l'aveva mai sentita parlare per così tanto e sentire la sua foce gli fece fare una capovolta al cuore
"A-ah ehm si. Bokuto ha paura che sia una trappola il matrimonio così noi andiamo come supporto"
le spiegò il soldato molto più in imbarazzo "Capisco..."
sussurrò lei giocherellando con le dita e lasciando spazio ad un silenzio teso e pesante
"Domani non potrò esserci qui, così e-ecco pensavo d-di augurarti un buon viaggio già oggi"
lo stomaco del ragazzo era sottosopra e il cuore gli palpitava nel petto più di quanto non avesse mai fatto, aveva addirittura paura che la giovane potesse udirlo battere.
"G-grazie Kiyoka"
cercò di abbozzare un dolce sorriso e di non spaventarla, lei rispose allo stesso modo e poi si allontanò facendo per uscire di nuovo
"A-ah Kiyoka! Quando torno..."
Tanaka la fermò facendola girare di scatto
"Quando torno, permettimi di farti la corte"
il ragazzo non aveva idea di dove avesse trovato tutto quel coraggio.
Ma era la sua ultima speranza.

La giovane fisso immobile per un momento l'altro, poi una leggera risata le lasciò le labbra rosee
"Non avevi già cominciato Tanaka?"
Il soldato divenne arrossì brutalmente
"A-ah sì! Sì assolutamente!"
rispose convinto ammaliato da quella dolce risata

"Ti aspetterò Tanaka"

concluse lei prima di chiudersi la porta alle spalle.

"Mi aspetterà"
sorrise stupidamente Tanaka con un incontenibile sorriso.

"Mi aspetterà"
saltellò euforico ridacchiando.

haikyuu: Middle AgesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora