Papà

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"Buongiorno Michelle" mormorò la ragazza entrando in casa,il portiere le sorrise gentilmente

"buongiorno a lei signorina,la informo che è arrivato suo padre" la mora quasi non si affogò con la sua stessa saliva, poi scrutò il portiere e disse: "come Michelle?" Michelle non fece in tempo a rispondere che fu interrotto da una voce

 "bambina" la ragazza si voltò e vide il padre andarle incontro

"Papà?" mormorò lei confusa "che ci fai qui?" concluse scrutando l'uomo dalla testa ai piedi, come sempre indossava uno dei suoi costosi completi giacca e cravatta e Lilì potè constatare quanto fosse stanco dalle scure borse sotto gli occhi.Il padre la guardò accigliato ed aprì le braccia "neppure mi saluti?" borbottò incitandola ad abbracciarlo, la ragazza gli rivolse un sorriso e si avvicinò abbracciandolo e schioccandogli due baci sulle guance 

"i francesi salutano così" si giustificò poi "ma tu sei Italiana" mormorò lui scompigliandole i capelli, lei fece una smorfia a quel gesto, ma poi tornò subito in sé e chiese:"allora, non mi hai detto cosa ci fai qui..."

"Magari volevo solo vedere come se la passa la mia bambina in questo appartamento super lusso che le ha comprato il papà" la ragazza fece un'altra smorfia, odiava quando le ricordavano che non era poi così indipendente come amava credere

"Papà" mormorò piegando la testa e assottigliando gli occhi "dimmi cosa ci fai davvero qui" il padre rise e poi le accarezzò la guancia "mi ricordi così tanto tua madre...bella e forse un pò troppo curiosa" poi si girò e andò verso le valigie "non c'è nessun facchino qui?" borbottò guardando la mole di roba che aveva con sé, Lilì sbuffò "ti aiuto io"

I due entrarono nell'appartamento, Lilì fece accomodare suo padre nella stanza degli ospiti e poi andò in cucina "cosa vuoi da mangiare?" gridò dall'altra stanza "vuoi davvero cucinare tu?" disse di tutta risposta l'uomo, la ragazza fece spallucce "ordiniamo una pizza, forse è meglio" e prendendo il telefono ordinò due pizze nell'unica pizzeria italiana che le piacesse

da Jessica:

*Ma dove sei ragazza?*

L:*E' arrivato papà dall'Italia, seccante contrattempo😑*

Dopo aver risposto all'amica ripose il telefono in tasca ed aprì la televisione

 *nuovo acquirente per il PSG,chi sarà il misterioso imprenditore o la misteriosa imprenditrice che vuole comprare la squadra francese?* 

Lilì cambiò canale seccata, ma ogni notiziario riportava la stessa notizia, alzò gli occhi al cielo "questi francesi"mormorò tra se e se "sentono troppo il calcio" sentì ridere, si voltò e vide suo padre entrare nella stanza

 "anche noi Italiani amore" mormorò "si okay, ma cosa cambia a loro se la squadra invece che essere di uno sceicco è di un miliardario americano?" sbottò lei

"Chi ti dice che la comprerà un'americano?" mormorò lui scettico

"Solo gli americani possono permettersi una cifra così alta" rispose facendo spallucce e addentando un pezzo della sua margherita, che nel frattempo era arrivata, il padre non le rispose e addentò un pezzo di pizza a sua volta,ma dopo il primo morso fece una smorfia

 "niente a che vedere con quella italiana" constatò cambiando discorso, Lilì rise "E' quella più simile che c'è" lui fece un'altra smorfia, poi si pulì gli angoli della bocca con il tovagliolo e chiese alla figlia: "Allora amore, come ti trovi qui?"

"Bene" rispose lei semplicemente

al padre però non bastò e la incitò a continuare "Studio, ho degli amici e una routine, va tutto bene" concluse poi facendo spallucce "a te invece, come va?" chiese poi

Ancora una volta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora