Gettò il telefono sul letto e si alzò in fretta. Passò velocemente in bagno poi di corsa di nuovo in camera. Mise addosso un paio di jeans e una felpa, poi andò all'ingresso per mettere le scarpe e uscì.
Di solito lo spaventava uscire quando era troppo tardi o troppo presto, ma stavolta la paura la mise da parte.
Ci mise un po' per arrivare a casa del castano; era quasi l'alba.
Scavalcò il cancelletto e andò alla porta, suonando il campanello più volte finché non fu aperto.
Eren, mezzo addormentato, lo guardò.
-Ma lo sai che ore sono?- aveva la voce impastata dal sonno.
Il ragazzo si fece largo in casa -Vestiti e dammi le chiavi della tua macchina.-
-Eh?- era fin troppo presto e l'uomo era fin troppo addormentato per capirci qualcosa.
-Tu fai come ti dico.-
Vedendo quanto serio fosse il più piccolo, Eren obbedì senza fiatare.
Mentre Eren si vestiva, Levi prese una coperta che successivamente, quando andarono in auto, mise sui sedili posteriori.
-Aspetta. Da quando guidi?-
-Ho la patente e non l'auto.-
-Molto utile.- il più grande sbadigliò.
-Posso sapere il motivo di questo rapimento alle cinque del mattino?- pose poi lo sguardo sul corvino.
-Ho sentito il messaggio che mi hai lasciato.-
Levi continuava a guardare davanti a sé serio, e vedendolo così Eren si ritrovò a zittirsi, quasi spaventato.
Anche Levi faceva paura, a volte.Il viaggio fu silenzioso.
(music ♫)
Quando Eren iniziò a riconoscere la strada, rimase molto confuso.
Levi parcheggiò e uscì dall'auto, seguito subito dopo dall'altro.
-Cosa ci facciamo al mare alle sei passate del mattino? In primavera, aggiungerei.-
-Vieni.- il ragazzo scese in spiaggia togliendo subito le scarpe.
L'altro lo seguì sospirando.
-Ora che si fa? guardò il ragazzo.
-Togli le scarpe.- Levi lo guardò.
-Cosa vorresti farmi fare, scusa?- Eren si portò le braccia al petto, sentendo un po' della brezza fredda.
Levi in risposta gli lanciò un'occhiataccia.
-Okay, okay.- l'uomo fece come gli era stato detto. Era troppo stanco per obiettare. Non aveva dormito granché, quella notte.
-Alza la tuta fino alle ginocchia.- un altro ordine da parte del corvino, che Eren seguì un po' riluttante.
-Vai in acqua.-
Eren lo guardò, ma, vedendo la faccia determinata del ragazzo, si avviò.
Appena sentì l'acqua bagnargli le caviglie rabbrividì -Cazzo, è congelata!-
-Meglio! Così ti svegli per bene.- Levi alzò la voce per farsi sentire.
-Ora?- Eren si girò e lo guardò, alzando anche lui la voce a causa della lontananza.
-Grida!-
-Eh?-
-Grida! A pieni polmoni!- Levi iniziò a sorridere.
-Ma sei scemo?-
L'insegnante sussultò quando sentì il ragazzo gridare.
-Così. Vai!-
Eren gridò debolmente.
-Eddai, impegnati! Tanto non ti sente nessuno qui.-
Eren guardò Levi come a dire "ma fai sul serio?".
-È terapeutico. Provaci.-
L'uomo prese un bel respiro e tirò fuori un bel grido.
Levi sorrise -Vai!-
Eren gridò più forte, iniziando a sentire la sensazione di sollievo che gli procurava. Sorrise.
Il corvino, vedendolo sorridere, lo raggiunse gridando a sua volta.
Iniziarono a ridere, muovendosi fin troppo freneticamente in acqua, saltellando di qua e di là, bagnandosi da capo a piedi.
Levi rideva a crepapelle, imitando il castano, che se lo tirò vicino cercando di buttarlo in acqua.
Rimasero lì a giocare per un po'.[...]
Adesso si ritrovavano seduti con le ginocchia al petto, bagnati e con una coperta addosso per ripararli dal freddo, uno accanto all'altro.
Guardavano il mare, le onde che piano colpivano la riva.
Non sorridevano o altro. C'era silenzio.-Allora?- il primo a parlare fu il corvino -Come ti senti?-
-...vivo.- l'uomo continuava a guardare il mare.
Levi lo guardò un momento, per poi tornare a fare la stessa cosa -Te l'avevo detto che è terapeutico.-Seguì un momento di silenzio, poi Eren parlò.
-Come fai a vedere il mondo così?-
-Mh?- il ragazzo lo guardò.
-Trovi posti felici, vedi cose belle che io non riesco a vedere.- il più grande spostò lo sguardo su di lui.
-Non lo so. Forse è la mia ultima vita.-
-Eh?-
-Le persone vedono la bellezza in molte cose quando è la loro ultima vita.- il corvino sorrise appena, per poi tornare a guardare il mare.
Eren non rispose. Si girò anche lui a guardare il mare.autrice
Vi giuro, tengo a questa scena un casino. Voglio un Levi che mi porti al mare a gridare.Bye Bibis ✨💜
STAI LEGGENDO
𝒷𝑒 𝒶𝓁𝓇𝒾𝑔𝒽𝓉
Fanfictionyaoi-boyxboy don't like? don't read! Levi Ackerman, 21enne appena entrato all'università per seguire i corsi di letteratura inglese, facoltà di cui è sempre stato innamorato, possiede una piccola libreria all'angolo di una strada principale di Seatt...