Kylian

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"Sono dieci minuti che ti aspetto, dov'eri finita?"

"Sono dieci minuti che ti cerco dov'eri finito?"

"beccato, sono appena arrivato" disse il ragazzo ridendo,mentre Lilianne scosse la testa "sempre il solito"
"Che posso dire sorella, non mi smentisco mai" controbattè prontamente lui mettendo in moto la macchina
"Ma vedo che ci siamo mantenuti umili oggi" mormorò la ragazza aggrottando ironicamente le sopracciglia e indicando i lussuosissimi interni dell'auto, il ragazzo inizialmente fece finta di non capire,poi cedette allo scherzo e ridendo disse: "la macchina più bella per la ragazza più bella"

"Griezmann, poco il ruffiano" sbottò scherzosamente Lilianne,il ragazzo le rivolse un sorriso compiaciuto e si immise nel caotico traffico parigino.

"Lilì svegliati, siamo arrivati e sono in ritardo, su dai"

Lilì si sentì scuotere e pian piano aprì gli occhi trovandosi Antoine a pochi centimetri dal volto "mmh sei troppo vicino" mugolò, il ragazzo ridacchiò e dal canto suo scese dall'auto e andò ad aprirle lo sportello

"Stavo cadendo!!!" trillò lei

"Volevo fare qualcosa di carino" ribattè lui ridendo, facendo spallucce ed alzando gli occhi al cielo

"Ricordami perché ho accettato di venire" borbottò ancora la ragazza spingendosi fuori dall'auto,poi guardandosi attorno si maledì mentalmente per non essersi vestita in modo più adatto al contesto; tacchi e outfit bianco non andavano particolarmente d'accordo con un campo da calcio...ma il pensiero si limitò a passarle per la mente,abbandonandola pochi istanti dopo

"Hai accettato di venire perché non perdi mai occasione di passare del tempo con il tuo ex"

a quella frase la ragazza sgranò gli occhi,'tasto dolente Griezmann, tasto dolente' pensò

"Davvero vuoi rievocare il passato in un bellissimo pomeriggio di primavera?" chiese guardandolo dal basso del suo metro e sessanta

"Preferirei riviverlo il passato,però anche rievocarlo non è male" a quelle parole la ragazza si trovò in difficoltà...Antoine era stato davvero molto importante per lei, ma non si era affatto pentita di averlo lasciato.Non era stato solo il lavoro di lui a rendere le cose complicate, il loro rapporto era in generale complicato, quasi morboso si direbbe.Pieno di amore, ma anche pieno di rancore, gelosie e ossessioni che non facevano bene a nessuno dei due.

Inoltre più lo guardava e più rivedeva il suo passato, rivedeva tutti i loro momenti assieme... eccolo nel letto a parlare di sogni mangiando liquirizia, e poi al parco e i tre natali passati assieme; insomma, gurdandolo rivedeva se stessa, la sua versione più felice, ma anche la più fittizia,perchè lei sapeva di non essere quello ed era convinta nel profondo che niente e nessuno l'avrebbe mai conosciuta davvero,perchè mai niente e nessuno avrebbe capito il suo dolore,quindi la sua vera essenza.

La ragazza risvegliandosi dai suoi pensieri fece per rispondere,ma la conversazione fu interrotta da una voce a lei non familiare

"Griezù stiamo aspettando solo te" i due si voltarono e videro un ragazzo alto, dai grandi occhi castani avvicinarsi.

Una volta vicino scrutò Lilì cercando di capire se la conoscesse o meno, poi esordì con un:

"Ci conosciamo?"

"No" rispose brevemente lei, lui allora le rivolse un gran sorriso e le schioccò due baci sulle guance

"Ora sì, sono Paul"

"Lilianne"

"Davvero non sai chi sono oppure sei una di quelle ragazze che fanno finta di tirarsela?" chiese Paul ridendo

"Ci hai preso, sono esattamente una di quelle ragazze" rispose Lilì ridendo a sua volta

"Sembri simpatica Lulù" continuò il ragazzo,Lilì aggrottò le sopracciglia per poi scoppiare in una fragorosa risata

"Lulù?" ripetè a sua volta imitandolo e facendo ridere i due

"Oh allez chérie, Lulù è carino" concluse

La ragazza fece per rispondere,ma fu interrotta da Antoine

"Non eravamo in ritardo Pogba?"

Lilì lo scrutò attentamente...dell'espressione divertita di pochi secondi prima non c'era traccia, riusciva sempre a sorprenderla questa sua repentinità nel cambiare atteggiamento, cercò di non pensarci troppo e riportò la sua attenzione sui due

"Giusto,andiamo" rispose il ragazzo, poi si rivolse a Lilì e disse:"C'était un vai plaisir (è stato un vero piacere)"Lilì gli rivolse un gran sorriso e guardò i due sparire dentro gli spogliatoi.
Subito dopo si voltò per dirigersi verso le tribune, ma forse un pò troppo persa nei suoi pensieri, non si rese conto dell'auto che si faceva largo a tutta velocità nel bellissimo viale alberato della sede.

L'auto frenò bruscamente provocando un fastidiosissimo rumore, mentre lei sgomentata rivolse lo sguardo verso il ragazzo all'interno della vettura

"Ma sei pazzo?" sbottò, il ragazzo scese fulmineamente dalla sua Ferrari e le andò incontro altrettanto alterato

"Spero tu stia scherzando, sei comparsa dal nulla" replicò 'hai ragione' pensò Lilianne, ma ovviamente non lo disse

"Evidentemente hai percepito male l'accaduto, capita quando si ha una bella macchina ed un ego smisurato" rispose alla fine, sorprendendo persino se stessa per l'audacia

"A me sembra che l'unica arrogante qui sia tu, non ci conosciamo eppure hai la faccia tosta di darmi dell'arrogante, oltretutto dopo esserti quasi buttata sotto la mia macchina, ma ce la fai ragazza?" controbattè lui

Lilianne puntò per un attimo gli occhi su quelli più arrabbiati del ragazzo e si fissarono per un tempo che le sembrò eterno.Nessuno dei due proferì parola, si limitarono a guardarsi, avidi l'uno dell'altra, pur non conoscendosi. Lilì non credeva ai colpi di fulmine, nè tantomeno a quelle stronzate sull'amore...aveva una visione disincantata della vita, eppure in quel momento si sentiva nuda d'avanti agli occhi di quello sconosciuto, spogliata di quell'armatura che l'aveva sempre protetta.

Tentennando il ragazzo si fece indietro e scuotendo la testa rientrò in macchina,scomparendo all'interno del parcheggio.

Lilianne scosse la testa a sua volta per risvegliarsi e allontanandosi disse:"cazzo"

Ancora una volta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora