Era notte fonda,Kylian dormiva beato nel letto di Lilianne mentre lei si rigirava, incapace di trovare riposo.
Lentamente spostò il braccio del ragazzo, prese una delle sue vestaglie e si diresse in cucina dove camminò per una serie di minuti avanti e indietro, indecisa.
Alla fine si convinse, prese le chiavi dell'auto e con solo la vestaglia, stando attenta a non svegliare i tre uomini che dormivano in casa sua, si diresse in garage.Una volta in macchina si sistemò meglio nella sua Ferrari "sto facendo una cazzata" disse tra se e sé, poi però smise di pensare e mise in moto, percorse gli Champs elysees come non aveva mai fatto, così veloce da sentirsi libera, forte, inafferrabile.Piena di energie fermò l'auto di fronte ad una grande villa a lei familiare e spenta l'auto si diresse all'ingresso.
Una volta di fronte al grande portone pensò a cosa avrebbe detto, ma non riuscendo a giungere ad una conclusione, optò per ciò che in quel momento le sembrava più semplice: bussare.
Quindi bussò...una,due,tre volte.Nessuna risposta.Allora prese a battere più forte contro il massiccio portone, perchè non poteva aspettare, non poteva permettere che passasse neppure un altro giorno...aveva un incessante bisogno di gridare in faccia a quel ragazzo che odiava sentirsi prigioniera di un gioco che stava conducendo solo lui, un gioco che non avrebbe portato a niente di buono, se non alla distruzione di quell'equilibrio che proprio ora sembrava aver ritrovato con Kylian.
Eppure Lilì non poteva fare a meno di constatare che il solo fatto di essere lì, fuori quella porta, voleva un pò dire stare al gioco, perchè forse quel gioco la attraeva, perchè forse le anime ribelli come la sua non potevano essere completamente felici se non con altre anime altrettanto ribelli, altrettanto spericolate da cercare sempre quell'adrenalina che circolando nel corpo permette di toccare traguardi e raggiunger piaceri che si potrebbe sognare di raggiungere.E solo chi ha un anima così, solo chi sogna quei traguardi e auspica a quei piaceri è consapevole del fatto che inevitabilmente prima o poi l'impatto con la terra, quindi con la realtà, ci sarà...e sarà talmente forte da frantumare la persona in milioni di chicchi; chicchi che mai potranno essere ricongiunti perchè pezzi unici di un puzzle destinato a rimanere eternamente incompleto.
Lilì fu risvegliata dai suoi pensieri da delle gocce che presero a picchiettare prepotentemente sulla sua pelle parzialmente nuda, quindi scosse la testa e si voltò per tornare a casa, ma fu proprio in quel momento che sentì la serratura scattare.
"Lilianne" gridò Neymar per sovrastare il rumore della pioggia, la ragazza non rispose e neppure si girò, continuò a camminare verso la sua macchina
Il brasiliano allora, a dorso nudo e con i capelli socmpigliati, le andò incontro bagnandosi a sua volta
"Lilianne" ripetè afferrandole il polso e costringendola a girarsi, la ragazza cercò subito di non incrociare il suo sguardo, ma era come se i suoi occhi non rispondessero più ai comandi, come se fosse completamente attratta da quelli di lui, come due calamite che alla fine non possono che ricongiungersi.Quindi sebbene contro la volontà della sua mente, portò gli occhi su quelli di lui che quella sera le sembravano più chiari, come se i raggi della luna non potendo brillare nel cielo, si riflettessero nei suoi occhi, dando vita allo spettacolo più affascinante che avesse mai visto.Senza dire niente la ragazza si catapultò tra le sue labbra, sentendo subito quelle di lui accoglierla, assaporarla, cercarla...come qualcosa che si desidera da tempo, ma che non avresti mai pensato di ottenere.
Poi lei con un balzo cinse le gambe attorno al suo bacino avvicinando i loro corpi, riuscendo a sentire il dorso bagnato di lui attraverso la leggera vestaglia ormai fradicia, quindi trasparente.Poi passò le mani attraverso i suoi capelli e le depositò sulla nuca, stringendo forte, stringendolo a sé, finché esausti e ormai privi di fiato non si staccarono.
Rimasero in quella posizione, occhi negli occhi, corpo con corpo, finché non smise di piovere, finché non furono abbastanza sicuri l'uno dell'altro per entrare dentro, dove rimasero fino al giorno seguente, amandosi e sentendosi amati come due anime fuggiasche che trovano finalmente rifugio.
SPAZIO AUTRICE
OK. STO MORENDO DALLA VOGLIA DI SAPERE LA VOSTRA.
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Ancora una volta
Fanfiction"Cosí diversi io e te,siamo come la luna e il sole,ci rincorriamo senza mai riuscire ad incontrarci,ma nonostante ciò continuiamo ad inseguirci perchè nel profondo sappiamo che prima o poi saremo eclisse"