Quando le luci si spengono

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Le luci puntate addosso, le entusiastiche urla della gente e le teste dei tifosi francesi che spiccano qua e là tra le sinuose curve dello stadio: questa è l'immagine migliore che io tengo in mente, un minuto prima di sentire il fischio, quel fischio che inevitabilmente avrebbe portato la mia squadra alla squalifica e me a sprofondare in una grigia vergogna che sembrava non finire mai.
Di quella sera però ho anche un altro ricordo, un ricordo che vivo si fa spazio tra la mia mente e che nonostante tutto, non voglio e non posso cancellare.
Ed ecco che chiusi gli occhi riaffiorano quei pochi attimi e non vedo altro se non una marea di capelli castani farsi spazio tra la folla, i suoi occhi grandi e brillanti che cercano i miei, più cupi e tristi e poi niente più, solo le sue braccia attorno a me, le sue mani sulla mia nuca mentre, delicata ma decisa, spinge la mia testa nell'incavo del suo collo come a proteggermi da tutti quegli occhi indiscreti e giudicanti.E per un attimo non ho visto o sentito più niente, solo lei, lei che da quando l'ho conosciuta è diventata casa, famiglia, amore.
Lei che ama ed è amata, ma che non sta con me.

Ancora una volta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora