chapter 16 - No world to take on

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Ormai era metà febbraio. Si avvicinava la primavera.

Ora che ci pensava, la primavera era la stagione preferita di sua madre.
Ricordava, seppur poco, i fiori con cui la donna decorava la terrazza di casa loro. Amava le piantine e annaffiare.
Quando il clima era più caldo era sempre fuori con i guanti a lavorare il terriccio in giardino.
Non stava mai ferma. Era una donna alla mano, che non aspettava nessun aiuto se doveva fare qualcosa. Si occupava della casa, del lavoro, e della sua famiglia ottimamente.
Kuchel era caratterialmente forte ma tanto dolce e sensibile.
Ricordava appena sua madre, ma quei pochi ricordi che aveva erano tutti stupendi. Avrebbe voluto conoscerla meglio, crescere con lei.
A volte la sognava. Non sapeva bene perché, ma capitava una o due volte l'anno.

La notte prima fu una di quelle volte.
Quando sognava sua madre era stranamente di buon umore. Si sentiva tranquillo e protetto.

-Com'è?-
Alzò lo sguardo al padre, che lo guardava sorridendo attendendo una risposta.
-Mhmm.-
-Come "mhmm"?-
-Scherzo.- Levi ridacchiò -È buono papà. Stai migliorando.-
Il ragazzo finì il piatto che aveva davanti e, una volta che finirono di cenare, si alzò per lavare le stoviglie.
-Come va a lavoro?- lanciò un'occhiata all'uomo affianco a sé, che sistemava i piatti puliti.
-Bene. Mi sto occupando di un caso un po' complicato, ma bene.-
-Non stressarti troppo.-
-Sto bene, tranquillo.- il padre gli passò dietro, lasciandogli una careza tra i capelli.
-A scuola?-
-Bene.-
-E vedi ancora quel tipo?- l'uomo si poggiò al mobile accanto al lavandino e lo guardò.
-Chi?-
-Quello che mi hai presentato alla ludoteca.-
-Eren? Mica ci vediamo.-
-Mhm.-
-Sul serio. Siamo solo amici.- Levi lo guardò mentre si asciugava le mani.
-A me comunque non piace.- Chris si diresse in salotto, lasciando il figlio in cucina che sorrise divertito.
Lo raggiunse, stupendosi appena vide la tastiera di suo padre.
-E questa quando l'hai tirata fuori?- si avvicinò e suonò poche note. Non aveva mai imparato a suonare il piano, e un po' se ne pentiva.
-Stamattina ho dato una pulita in soffitta, e l'ho trovata.-
-Sai ancora suonare?- Levi raggiunse il padre sul salotto.
-Credo di sì.-
-Credi.- Levi ridacchiò.
Christian si mise in piedi e raggiunse la cucina, dove prese una sedia e poi si posizionò davanti la tastiera.
Iniziò a suonare qualcosa, facendo sorridere il figlio.
-D'accordo, Mozart. Vado a prendermi da bere.- il ragazzo si mise in piedi -Vieni amore.- e prese la gatta dalla poltrona, sbaciucchiandosela mentre la teneva in braccio. Quando andava a trovare suo padre la portava sempre con sé.
Raggiunse la cucina, mentre sentiva ancora il padre suonare il salotto.
Riconobbe la melodia, proveniente dal film Disney 'Up'.  Lo guardavano spesso.

Fece per tornare il salotto ma la voce di suo padre lo interruppe.

-I never knew
that my old heart could break in two,
'til the moment you fell from my arms.
And now you're gone.
Oh, how am I meant to go on?
Life was easy when
I had my best friend.-

Levi si poggiò con la schiena al muro.
Lo sapeva per chi stava cantando.

-Adventure's done.
I'll close the book,
block out the sun;
There's no world to take on without you.
So here I'll stay,
forced to face
another day without you.-

Levi sentì il proprio cuore cadergli a pezzi nel petto.
Lasciò la gatta sul pavimento e andò all'ingresso, dove indossò la giacca e le scarpe per poi uscire.


autrice
Salve raga!
Allora, questo magnifico testo è stato scritto da una ragazza su Tiktok (@thisisiona) di cui video vi lascerò sulle storie Insta, perciò correte a dare un'occhiata al mio profilo (@sunflower__mn).
Era troppo bello e adatto alla storia.

Bye Bibis ✨💜

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